Concerto

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Isabella

Ero nella stanza d'albergo di Bill e lui era via per un po'. Aveva esplicitamente detto di non muovermi ma stavo già entrando nel panico.

<<Ciao Isa>> entrò salutandomi Georg nella stanza.

<<Che ci fai qui Georg?>> dissi con uno sguardo confuso.

<<Bill ha detto ti tenerti d'occhio>> affermò afferrando una birra dal mini frigo. Non ci credo, non sono una bambina so stare da sola.

<<Di a Bill di andare a farsi fottere>> esclamai infastidita.

<<Prima non eri tipo una fan o roba simile>> disse lui prima di prendere un sorso della birra.

<<Beh si, ma da quando Bill è entrato nella mia vita lo vedo più come...una persona, sai>> risposi.

<<Si, ora Tom parla di una ragazza. Non era la tua amica? Rebecca?>> disse spostandosi i capelli.

<<Aspetta. Tom parla di Rebecca?>> risposi confusa.

<<Si ehm...a volte. È davvero confuso e ha problemi a concentrarsi. Ultimamente manca spesso alle prove, lo trovo un po' perso. Forse è proprio colpa sua>> disse lui seccato.

<<Immagino>> risposi seccata anche io.

All'improvviso entrò Bill insieme a Gustav nella stanza. Sto per impazzire, appena mi rendo conto che sono proprio davanti ai Tokio hotel.

<<Ehi Isa>> disse Bill e dietro di lui Gustav fece un saluto con la mano.

<<Ciao>> dissi io mentre Georg si spostava accanto a me che ero seduta sul letto.

<<Isa, se vuoi ti possiamo accompagnare da Rebecca. Noi dobbiamo fare delle cose ora>> disse Bill mentre si avvicinava. Non voglio vedere Rebecca, non voglio più dargli mal di testa e stress. Voglio che abbia la chance di essere felice e serena per una volta.

<<Non posso. Posso stare qui?>> dissi un po' nervosa.

<<No, qui tecnicamente dovremmo esserci solo noi>> disse lui guardandomi dispiaciuto. Fece una lunga pausa e sospirò.

<<Puoi venire con noi>> disse Bill mentre tutti gli altri si trattenevano da fare una smorfia e lo guardarono confuso.

<<Grazie, Bill>> ringraziai imbarazzata e cercai di evitare gli sguardi di tutti gli altri membri mentre Bill mi sorrideva con un sorriso che mi fece scaldare le guance.

<<Potevi ringraziare anche noi già che c'eri>> disse Georg uscendo dalla stanza prendendo per il braccio Gustav e Bill chiudendo la porta.

Appena Georg sbatté la porta sentii attraverso essa delle voci. Capii quale fosse quella di Bill e quella di Georg perché quella di Georg era arrabbiata.
Forse non avrei dovuto dire di sì ma d'altronde non avevo posto dove andare.

Bill riaprii la porta e mi disse che dovevo cambiarmi.

<<E secondo te come faccio?>> dissi alzando le spalle.

<<Ti porterò un cambio, fatti una doccia e trovati pronta in 20 minuti. Andiamo a fare un concerto a due ore da qui>> disse lui e io annuii prima che lui chiudesse la porta.

Era passata un'ora ed ero in un autobus con tutti loro. Georg era seduto in un angolo che mangiava un panino. Tom guardava la televisione e ogni tanto mi guardava con uno sguardo giudicante, lo sapevo che era perché avevo lasciato Rebecca preoccupata e così evitavo il suo sguardo. Gustav era accanto a Tom che guardava qualcosa sul telefono e Bill era da solo seduto in un angolo ad ascoltare musica.

Blessing - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora