L'inizio

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<<Smetti di fumare sul mio letto Isa>>- la rimproverai ma senza nessun successo, quella lì non si degnava di ascoltarmi quando ad un certo punto alzò la testa dal suo telefono guardandomi con un sopracciglio alzato.

<<Spero che tu non indossi quello per il concerto>> disse infastidita

<< E cosa dovrei indossare? Non ho altro...>> Isabella mi guardò con uno sguardo scettico e si alzò per aprire il mio armadio in modo brusco tirando fuori un paio di cose mettendole sul letto.

<<Oh no...>> dissi fissando l'oufit scelto da lei <<Oh si>> disse con uno sguardo compiaciuto.

Mi guardai allo specchio due volte scambiandomi sguardi minatori con Isabella

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Mi guardai allo specchio due volte scambiandomi sguardi minatori con Isabella. <<Te lo scordi, io non lo indosserò mai>>

<< Invece si mia cara Rebecca, perchè il taxi sarà qui tra 5 minuti e io sto morendo di fame>> disse lei con una sigaretta tra le dita. Prima si era fumata qualcosa di più pesante e già stava delirando dalla fame...vorrei solo che evitasse di farlo sul mio letto.

--- DUE ORE DOPO

Isabella e Rebecca erano sul luogo del concerto ormai da 30 minuti e non aveva ancora iniziato niente, dopo altri due minuti invece calarono le luci sia quelle del giorno che quelle del sipario e entrarono i Tokio Hotel

<<AAH!!>> urlò isabella nel mio orecchio. Cazzo sarei diventata sorda se deve fare tutta la sera così. Entrarono sul palco annunciando il loro nome i Tokio hotel, non so perchè ma una scarica di adrenalina percorse il mio corpo. Inizio a sentire le prime note della prima canzone è pain of love...Isabella me le faceva ascoltare tutte in ripetizione finché non le imparavo per "il giorno speciale".

Il concerto era bellissimo, sentivo una scarica di adrenalina per tutto il mio corpo e sentivo quasi stranamente come se Tom mi osservasse ogni tanto, posava gli occhi su di me e poi si girava e sorrideva. Era strano ma mi faceva un certo effetto e non era del tutto negativo. Isabella mi stava sempre urlando nel orecchio ma avevo iniziato a farlo anche io, dopotutto potrei diventare fan e mentre osservavo Bill girarsi per il palco con così tanta energia mi venne da cantare anche a me.

---2 ore dopo

<<Gesù cristo Isabella mi fanno male le gambe, non posso andare a quel after party>> mi lamentai con Isabella che stava provando a conquistare la guardia del edificio da dieci minuti ormai per dei biglietti.

<<Ecco fatto>> disse lei con uno sguardo compiaciuto camminando verso di me con due biglietti per l'after party in mezzo al reggiseno. Quando si mette in testa qualcosa è difficile riuscire a dissuaderla. La guardai con uno sguardo da complice e le fece segno di entrare <<Dopo di lei signorina>>.

---Dentro al party

Direi che è molto strano che ci sia dell'alcol considerando che i membri dei tokio hotel hanno solo 17 anni, ma soprattutto il fatto che non chiedano il documento. Isabella cammino verso di me con due shot di tequila, non mi piace ubriacarmi ma cosa farai mai uno shot.

Notai dietro di me Tom ancora che mi osservava nell'angolo della stanza seduto su un divano ad angolo con le gambe divaricate e una ragazza sulle sue braccia. In quel momento roteai gli occhi guardandolo ironicamente e lui mi sorrise in modo strano, direi quasi attraente se non avesse una ragazza tra le braccia. -Non ho tempo per questa roba-, pensai guardando Isabella ballare con un tipo le presi il braccio e la avvicinai a me e cominciai a ballare con lei per il resto della serata.

<<Devo andare in bagno>> dissi a Isabella e lei mi fece un segno con le spalle quasi come se non mi stesse ascoltando. Mi diressi al bagno e prima di aprire notai una sagoma venirmi alle spalle, ammetto che mi sono spaventata perché quando mi rivolse la parola sussultai. Era Tom.

<<Come ti chiami?>> disse avvicinandosi, era molto più alto di me e si chinò per parlarmi all'orecchio, ero molto più distratta dal fatto di quanto fosse attraente quel gesto che mi destabilizzò un po' ma decisi di rispondere comunque.

<<Rebecca>> feci una pausa e lo guardai negli occhi <<Rebecca Wilson>>. Lui mi fissò ancora e rispose tendendo la mano

<<Piacere, Tom>> lui fece un'altra pausa <<Kaulitz>>.

((PARTE AUTRICE))

Volevo cominciare a dire che non sono italiana e questa è solo una prova ma mi piace molto come sta venendo fuori e mi piacerebbe continuarla. Voglio aggiungere che non sono bravissima in grammatica e non so se qualcosa di quello che ho scritto è sbagliato ma spero si capisca lo stesso. Fatemi sapere se vi piace e se dovrei continuarla

Blessing - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora