La festa

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Rebecca

Entrai nella casa di Justin che era anche quella enorme. Le luci psichedeliche mi stordirono un po' insieme alla musica al massimo, mi guardai attorno e c'era gente che giocava a beer pong e nel tavolo da biliardo.
Ero mano nella mano con Tom e sentii un sacco di sguardi puntarmi addosso, non sapevo se fosse positivo o negativo perché alcuni mi guardavano con approvazione e altri con un misto tra rabbia e gelosia. Tolsi la mano immediatamente.

<<Che fai?>> disse Tom parlandomi senza guardarmi.

<<La gente...ci osserva>> dissi sottovoce guardandomi attorno.

<<Che c'è di male? Che guardino pure>> mi sussurrò all'orecchio Tom con un sorriso avvicinandomi a lui avvolgendo la sua mano attorno alla mia vita.
Arrossii e sentii gli sguardi puntarmi addosso però non mi importava.
Dovevo trovare Justin che sicuramente mi avrebbe portato da Isa così presi la mano di Tom e mi feci spazio tra la folla.

Trovai Justin seduto sul divano con il braccio attorno alla spalla di una ragazza. Mi chiedevo quanto sarebbe andata avanti lui che fingeva di essere quello che non era ma d'altronde non erano affari miei.

<<Ehi J>> lo chiamai interrompendo un bacio tra lui e la ragazza. Lui si girò confuso ma quando mi vide il suo sguardo si illuminò.

<<Ciao Riccioli d'oro! Come stai?? Ti stai divertendo?>> disse lui senza lasciarmi rispondere. Non mi diede neanche il tempo di reagire che separò Tom e me per darmi un abbraccio.
A Tom non sembrò piacere perché serrò la maschella e socchiuse gli occhi.

<<Benvenuti alla mia festa!>> continuò Justin. Doveva essere sotto effetto di qualcosa perché parlava in modo strano.

<<Ehm Justin, devo trovare Isa>> dissi io avvicinandomi nel suo orecchio per farmi sentire.

<<Oh, lei è fuori insieme ai fratelli di Arthur>> disse lui parlando nel mio orecchio. La musica era altissima e lo sentivo a malapena e per giunta Isabella era finita insieme a quei delinquenti dei fratelli di Arthur.

<<Grazie!>> gli feci un segno di ringraziamento e mi girai verso Tom per indicargli di andare via.
Il patio era meno pieno del previsto, c'erano solo tantissime coppie che si baciavano sulle poltrone vicino alla piscina. Mi guardai attorno per trovare Isabella invece incrociai lo sguardo con Katy che stava baciando un ragazzo, poi spostai lo sguardo verso Tom che invece sembrava teso.

<<Io devo cercare Isabella e se tu vuoi andare da Katy vai>> dissi. Perché lo stavo dicendo? Non volevo andasse da Katy, era probabilmente l'unica persona con cui volevo che fosse.

<<È una buona idea. Non dovrei trovarmi lì quando parlerete tu e Isabella>> rispose lui. Auch, questo mi ha  ferito ma evitai di incrociare lo sguardo per farglielo capire. E semplicemente lo salutai e voltai l'angolo per trovare Isabella.

Trovai Isabella seduta in uno dei divani con Aaron. Ci mancava soltanto lui. Aaron andava in classe con noi quando avevamo 15 anni ma è bocciato due volte e ci siamo ritrovati a dover frequentare l'ultimo anno senza di lui.

<<Ehi guarda chi c'è, principessa>> parlò Aaron guardandomi passando la sigaretta a Isabella che invece spostò lo sguardo in basso.

<<Isa, ti devo parlare>> dissi senza rispondere a Aaron. Non volevo più a che fare con lui da un po'.

<<Ehi Rebe, come stai?>> disse lei prima di fare un tiro alla sigaretta.

<<Sai che giorno è oggi?>> gli chiesi all'improvviso e questo la confuse. Sembra che non si ricordi nemmeno dove è adesso.

<<Martedì?>> sbuffò e Katy si avvicinò a noi. Pensavo Tom fosse con lei.

<<Ehi Isa, vedo che ti sei resa conto di chi è Rebecca>> disse Katy interponendosi tra me e Isa guardando me in faccia. Isa invece alzò la gamba e gli diede un calcio nel sedere.

<<Auch, stronza!>> disse Katy con una impronta di scarpa nella gonna.

<<L'unica stronza qui sei te Williams. Smamma>> dice Aaron alzandosi per andare via e Katy lo seguì.

Rimasi sola con Isa che l'unica cosa che ha saputo fare era passarmi la sigaretta. Non sapeva comunicare e io non avevo mai dovuto farlo con lei perciò mi sedetti accanto a lei e presi la sigaretta.

<<Dove sei stata?>> chiesi preoccupata guardandola negli occhi.

<<Qui e là. Per lo più da Aaron>> disse lei  portando le ginocchia al petto seduta sul divano.

<<Da quello lì? Se ti serviva una casa potevi venire da me cazzo>> dissi passandogli la sigaretta.

<<Rebecca mi dispiace di aver fatto la stronza ma sto davvero di merda e non mi sembrava il caso di chiederti aiuto>> disse Isa e all'improvviso io mi sedetti dritta e pensai a scegliere le parole giuste. Però.

<<Isa, non fare la stupida sai che per tutto ci sono>> dissi senza pensare. Forse si sarebbe offesa invece ha cominciato a ridere e mi saltata addosso ridendo.

<<Attenta mi bruci i capelli!>> urlai ridendo con Isa. Qualcosa mi diceva che le cose non si erano risolte del tutto ma oggi era un giorno tremendo per me e nessuna delle due voleva ricordarlo.

A quel punto si avvicinò Justin che sembrava più ubriaco che mai e si tuffò nel abbraccio anche lui.

<<Oddio Justin puzzi di alcol>> disse schifata Isa. Lui però gli fece il dito medio e lei sorrise.

<<Andiamo dentro a fare festa?>> disse Justin dandomi una birra in mano e io guardai Isabella con lo sguardo di "perché no" e poi scoppiamo a ridere quando Justin ci prese le mani e per poco non cadeva nella piscina.

Entrammo nella casa e ballavano tutti una canzone però arrivo e sentii subito quale era. Isabella accanto a me si abbandonò al ritmo e accese una sigaretta, se gli fosse caduta ci sarebbe stato un incendio con tutto l'alcol che c'era. Justin prese un'altra sigaretta e me la diedi e poi prese il telefono per scattare una foto

 Justin prese un'altra sigaretta e me la diedi e poi prese il telefono per scattare una foto

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(La canzone che ho usato come spunto e The Lost soul down)

Ballammo tutti e Justin riprendeva noi che ballavamo. Lo sapevo che lo faceva solo per il ricordo ma mi imbarazzava essere ripresa.
Ad un certo punto però sentimmo un rumore assordante dalla cucina. La musica cessò e tutti erano preoccupati mi avviai verso la cucina ma c'era la folla che lo bloccava. Mi feci spazio e in mezzo alla gente intravidi Tom con il pugno pieno di sangue e Aaron a terra.

Che cazzo era successo?

Blessing - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora