Confessioni

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Bussai alla porta della stanza. Bill aprii la porta e mi guardò preoccupato, non aveva l'ombretto e cercai di non fissarlo per l'assomiglianza con Tom.

<<Meno male che sei qui, Rebecca>> disse un po' nervoso e mi tirò dentro il braccio.

Mi guardai attorno e quando i miei occhi caddero sul letto, lei era lì. Isabella.

<<Sta dormendo>> disse Bill mentre mi avvicinavo piano. <<Aveva preso qualcosa quando l'ho trovata perché era disorientata e non sapeva dove andava>>

Come sospettavo ormai ne era dipendente, e non sapevo che fare. Non avrei potuto aiutarla e questo mi spezzava il cuore. La guardai dormire e ringraziai Bill.

<<Potete dormire qui, io andrò nella stanza di Tom>> abbassò lo sguardo per vedere com'ero vestita e indossavo solo la maglietta oversize di Tom.

<<Non sapevo che tu e Tom...>> non finii la frase perché io dissentì con la testa.

<<No ehm... è complicato. Lui è complicato>> dissi mentre lui si dirigeva verso la porta. Si fermò e mi guardò.

<<Dagli tempo, non è abituato a stare con una ragazza soltanto. Nei tour cambia più ragazze che vestiti>> concluse lui prima di chiudere la porta.
Mi stesi accanto a Isabella e spensi la luce.

<<Buonanotte Isa>> gli diedi un bacio sulla fronte e mi addormentai.

--- La mattina seguente (9:00)

Mi svegliai lentamente per colpa del bagliore della luce della stanza. Mi guardai accanto e niente Isabella. Entrai nel panico, mi alzai in fretta.

<<Isa? Dove sei?>> chiesi nervosa infilandomi i pantaloni sporchi di ieri.

<<Calmati Campanellino, sono in bagno>> disse lei mentre si lavava i denti. Entrai dentro il bagno.

<<Dio, puzzi da morire Isa>> la fissai con uno sguardo di disgusto.

<<Vuoi un abbraccio?>> disse lei prendendomi in giro avvicinandosi a me.

<<No! Fatti una doccia!>> iniziò a rincorrermi a giro per la stanza.

<<Vieni qui Rebecca!>> mi abbracciò e io feci una smorfia di disgusto. Era bello rivedere Isabella.

Qualcuno bussò alla stanza e mi separai da Isabella per aprire la porta.

<<Bill, ciao>> dietro di lui c'era Tom ma lo ignorai.

<<Volevo sapere come stavate. Vi possiamo accompagnare a casa. Noi andiamo a fare le prove della band e passiamo da lì>> disse lui sorridendomi.

Guardai Isabella e lei annuì perciò dissi di sì a Bill e uscii dalla stanza.

Entrammo in macchina e Isabella si sedette sulle mie gambe dato che eravamo in troppi. Dopo qualche minuto arrivammo a casa di Isabella e scesi con lei.

Justin era davanti a casa di Isabella, che ci faceva lì?

<<Tempo scaduto Isa. Devi darmi i soldi>> Isa non gli rivolse lo sguardo e io capii che non aveva i soldi. I suoi genitori dovevano venire ma come al solito non si presentavano mai.

<<Senti io ho 20 euro ti diamo il resto domani>> dissi frugandomi nelle tasche.
<<Quanto ti deve?>> dissi dandogli i soldi.

<<430>> disse lui tirando fuori una sigaretta.

<<Merda>> dissi sottovoce.
<<Dammi due giorni, li troverò promesso>> quando finì di pronunciare quelle parole mi guardò e sospirò.

Blessing - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora