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Quando fui completamente fuori dalla pista vidi chi mi aveva aiutata. Rafe. "Rafe, dove mi stai portando" biascicai per colpa del drink e a stento riuscivo a camminare. Lui non mi ripose, continuava a camminare e portarmi con se tirandomi per il polso. "Rafe!" gridai volendo una sua risposta. Si fermò di colpo e andai a sbattere contro la sua schiena. Si girò e mi fissò dall'alto mentre io cercavo di tenere gli occhi aperti e guardarlo. "Perché devi ridurti così" mi chiese indicandomi con le sue mani e guardandomi in modo schifato e deluso. Aggrottai le sopracciglia e sbuffai. " Senti non iniziare a farmi la predica, signorino" biascicai puntandogli un dito contro e barcollando un po'.

Lui sbuffò e si passò una mano fra i capelli, guardò per terra e poi riposò gli occhi su di me che sorridevo totalmente a caso. "Sei ubriaca" affermò con tono serio e con lo sguardo incazzato. Spalancai gli occhi e gli toccai il petto. "Io?! Ubriaca!? Ma che dici, sono perfettamente in forma" lo rassicurai facendo una piroetta ma inciampai sui miei stessi piedi e caddi quasi per terra ma fortunatamente mi riprese al volo Rafe.

"Grazie" bisbigliai un po' imbarazzata e gli spuntò un sorrisetto. appena lo vidi, spuntò anche a me.
"Bene allora se sei "perfettamente in forma" come dici tu, me ne vado" comunicò alzando le mani. Davvero mi avrebbe lasciata in questo stato da sola?
"No Rafe, aspetta" gli accennai con un filo di voce in più per farmi sentire e lo presi per il polso. Il ragazzo si girò verso di me con un ghigno.

"Non credo di riuscire a-" mi interruppe prendendomi a principessa e mi portò verso la sua macchina. Mi posò sul sedile e mi allacciò la cintura.
"Ti accompagno a casa, ma devi promettermi che resterai sveglia durante il tragitto, okay?" esordì accarezzandomi la guancia. Io mi limitai ad annuire.

Mise in moto il Range Rover e partimmo. Wow mi sta davvero aiutando? Beh forse è maturato di carattere. Ma non dimentico che qualche minuto prima si stava scambiando la saliva con una ragazza.
Al pensiero di ciò mi innervosii. "Fammi scendere, subito" gli ordinai di istinto senza pensarci troppo.
" Selene smettila sei ubriaca, non ti lascerò in mezzo al nulla alle 3:30 del mattino e per lo più ubriaca"
insistette Rafe, continuando a guidare alternando lo sguardo sulla strada e poi su di me.

"ma io non voglio rovinarti la serata e poi perché mi stai aiutando?" sbottai e iniziai a gesticolare e mi girai verso il finestrino. "Perché dovresti rovinarmi la serata?" mi chiese con tono confuso, aggrottando le sopracciglia e grattandosi la fronte. "Perché forse mi stai facendo da babysitter mentre potresti essere a lett-" mi interruppi, mettendomi una mano davanti alla bocca, appena mi resi conto di quello che stessi per dire. Gli stavo per dire che poteva letteralmente essere a letto con quella ragazza di prima. Sentivo una sensazione strana al petto, ma non può essere gelosia. Insomma, io gelosa di lui?! MAI. Mi rimisi composta sul sedile e alzai la musica sperando che non facesse domande su ciò che avevo detto poco fa.

"Potrei essere dove? Continua la frase Selene" mi ordinò con tono minaccioso e curioso abbassando la musica e continuando a guardare la strada. Io mi misi una mano sulla fronte e poi sulle palpebre. "Ti sei dimenticato che sono ubriaca? Non credere a ciò che dico, non sto ragionando" inventai una scusa per chiudere lì quel discorso imbarazzante. E forse ci ero quasi riuscita ma non se la sarebbe mai bevuta.

Nel frattempo eravamo arrivati davanti casa mia. Feci per aprire lo sportello ma arrivò in mio soccorso immediatamente Rafe. Mi porse una mano e mi accompagnò fino alla porta principale. Mi girai verso di lui e lo ringraziai con un filo di voce. Mi rigirai per infilare la chiave nella serratura ma non smettevo di barcollare.

"Credo che dovrò accompagnarti fino in camera tua" affermò il biondo e prese le chiavi dalle mie mani per poi aprire la porta. Mi accompagnò fino al letto e mi coprì con le lenzuola. Mi addormentai subito.

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RAFE
la accompagnai fino al letto e l'aiutai a stendersi per poi coprirla con le lenzuola. Chiuse gli occhi e faceva dei respiri profondi. Non riuscivo a smettere di fissarla. Iniziai ad accarezzarle i capelli e smisi quando capii che si era addormentata. Mi alzai dal letto e scrutai un po' la sua camera. Aveva il suo odore, un mix fra cocco, mora e ciliegie.

Che cosa mi stava facendo questa ragazzina. Perché mi sono preoccupato così tanto quando l'ho vista ubriaca e soprattutto con Kelce. Quando ho visto che quel coglione la toccava, non ci ho più visto. Ma non potrà mai esserci niente. Non deve mai esserci niente. Me ne devo subito andare da questa casa.

Chiusi la porta di camera sua e poi uscii dall'abitazione per dirigermi a casa. Mentre salii le scale mi arrivò una notifica. Presi il telefono e controllai chi fosse a quest'ora. Notai che era la ragazza con cui mi stavo baciando alla festa.
Mi chiese di vederci domani sera e così accettai.
In fondo perché dovrei rifiutare ad un piacere della vita. Mi stesi sul letto e mi addormentai.

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SELENE
Fui svegliata dalla luce del sole che passava dalla finestra. Mi tirai su per mettermi a sedere e sentii un forte mal di testa. Poi mi ricordai ciò che era successo al falò. "Cazzo" biascicai, con la bocca impastata dal sonno, portandomi una mano sulla fronte. Mi arrivò una notifica da parte di Sarah dove chiedeva di andare in barca con i pogues e ovviamente non rifiutai.

Scesi dal letto per andare in bagno a farmi una bella doccia. Fatto ciò mi diressi in cucina al piano di sotto e notai mio padre, intento a prepararmi la colazione: Pane e nutella con succo alla pera. "Buongiorno papà" mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia per poi sedermi su uno sgabello della penisola della cucina. "Buongiorno mimma. Hai fatto tardi ieri sera. Ti ho sentita rientrare." all'ultima frase mi andò quasi di traverso il succo. Cazzo, se mi ha sentita rientrare avrà sicuramente sentito anche uscire qualcuno, ovvero Rafe.

"Ehm, si. Serata movimentata, oggi comunque vado in barca con gli altri" mi schiarii la voce per poi cambiare argomento. Mio padre bevve un sorso di latte e mi guardò aspettando che dicessi qualcosa. Lo guardai e aggrottai le sopracciglia essendo confusa e continuai, poi, a mangiare il mio pane con nutella.

"Ti ha riaccompagnato qualcuno stanotte a casa?" beccata. E ora cosa gli dico? Non alzai lo sguardo dal mio piatto e risposi abbastanza tranquilla buttando la prima stronzata che mi venne in mente. "Si, Sarah Cameron" alzai lo sguardo e gli sorrisi in modo nervoso. Iniziai a giocare con le pellicine dal nervosismo. Anche se non capii perché fossi così nervosa. Mio padre e il Sig. Cameron erano amici quindi non dovevo preoccuparmi. Ma non ci riuscivo.

"Oh, bene. A proposito, una di queste sere dovremmo andare a cena da loro" mi confessò tutto tranquillo gustandosi la colazione. Una cena a casa Cameron con Rafe Cameron non posso sopportarla. Sicuramente inizierà a farmi i dispetti che faceva sempre a tavola, nonostante siano passati anni.
"Fantastico" dissi bisbigliando con tono nervoso, facendo un sorrisetto falso.

La mattinata passò in fretta e dopo pranzo andai al pontile di fronte la cassetta di legno di Jhon B.
Appena arrivati notai che c'erano già tutti quanti.
"Eccoti Nene. Ma dove eri sparita ieri sera?" mi domandò curioso JJ venendomi incontro. Oh beh tranquillo mi ha riportato a casa Rafe Cameron e mi ha addirittura accompagnato fino al letto ma non ricordo se sono andata a letto con lui oppure no. Cazzo ora cosa dico.

Iniziai a giocare con le pellicine delle dita e a guardare le mie Converse color panna. "Beh diciamo che avevo un po' bevuto e..." Mi fermai non sapendo come continuare e soprattutto se dire una cazzata o meno. "e...?" domandò Kie che se ne stava sdraiata sull' amaca. "e Rafe mi ha riportata a casa vedendo le mie condizioni ma-" non riuscii a finire la frase che Jj mi interruppe "In che senso Rafe ti ha accompagnata a casa. Ti sei fidata di quello psicopatico? Selene eri pure ubriaca chissà cosa ti ha fatto?! Te lo ricordi, almeno?!!" sbottò Jj davanti a me gesticolando come un pazzo. Cercai di calmarlo mettendogli le mani sul petto e incrociando il suo sguardo. "JJ adesso calmati. Non è successo niente, mi ha solo portata a casa e poi se n'è andato via" gli spiegai con tono calmo e sicuro di quello che stessi dicendo.

Jj sembrava essersi calmato o almeno speravo. Dopo aver fumato ci avviammo alla barca e andammo a fare un giro.

Ciao bellezze.
Spero che la storia
vi stia piacendo. Fatemi sapere
💋💋💋

Mai dire "Mai" ||Rafe Cameron Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora