Selene, una ragazza di 17 anni, si trasferisce dal padre, precisamente alle Outer Banks. Qui ritroverà i suoi amici e nemici d'infanzia.
~spazio autrice~
Ciao belli, premetto che questa è la mia prima storia che scrivo. Spero vi piaccia. <3
⚠️NON SE...
Si fece sera e il sole stava iniziando a tramontare. "Birra e pizza?" propose Pope che stava al comando della barca. Accettammo tutti quanti e così ci avviammo al Wreck passando per il canale.
Arrivati, scendemmo io e Kie per andare a prendere la cena. Entrammo e mi guardai attorno, notando il locale molto affollato. "Kie" la chiamai da dietro di lei e si girò verso di me aspettando che continuassi la frase. "Mi chiedevo se, si insomma, a te e ai tuoi genitori servissero due mani in più" le chiesi mostrandole le miei mani. Lei fisso me, poi le miei mani e poi ritornò a guardare i miei occhi, sorridendo. "Beh, in effetti farebbero comodo e poi a me non dispiacerebbe lavorare con te" confessò ridacchiando e nel mentre arrivarono le pizze con tanto di birra.
Stavamo per uscire dal locale per tornare dagli altri quando vidi, seduti ad un tavolino, due persone non estranee alla mia vista. Guardai meglio e vidi che era Rafe in compagnia della ragazza della festa. Era mora con taglio a caschetto e tanto di frangia. Beh quindi penso sia una cosa seria tra loro. Poteva evitare di farmi da babysitter solo per compassione. Continuai a camminare dietro Kie ma continuavo a fissarli fino a quando non uscii dal locale e tornai alla realtà.
"Oi, Selene tutto bene?" mi chiese la riccia girandosi verso di me con uno sguardo un po' preoccupato. Sinceramente non sapevo se stessi bene, ma non capivo nemmeno il perché di quella sensazione. L'ho sempre odiato con tutta me stessa e ora, solo perché mi riporta a casa e mi tocca il labbro con le dita, non posso rivalutarlo. Magari è solo uno stupido gioco che sta facendo con me. Basta, non volevo pensarci anche se mi chiedessi se quella sera fosse successo qualcosa.
"Sì certo kie, tutto apposto" la rassicurai portandomi una ciocca dietro l'orecchio. Lei mi sorrise per poi girarsi e andare dagli altri. "Ecco le pizze!" esclamò Kie alzando le pizze per farle vedere ai ragazzi. "Ho una fame da lupi" confessò Jj toccandosi la pancia per poi prendere la sua pizza e iniziare ad ingozzarsi come un bambino.
"Jj sei orribile" affermò Sarah guardandolo disgustata da come stesse mangiando il biondino. "Oh giusto, mi scusi principessa dei Kook. Andrò a prendermi delle posate per mangiare con eleganza come di solito fate voi Kook" ironizzò facendo con le mani dei gesti da perfettino per imitare i Kook. "Smettila! E non chiamarmi così" ordinò ridendo Sarah lanciandogli in faccia un tovagliolo accartocciato.
"Pope, mi passeresti una birra" chiese Jhon B che subito dopo bevve d'un sorso. "Amico vacci piano, non voglio passare la serata a sentire i tuoi rutti da scaricatore di porto, grazie" dichiarò Jj ridacchiando per poi girarsi una canna. "Scommetto 10 dollari che il primo a ruttare sarai tu Jj" stuzzicò Kie puntandogli un dito mentre masticava un boccone di pizza. "Ti sbagli di grosso. ho già bevuto mezza birra e ancora nulla. Sta volta perde Jhon B" alzò le mani in aria per poi stendersi e mettersi il cappellino suo viso e iniziò a fumare.
Ad un tratto sentimmo un rumore strano. Ci girammo tutti quanti verso Pope che aveva appena sganciato un rutto. Iniziammo a ridere tutti quanti. "Okay, perfetto ha perso Pope" disse Jhon B ridacchiando. Mi stavo divertendo ma allo stesso tempo stavo ripensando a quei due a cena nel locale. Che nervoso. Giuro che se la prossima volta mi si avvicina gli tiro un pugno. Resterò con il dubbio se è successo qualcosa quella notte, non mi interessa.
Passammo la serata tranquillamente a ridere e scherzare e poi ognuno tornò a casa sua. Entrai in casa e Rufus venne a salutarmi saltandomi addosso ma sta volta non mi buttò per terra, per fortuna. Alzai lo sguardo e vidi mio padre in giardino che parlava sorridente al telefono mentre fumava una sigaretta. Mi chiesi con chi stesse parlando per essere così felice. Magari un suo vecchio amico, ad ogni modo non mi intromisi e mi avviai in camera mia. Mi feci una doccia veloce per poi infilarmi degli indumenti da casa. Un semplice top color crema e dei pantaloncini corti a tuta bianchi.
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Mi sdraiai sul letto e accesi la TV. Non avevo molto sonno così decisi di guardare qualcosa su Netflix. Passai una mezz'ora a scegliere cosa guardare ma non mi ispirava nulla, quindi decisi di riguardarmi Friends. Adoro questa serie e mi sarebbe piaciuto far parte di loro. Dopo un po' sentii bussare alla porta di camera mia. "Selene?" mi chiamò mio padre. "Papà puoi entrare" gli detti il permesso e così aprì la porta e restò sull'uscio, io mi voltai per guardarlo e aspettare che dicesse qualcosa. "Potresti andare a portare fuori Rufus, per favore" mi chiese gentilmente sorridendo. Ma si dai almeno farò due passi tanto non ho sonno. "certo papi" accettai sorridendogli e così scesi giù, presi il guinzaglio, lo agganciai a Rufus e uscii.
Dopo aver camminato per circa 5 minuti mi sentii chiamare. "Selene" mi girai e vidi a pochi metri da me Kelce che si stava avvicinando. E ora cosa vorrà sto stronzo, Dio fa che non mi dia noia che lo sgozzo. "Kelce?" dissi aggrottando le sopracciglia, stupita e confusa di vederlo, appena arrivò di fronte a me. Lui posò lo sguardo sul cane e poi su di me e sembrava essere dispiaciuto per qualcosa. "Senti io volevo solo scusarmi per l'altra sera al falò, non ero in me e spero di non averti spaventata" dichiarò grattandosi la nuca provando un po' di vergogna per l'accaduto.
"Oh, grazie accetto le scuse. Tranquillo, acqua passata. Poi capisco, anche io non ero troppo in me." cercai di sdrammatizzare e mi portai una ciocca di capelli dietro le orecchie. Continuava a fissarmi così decisi di chiuderla lì anche perché la situazione stava diventando imbarazzante. "D'accordo; ora meglio che io vada. Buonanotte Kelce." dissi sorridendo leggermente e imbarazzata. "ehm, sì certo. Buonanotte" disse salutandomi sventolando la mano e poi mi girai per tornare a ciò che stavo facendo, ovvero far fare i bisogni a Rufus.
Dopo 20 min circa tornai a casa e non guardai nemmeno dove fosse mio padre, ero troppo stanca volevo solo andare a letto. Beh, per lo meno la passeggiata ha funzionato per farmi prendere sonno. Mi stravaccai sul letto e in poco tempo mi addormentai.