entrai in bagno e Rafe fece lo stesso, dopo di me. Aprii il mobiletto nel quale all'interno si trova il kit di cerotti, disinfettante e altre cose del genere. Rafe intanto se ne stava in piedi, scrutando ogni mia mossa. "Trovato!" esclamai tirando fuori un tubetto di crema, apposita per i lividi. Mi girai verso di lui e nel mentre feci fuoriuscire un po' di prodotto dal tubetto, mettendolo sopra un dito.
"questo dovrebbe far andare via più velocemente il livido" gli spiegai accennando un piccolo sorriso, e lui annuì. Portai il dito verso il suo zigomo e iniziai a spargergli la crema. Lui intanto mi fissava dritto negli occhi e mi stava mettendo un po' a disagio. "ci sarei riuscito anche da solo" affermò con tono sottile e scommetto che stava cercando di provocarmi "Bene, allora arrangiati" chiusi il tubetto, lo posai sul lavandino e uscii dal bagno. In realtà non me l'ero presa, ma mi aveva provocato quindi risposi altrettanto.
Entrai in camera mia e mi misi a sedere sul letto e accesi la tv. Poco dopo entrò Rafe. Restò fermo sull'uscio della porta intento a fissarmi con un sorrisetto sulle labbra. "Che hai da ridere?" chiesi facendo la finta incazzata "Te la sei veramente presa?" mi domando lui incrociando le braccia sotto il petto e appoggiandosi con la spalla al lato della porta. "assolutamente no!" affermai con tono deciso riportando gli occhi sulla tv, che stava di fronte a me.
Rafe avanzò verso di me e si mise seduto sul letto, accanto a me "secondo me un po' si" mi sussurrò nell'orecchio, spostandomi una ciocca dietro.
A questo gesto iniziai a provare dei brividi lungo tutto il corpo e rimasi impassibile a fissare lo spazio davanti a me.La sua mano si spostò prendendomi il mento e con un gesto delicato mi girò il volto verso il suo. Rafe fece passare il suo sguardo dai miei occhi alla mia bocca e io feci lo stesso. Potevo sentire perfettamente il suo respiro e spontaneamente sentii che stavo arrossendo. Cazzo no, non dovevo arrossire! Se ne accorse tant'è che sorrise delicatamente. All'improvviso Rafe eliminò le distanze, fiondandosi sulle mie labbra. Iniziammo a baciarci lentamente e ogni tanto si aggiungevano, al bacio, le nostre lingue.
Con una mossa delicata, Rafe si posizionò sopra di me, facendomi sdraiare sul letto, tutto ciò senza mai staccarci dal bacio. Le sue labbra erano così morbide. Il suo respiro si fece sempre più affannato e con il pollice della mano mi accarezzò la guancia mente l'altra mano era salda al mio fianco. Le mie mani si trovavano, invece, una sul suo collo e l'altra sulla sua guancia.
Le nostre intimità erano a contatto, separate dai vestiti, sentivo però la presenza del suo amichetto. Subito dopo, Rafe si staccò dal bacio. Adesso mi fissava e si mordeva le labbra. Chiuse gli occhi e sospirò per poi togliersi da sopra di me e mettersi seduto ai piedi del letto. Non capivo perché si fosse staccato. Ammetto che mi stava piacendo quello che mi aveva appena provocato, ci sarei anche stata sinceramente... o forse. Non lo so, so solo che ero presa da lui, prima che si staccasse.
Mi misi anche io a sedere ai piedi del letto e iniziai a giocare con le pellicine delle mie dita. "Non avrei dovuto farlo" pronunciò Rafe, velocemente e guardando il pavimento. Perché pensava questo?
"Perché?" chiesi confusa e con voce sottile. Lui girò la testa verso di me e mi guardò con uno sguardo che parlava, ma di cui io non comprendevo la lingua.
"Non dovevo farlo e basta" disse per poi alzarsi e guardarmi dall'alto. Sapevo che stava mentendo, ma perché? Perché baciarmi e poi dirmi che non avrebbe dovuto farlo? Perché farmi provare delle belle sensazioni e poi interromperle, improvvisamente, rovinando tutto?"Ci sarà un motivo? Insomma, Rafe! Prima mi baci e poi mi dici che non dovevi farlo?" chiesi con tono un po' più alto. Sì, forse mi stavo un tantino arrabbiando adesso. "È complicato da spiegare" affermò passandosi una mano fra i capelli.
"allora non ci pensare" dissi sottovoce, avvicinandomi a lui. Volevo riprovare quelle sensazioni, da lui interrotte. Gli presi il viso tra le mani e lentamente avvicinai le mie labbra alle sue, e lui ci stette, infatti ci baciammo. Un bacio delicato ma che entrambi desideravamo. Sentii le sue mani stringere i miei fianchi e poi una mano scese fino al mio lato B.Mi staccai dal bacio e gli sorrisi, cosa che fece pure lui. "dovrò riuscire a controllarmi" confessò, divertito e io sorrisi facendoli l'occhiolino. Forse stava iniziando a piacermi Rafe... TRA MOLTE VIRGOLETTE. Non lo so. Ha quel modo di fare che mi prende. Ma da una parte non voglio che mi piaccia uno come lui. Anche se mi faceva provare delle sensazioni che non provavo da molto tempo e questa cosa mi mandava fuori di testa.
"Hai fame?" gli chiesi, schiarendomi la voce è staccandomi da lui. "troppa" mi rispose passandosi la mano sul mento. Presi il telefono, che si trovava sul comodino e ordinai due pizze.——————————————————————————
Dopo aver mangiato le nostre pizze, giocammo un po' alla play. Si, avevo la play. Mio padre mi ci faceva giocare sempre da piccola.
"Ti ho battuta!" enunciò Rafe divertito guardandomi perdere. "stronzo" pronunciai sotto voce cercando di non farmi sentire. "ti ho sentita, occhi blu" chiarì Rafe e turandomi un occhiataccia divertita."Va bene, okay, hai vinto" confessai, ormai arresa e stanca infatti subito dopo sbadigliai. "Stanchina?" mi chiese Rafe vedendomi sbadigliare. Annuii solamente. "Okay. Allora ti lascio dormire" disse per poi alzarsi e avviarsi verso la porta. "Aspetta!" pronunciai velocemente. Rafe si girò verso di me e aspettò che parlassi. "Resta" pronunciai con un filo di voce e ,addirittura, tremolante.
Rafe serrò la mascella, si guardò un po' intorno e poi venne verso il letto. Si tolse la maglietta e si sdraiò accanto a me. Mi sdraiai anche io, girata verso di lui.Lo fissai un po' imbarazzata. Avevo veramente chiesto a Rafe di restare? Lui mi guardava dolcemente, mi mise un braccio intorno alla vita e con un gesto mi avvicinò di più a lui così che la mia testa fosse attaccata al suo petto, tra l'altro senza maglia. "Buonanotte, occhi blu" accennò sottovoce
"Buonanotte Rafe" risposi per poi addormentarmi abbracciata a lui.
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Mai dire "Mai" ||Rafe Cameron
Teen FictionSelene, una ragazza di 17 anni, si trasferisce dal padre, precisamente alle Outer Banks. Qui ritroverà i suoi amici e nemici d'infanzia. ~spazio autrice~ Ciao belli, premetto che questa è la mia prima storia che scrivo. Spero vi piaccia. <3 ⚠️NON SE...