La mattina seguente ci svegliamo verso le 9.00 e dopo aver fatto colazione tutti insieme io e Gian decidiamo di andare a fare un'ultima passeggiata prima di ritornare a casa.
É tutto così bello qui, vorrei poterci restare per sempre.Purtroppo però dobbiamo ritornare a casa..
Gian e Piero torneranno a casa per un po' mentre io e Ignazio ritorneremo a Torino.Mentre passeggiamo Gian si ferma di colpo
"Cosa é successo?" gli chiedo
"Niente..é solo che vorrei che venissi con me a Roseto.." mi rispomde sistemandosi il ciuffo
"Lo sai che non posso.. devo tornare all'università.."
"Lo so..."
Mi abbraccia e io mi stringo forte a lui.
Quando torniamo in hotel sono già tutti pronti e infatti dieci minuti dopo arriva l'auto che ci porterà alla stazione.
In auto nessuno parla. Io mi limito a mordermi le unghie nervosamente fissando il finestrino.
Arrivati alla stazione saluto Gian con un lungo bacio e gli sussurro "Ti amo, ricordatelo""Anche io" mi risponde "non starò via molto, tranquilla"
Gli sorrido debolmente.."Gian! Sbrigati o perdiamo il treno" gli urla Piero
Si gira verso di me e mi da un bacio a stampo e dopo avermi detto "ciao piccola" si avvia verso i binari.
Raggiungo Ignazio e saliamo sul nostro treno.
"Come mai stai così?" mi chiede Ignazio
"Così come?"
"Non sei come sei di solito.. di solito ridi e scherzi, oggi invece..."
Fisso le mie scarpe e non rispondo..
"Picciridda, é perché Gianluca é tornato a casa per un po'?"
"No, non é questo.. cioé un po' si..."
"Allora cos'hai?" mi dice fissandomi negli occhi
Faccio un respiro profondo e decido di parlare.
"Questa cosa non l'ho detta a nessuno quindi promettimi di non dire niente, neanche a Gian e Piero"
"Te lo prometto."
"Allora..sai che i miei genitori sono morti in un incidente qualche anno fa.." dico cercando di non pensare a quei momenti "e sai anche che amo la danza fin da quando ero piccola.."
Ignazio mi guarda confuso.
Proseguo "bhe mia mamma é sempre venuta ai miei saggi e quando ero agitata trovava sempre un modo per calmarmi. Dopo la sua morte nessuno dei miei parenti mi ha più calmata o accompagnata a un saggio perché con il lavoro, i figli etc... non riuscivano..
L'altra sera mentre voi provavate mi ha chiamata la mia insegnante e mi ha detto che mi hanno presa per fare un'audizione in un importante scuola di ballo"Ignazio mi interrompe e mi chiede "e non sei felice?"
"Si.. peró ho accettato solo perché sapevo che ci sarebbe stato Gianluca ad aiutarmi questa volta. Ogni volta che salgo sul palco tremo e se guardo il pubblico rischio di non riuscire a ballare..
Solo che l'audizione é tra tre giorni e Gian non ci sarà e io ho paura di salire su quel palco da sola."Ignazio sorride e mi dice "potevi dirlo subito! Ti accompagno io"
"Davvero lo faresti?" chiedo io stupita
"Ma certo! Sei mia amica giusto?"
Lo abbraccio e gli sussurro un 'grazie'.Questa audizione é molto importante e non avere accanto a me Gian mi fa sentire molto insicura. Però devo dirglielo, fino ad ora non ho detto nulla perché non volevo che rinunciasse al viaggio.
Devo solo trovare il modo e il momento giusto..
Continua..
*ciao a tutti:)
Cosa ne pensate del nuovo capitolo? Fatemelo sapere nei commenti.
Spero vi piaccia questa storia e scusate per gli errori:)Grazie mille di tutte le visualizzazioni!
Baci
-fra*
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Dammi amore da star male.
Fanfiction"Marta é su uno di quei tram. Con le cuffiette nelle orecchie guarda fuori dal finestrino cercando qualcosa di interessante in quella mattina che dovrebbe essere felice, ma che in realtà per lei non ha nulla di felice. Si, perché proprio il giorno d...