Capitolo 15.

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La mattina seguente ci svegliamo verso le 9.00 e dopo aver fatto colazione tutti insieme io e Gian decidiamo di andare a fare un'ultima passeggiata prima di ritornare a casa.
É tutto così bello qui, vorrei poterci restare per sempre.

Purtroppo però dobbiamo ritornare a casa..
Gian e Piero torneranno a casa per un po' mentre io e Ignazio ritorneremo a Torino.

Mentre passeggiamo Gian si ferma di colpo

"Cosa é successo?" gli chiedo

"Niente..é solo che vorrei che venissi con me a Roseto.." mi rispomde sistemandosi il ciuffo

"Lo sai che non posso.. devo tornare all'università.."

"Lo so..."

Mi abbraccia e io mi stringo forte a lui.

Quando torniamo in hotel sono già tutti pronti e infatti dieci minuti dopo arriva l'auto che ci porterà alla stazione.

In auto nessuno parla. Io mi limito a mordermi le unghie nervosamente fissando il finestrino.
Arrivati alla stazione saluto Gian con un lungo bacio e gli sussurro "Ti amo, ricordatelo"

"Anche io" mi risponde "non starò via molto, tranquilla"
Gli sorrido debolmente..

"Gian! Sbrigati o perdiamo il treno" gli urla Piero

Si gira verso di me e mi da un bacio a stampo e dopo avermi detto "ciao piccola" si avvia verso i binari.

Raggiungo Ignazio e saliamo sul nostro treno.

"Come mai stai così?" mi chiede Ignazio

"Così come?"

"Non sei come sei di solito.. di solito ridi e scherzi, oggi invece..."

Fisso le mie scarpe e non rispondo..

"Picciridda, é perché Gianluca é tornato a casa per un po'?"

"No, non é questo.. cioé un po' si..."

"Allora cos'hai?" mi dice fissandomi negli occhi

Faccio un respiro profondo e decido di parlare.

"Questa cosa non l'ho detta a nessuno quindi promettimi di non dire niente, neanche a Gian e Piero"

"Te lo prometto."

"Allora..sai che i miei genitori sono morti in un incidente qualche anno fa.." dico cercando di non pensare a quei momenti "e sai anche che amo la danza fin da quando ero piccola.."

Ignazio mi guarda confuso.

Proseguo "bhe mia mamma é sempre venuta ai miei saggi e quando ero agitata trovava sempre un modo per calmarmi. Dopo la sua morte nessuno dei miei parenti mi ha più calmata o accompagnata a un saggio perché con il lavoro, i figli etc... non riuscivano..
L'altra sera mentre voi provavate mi ha chiamata la mia insegnante e mi ha detto che mi hanno presa per fare un'audizione in un importante scuola di ballo"

Ignazio mi interrompe e mi chiede "e non sei felice?"

"Si.. peró ho accettato solo perché sapevo che ci sarebbe stato Gianluca ad aiutarmi questa volta. Ogni volta che salgo sul palco tremo e se guardo il pubblico rischio di non riuscire a ballare..
Solo che l'audizione é tra tre giorni e Gian non ci sarà e io ho paura di salire su quel palco da sola."

Ignazio sorride e mi dice "potevi dirlo subito! Ti accompagno io"

"Davvero lo faresti?" chiedo io stupita

"Ma certo! Sei mia amica giusto?"
Lo abbraccio e gli sussurro un 'grazie'.

Questa audizione é molto importante e non avere accanto a me Gian mi fa sentire molto insicura. Però devo dirglielo, fino ad ora non ho detto nulla perché non volevo che rinunciasse al viaggio.

Devo solo trovare il modo e il momento giusto..

Continua..

*ciao a tutti:)
Cosa ne pensate del nuovo capitolo? Fatemelo sapere nei commenti.
Spero vi piaccia questa storia e scusate per gli errori:)

Grazie mille di tutte le visualizzazioni!
Baci
-fra*

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