A casa

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Belly e Steven non indugiarono un solo istante prima di scendere dalla macchina, così come mia madre che si precipitò ad abbracciare Susannah. Io come ogni anno attesi qualche minuto prima di lasciare l'abitacolo della nostra auto, ma diversamente dal solito la portiera sinistra, proprio dal lato dove mi trovavo seduta, si aprì con un leggero cigolio, mi voltai a controllare chi fosse stato ad aprirla e vidi Conrad, il figlio più grande di Susannah nonché il mio migliore amico. < Non scendi a salutarmi Sum?> mi domandò con un piccolo sorriso sul viso <Conrad> sorrisi vedendolo li e scesi per abbracciarlo, lui mi sollevò leggermente da terra e roteò su se stesso, cosa che solitamente faceva Jeremiah con Belly. Risi stringendo a me quel ragazzo che in pochi mesi era totalmente cambiato, era molto più alto dell'estate precedente, i lineamenti del suo viso si erano definiti meglio conferendogli un'aspetto straordinariamente più adulto, i capelli castani si erano allungati sul davanti a corniciare il viso con due ciuffetti ordinati sui lati ed erano stati schiariti dal sole, una cosa però non era cambiata, i suoi occhi scuri che risaltavano da sempre sul suo viso. Quando mi abbracciò mi sentii al sicuro, sentivo il suo profumo ed ogni parte di me ne era felice, non appena mi lasciò andare ogni mio arto riprese ad "irrigidirsi" ma le mie labbra non smettevano più di sistemarsi in un arco perfetto. <Sei bianchissima> mi prese in giro, lo faceva sempre, io a differenza dei miei fratelli ero letteralmente cadaverica, solo in viso risultavo leggermente più scura per via delle microscopiche lentiggini che in estate mi ornavano le guance, avevo gli occhi verdi con piccole sfumature di marrone e azzurro ma i capelli tornavano ad essere l'unico tocco davvero scuro sulla mia persona. Avevo da sempre avuto i capelli corvini, con dei meravigliosi riflessi rossi che si facevano strada tra i perfetti ricci lunghi. <sei tu che sei super abbronzato> dissi tirando giù dalla macchina il mio borsone <Faccio io> mi fermò il ragazzo prendendolo per me <Cavolo Sum quanto pesa> si lamentò incamminandosi verso casa. Da dentro Susannah ci guardava dalla finestra sorridendo e disse a mia madre <Non li trovi carini?> lei le si avvicinò e ci scrutò con dolcezza dalla finestra <Summer ci tiene molto a lui> <E lui a lei Laurel, parla di Summer di continuo, e sai benissimo che tipo è Conrad> la loro conversazione fu interrotta da noi due che facemmo capolino in casa ridendo come matti, <Susannah!> esclamai contenta correndole incontro per abbracciarla forte <Era ora che arrivaste!> rise lei ricambiando sia l'entusiasmo che l'abbraccio. Susannah era come una seconda mamma, non si scodava mai di avere anche me in casa e non mi faceva sentire mai l'ultima arrivata. Era lei a dirmi le cose quando i ragazzi se ne dimenticavano ed era lei che mi stava vicina quando ero giù di morale o quando mi chiudevo in me stessa. <Gli altri si sono già buttati in piscina> ci informò mia madre <Oh grazie Laurel> rispose Conrad avvicinandosi per salutarla, a quanto pare non aveva avuto occhi per nessuno prima di me quel giorno. <Correte a prepararvi così vi salutate per bene> sorrise Susannah con la sua tipica dolcezza. Io e Conrad raggiungemmo il piano superiore lui lasciò il borsone in camera mia e mi lasciò da sola per poter indossare il costume. Ne tirai uno fuori a caso dal cassetto ma mi andava piccolo, li avevo lasciati tutti lì l'anno prima, ma notai che non me stava quasi più nessuno. Presi l'unico che ancora mi calzava bene e lo allacciai al meglio, era lilla con le cuciture rosa chiaro, me lo aveva regalato Jeremiah per il compleanno giusto l'anno precedente. Uscii dalla stanza ed aspettai Conrad, che mi raggiunse pochi attimi dopo portandomi un telo. Io e Conrad raggiungemmo gli altri in piscina e appena Jeremiah mi vide urlò <Sum!> mi voltai sorridente e lo salutai con un gesto della mano <Ciao Jere!> sorrisi e finii di sistemare il mio telo una sdraio accanto a quella di Steven. Mentre ero seduta a bordo piscina con i piedi in acqua Jeremiah mi chiese <Come sta Mike?> aveva conosciuto Mike pochi mesi prima, quando era venuto a far visita a mia mamma per il suo compleanno e da subito gli era stato simpatico. Non risposi subito, rimasi con la bocca mezza aperta come per dire qualcosa ma non dissi nulla, abbassai lo sguardo verso l'acqua cristallina della piscina e fu allora che il ragazzo mi chiese <C'è qualcosa che non va?> io scossi il capo ma comunque non riuscii a dire le cose come effettivamente stavano, fu Steven a rispondere per me una volta che mi fu accanto <Si sono lasciati> mi poggiò una mano fredda e bagnata sulla coscia ed io lo guardai, mi sorrise prima di lasciare spazio a Jeremiah che mi venne vicino e sussurrò <Mi dispiace tanto Sum, ma non disperarti ora sei qui, a Cousins, pensa solo a divertirti> io annuii e subito dopo fui tirata in acqua dal biondo. Guardai Jeremiah che era finito sott'acqua con me e anche nel suo caso notai quanto fosse cambiato. Aveva sempre i suoi riccioli biondi e lunghi e i suoi occhi azzurri splendevano sul suo viso dai lineamenti dolci, che anche nei suo caso erano andari a conferirgli un'aspetto nettamente più adulto. Riemersi pochi istanti dopo ridendo <Jeremiah Fisher!> lo ripresi con la risata ancora tra le labbra <Presente> rispose lui scherzoso lasciando andare la presa sui miei fianchi. Non uscii dalla piscina, rimasi a giocare scherzare con loro fin quando non proposero un mini torneo di pallanuoto. <Dai Conrad vieni anche tu> lo richiamò Belly vedendolo ancora seduto a prendere il sole e a guardarci ridere <Ha ragione Belly, vieni a giocare> lo incitò suo fratello, io lo guardai per poi dire <Si, Steven ha bisogno di un compagno di squadra> sorrisi facendomi da parte, odiavo la pallanuoto e soprattutto odiavo fare squadra con Steven che era super competitivo. <Ci sei tu> rispose lui rimanendo seduto <Io non sono per nulla brava in questo gioco, pensa se mi tocca anche stare in squadra con Steven> risi e mio fratello mi guardò male <Che c'è Steven, sei tu che sei iper competitivo> ridacchiai guardandolo e lui mi schizzò un sacco di acqua addosso. <Dai Conrad, sarà divertente!> lo pregò suo fratello e lui cedette. Entrò in piscina e posizionarono la rete, si giocarono la palla e il campo a sorte mentre io prendevo posto sul bordo piscina per arbitrare il gioco. La partita ebbe inizio e la squadra in vantaggio era quella di Jeremiah e Belly, la situazione si ribaltò ben presto siccome Conrad portò a casa ben quattro punti, ma a segnare il punto decisivo fu Steven che garantì la vittoria alla sua squadra. Finita questa partita Conrad mi ritirò in acqua prendendomi sulle sue spalle, lo stesso fece Jeremiah con mia sorella e poi i due urlarono all'unisono <Lotta sulle spalle!> questa volta l'arbitrio toccò a Steven che rideva come un matto. Io e Belly ci prendemmo a spintoni ma non barcollai mai, Conrad non allentava un secondo la presa sulle mie gambe, alla fine Jeremiah era stanco morto e perse l'equilibrio lasciando cadere Belly ancor prima che potessi spingerla. Così vincemmo io e Conrad che mi sollevò dalle sue spalle lasciandomi cadere in acqua. Restammo in piscina ancora per poco dato che ormai si era fatta ora di cena. Decidemmo di uscire ed asciugarci un po' sulle sdraio prima di andare a farci la doccia.

 Era bello trovarsi di nuovo a Cousins dopo un inverno lungo, freddo e soprattutto complicato. Ora i pensieri si erano alleggeriti e la mente era più libera, o almeno così pareva essere per il momento.

||Solo uno per me|| Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora