Festa d'Agosto

297 9 0
                                    

Agosto arrivò presto, tra lezioni e pomeriggi pieni di svago Luglio era completamente volato, più volte ero uscita con Emy, mi trovavo davvero bene con lei, sapeva ascoltare e cosa dire al momento giusto, mi sentivo di aver trovato una buona amica e ne ero felice. Da quando mi ero lasciata con Jeremiah lo vedevo abbastanza nervoso durante il giorno, poi la sera spariva tra feste e festini abusivi per rientrare solo a notte fonda. Mi mancava il mio Jeremiah, quello dolce che passava il tempo con gli amici in giro per le spiagge, lo stesso che sorrideva sempre e aveva la battuta pronta per ogni eventualità. Era il primo di Agosto e come ogni pomeriggio ero con Emy, stavolta però eravamo in centro a girare per negozi. Ero in camerino a provare una gonna di pelle nera a pantaloncino mentre la mia amica era fuori ad aspettarmi quando disse <Stasera c'è una festa a casa di Ryan> iniziò e io la ascoltai intenta a tirare su la zip sul fianco <Mh mh> la spronai a continuare e lei lo fece <Vieni anche tu Sum, ci saranno tutti!> <Che intendi per tutti?> le chiesi titubante guardandomi allo specchio del camerino <Intendo i nostri amici> si limitò a dirmi, sapevo perfettamente che con "tutti" intendeva il nostro gruppo di amici, quello di Conrad e soprattutto Jeremiah, oltre la gente imbucata come ogni festino che si rispetti. Sospirai uscendo dal camerino per mostrarle come mi stava la gonna e lei annuì alzando il pollice all'insù, le sorrisi poi disse ancora <Vieni> la sua non era una domanda, voleva andassi anche io e in effetti anche Marcus e Ryan me lo avevano più volte chiesto in quei giorni, scossi la testa, non sarei andata a una festa piena di casino, e lo sapeva benissimo <Dai Sum ti prego! Ti divertirai> ora mi stava quasi supplicando e io sospirai rumorosamente prima di tornare in camerino <Non lo so Emy> le risposi sapendo perfettamente che lei non aveva la minima intenzione di cedere <Ci sarà anche un djset> cercò di persuadermi con la musica, ma era ovvio che ci sarebbe stata, ogni festa che si rispetti ha un djset. Alla fine comprai la gonna e uscimmo dal negozio per entrare subito dopo in un secondo, fu li che incontrammo proprio Marcus intento a scegliere dei pantaloncini corti. <Marcus!> salutò Emy appena lo vide sventolando una mano per farsi notare <Hey ragazze!> lo raggiungemmo e lui abbracciò prima la mia amica e subito dopo me <Stasera ci sarete vero?> <Sum non vuole saperne> borbottò la ragazza al nostro amico, lui mi guardò con un sorriso che conoscevo fin troppo bene e disse <Andiamo Sum! Vi passo a prendere alle nove e andiamo assieme> propose e fu lì che rassegnata accettai l'invito <D'accordo, avete vinto> alzai le mani al cielo e i due si batterono il cinque entusiasti <Andiamo a cercare qualcosa da farti mettere> esclamò la ragazza dai capelli castani trascinandomi per tutto il negozio dopo aver salutato Marcus che invece si diresse alla cassa con il suo acquisto. Provai decine di abiti di ogni colore e lunghezza, dal rosso al rosa, poi blu, arancione, e ancora verde o nero, ma nessuno parve convincere la mia amica. Alla fine tornò in camerino con un tubino banco, che mi arrivava fin sopra le ginocchia coprendomi le cosce perfettamente, avevo uno scollo a balconcino e al posto delle spalline vi erano dei cordoncini ornati di strass argentati. Lo provai ed era davvero bello, rimasi qualche secondo a guardarmi allo specchio prima di uscire dal camerino, Emy si portò le mani alla bocca e poi disse <Si, è perfetto> sorrisi soddisfatta e andammo a pagare, Emy aveva optato per un semplice tubino nero ricoperto di strass luccicanti. Il pomeriggio verso le sette Emy venne alla casa al mare per prepararci per la festa, lei si stava truccando in camera mia mentre io ero in doccia. Quando entrai in camera lei era praticamente pronta, il trucco era perfetto così come il vestito e i capelli, le mancavano solamente le scarpe <Sum non metterò mai di dirti che vestita così sei pazzesca> si complimentò la mia amica, era bello vedere come in poco tempo il nostro legame d'amicizia si fosse rafforzato, dopo il falò avevamo iniziato a sentirci ogni tanto, poi però dopo la mia rottura con Jeremiah avevamo iniziato a passare moltissimo tempo assieme lontane da casa, a divertirci per Cousins. <Tu sei perfetta> le feci presente guardandola mentre si sistemava il mascara e mi sorrise, <E tu non sei ancora pronta> disse guardandomi con la testa inclinata di lato mentre rimetteva i trucchi al loro posto, risi vedendola concentrata e poi mi disse <Dai muoviti vieni che ti trucco> mi prese per un braccio facendomi sedere sul letto e posizionandosi davanti a me <Non esagerare mi raccomando> la avvertii, Emy era bravissima nel truccarsi, io invece ero una frana, sapevo mettermi giusto il mascara. Lei mi sorrise ed iniziò sistemandomi i capelli con una fascetta poi mi mise blush, mascara, eye-liner e gloss che ci saremmo sicuramente dovute rimettere dopo cena. Poi passò ai capelli che erano ancora bagnati dopo la doccia, mi fece dei boccoli morbidi che fissò con della lacca. Subito dopo cena ci dirigemmo alla festa assieme a Marcus che mantenne la sua promessa e ci passò a prendere alle nove precise, arrivate lì ci incontrammo con Maria, Jess e Ryan, il solito gruppo, solo che mancava Jeremiah. Mi chiesi più volte che fine avesse fatto, poi però mi rassegnai perché anche volendo non lo avrei trovato in mezzo a tutta quella gente. Sul tardi Jess propose di giocare ad obbligo e verità e in molti accettammo, fu lì che lo vidi, era ubriaco ma continuava comunque a tenere tra le mani l'ennesimo bicchiere d'alcol. Era bello anche così, e mi mancava da morire, lui non aveva idea di quanto male mi facesse vederlo ridotto così. I miei pensieri furono interrotti da un ragazzo alto dai capelli scuri e gli occhi marrone chiaro che girò la bottiglia facendola finire proprio sul biondo che tanto mi dannava la mente <Jeremiah obbligò o verità?> gli chiese <Obbligo ovviamente James> rispose lui con noncuranza scrollando le spalle <Bene, bacia la ragazza più carina che sta giocando> lui mi guardò poi si alzò dal posto dove si trovava e si avvicinò a Jess, la baciò, un bacio veloce quasi inesistente, ma comunque un bacio. <Cazzo> esclamò Ryan guardandomi ma gli sorrisi, nonostante volessi alzarmi e correre via mi sforzai di sorridergli. Quando Jeremiah tornò a sedersi mi dedicò una lunga occhiata, era triste o almeno così sembrava. Toccò a Jere girare la bottiglia che si fermò su Ryan che ancora mi guardava come per assicurarsi che stessi bene <Ryan! Obbligo o verità?> urlava, era troppo ubriaco per capirci qualcosa e questa cosa mi faceva incazzare, perché giocare se non ci si ricorda nemmeno il proprio nome? <Obbligo> rispose <Bacia Summer o bevi> il ragazzo mi sorrise poi raccolse un bicchiere da terra e lo buttò giù in un sorso, lo guarda ringraziandolo mentalmente poi rivolsi un'occhiata a Jeremiah che sorrideva compiaciuto. Il gioco andò avanti fin quando non toccò nuovamente a Jere che stavolta scelse verità <Ti sei interessato a qualcuna dopo la rottura? O sei stato con qualcuna?> il biondo scosse il capo freneticamente, poi puntò i suoi occhi su di me e disse <C'è solo lei dentro la mia fottuta testa, come potrei? Bevo per scordarmi dei suoi baci, del suo profumo, della sua pelle a contatto con la mia, voglio dimenticarla perché mi fa troppo male pensare che non sia più mia> sospirò con gli occhi lucidi, era l'alcol a parlare probabilmente, ma dicono che da ubriachi si dica sempre la verità e volevo credere fosse realmente così. Detto ciò si alzò e andò via dal salotto, non potevo stare lì a guardarlo andare via senza fare nulla, non dopo quello che aveva confessato e non in quello stato. Mi alzai e lo seguii <Jere!> lo chiamai più volte ma si fermò solamente quando raggiunse il cortile <Jeremiah per favore aspetta!> continuavo ad urlare sperando si voltasse e così fece <Jere> lo raggiunsi con il fiato corto e mi gettai tra le sue braccia stringendolo forte <Se sto sognando non svegliatemi più> lo sentii sussurrare e sorrisi con le lacrime <Non stai sognando, sono qui> sospirai alzando gli occhi per guardare i suoi <Sei qui per lasciarmi di nuovo?> chiese e quelle parole mi spezzarono il cuore, avevamo chiuso solo poco più di due settimane prima e già tutto sembrava volersi sistemare, mi mancava e io a lui, lo avevamo ammesso e accettato, e allora perché sembrava così difficile? Non sapevo cosa rispondergli, le parole parvero non voler uscire, o almeno non quelle che avrei voluto dirgli < Ne riparleremo quando sarai lucido> <Ma io lo sono!> esclamò scostandosi da me tutto d'un tratto <Non lo sei> lo ripresi incrociando le braccia al petto, lui mi puntò un dito e disse <perché tu e Ryan vi guardavate in quel modo?> aveva cambiato improvvisamente umore <Io e Ryan siamo solo amici> gli risposi calma ma a lui non pare andare bene come risposta <Si certo> <Jere non fare quello incazzato perché ti ricordo che hai baciato Jess> gli feci presente e lui fu scosso da quelle parole <Si l'ho baciata per non baciare te!> gridò e il suo dito toccò il mio petto <Perché?> sussurrai e vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime <Perché se ti avessi baciata mi saresti mancata più di quanto già non fai, sono dipendente da te, dalle tue labbra, sei il mio punto debole Sum!> mi si era avvicinato, troppo per farmi riuscire a mantenere il controllo, non sapevo resistergli come lui non sapeva resistere a me. Gettai le mie mani al suo collo e lo baciai, sapeva di alcol in maniera spropositata ma non mi interessava, mi era mancato troppo. Ci baciammo con foga, passione e mancanza, sentii il viso bagnarsi, ma non ero io a piangere, era lui, sorrisi sulle sue labbra mentre lui mi stringeva a se, ci amavamo troppo per stare distanti a lungo. Temevo tantissimo che la mattina successiva potesse non ricordare nulla, ma se così fosse stato avrei avremmo risolto tutto di nuovo. Avrei fatto di tutto per rimediare ai miei errori, avrei fatto il possibile per tenerlo vicino a me sempre il più a lungo possibile. Lo amavo e non potevo smettere di farlo.  

*DA REVISIONARE*

||Solo uno per me|| Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora