L'amore può rovinare la vita

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E' passata ormai una settimana dalla festa del quattro Luglio e tutto pare essere tornato alla normalità. Due giorni prima io e Belly eravamo uscite con Susannah per acquistare l'abito per il ballo, mia sorella ne scelse uno bellissimo, largo pieno di tulle e le spalline sottili interamente ricamate, il classico abito bianco da sposa. Io invece optai per qualcosa di più delicato ma comunque d'effetto, un abito bianco con semplici ricami sul corpetto ed uno scollo a cuore, non aveva le spalline ma in vita presentava una sorta di collanina di strass. Avrei sicuramente preferito qualcosa di meno ampio dell'abito che abbiamo acquistato, ma Susannah mi aveva proibito di puntare a un semplicissimo tubino bianco "per quanto ti stia bene vorrei che tu scegliessi qualcosa di più ampio" lo aveva detto con un sorriso irresistibile al quale non riuscii ad oppormi.

Mi trovavo in piscina da sola, quella mattina avevamo avuto lezione ed ero davvero sfinita, la noia non fa volare il tempo, e quelle lezioni di noia ne erano cariche. Jeremiah mi aveva più volte chiesto perché lo stessi facendo se non mi piaceva, ma ogni singola volta gli rispondevo che lo facevo per Susannah, per vederla felice assieme alla mamma. Lui mi ha più e più volte ripetuto che sua madre mi avrebbe comunque vista in abito bianco, magari tra un po' di anni ma lo avrebbe fatto, al nostro matrimonio che lui aveva immaginato in spiaggia in una sera di primavera. Amavo il suo modo di guardare al futuro, ma sentivo comunque il bisogno di accontentare quella richiesta di Susannah, credevo di potermene pentire in futuro. La piscina sembrava immensa quando non c'era nessuno, mi piaceva quella calma e quel silenzio che colmavano l'aria, gli altri erano tutti fuori, tranne Susannah. Sorprendentemente anche mia madre era uscita per un incontro tra scrittori e io ne ero entusiasta. Passai gran parte del pomeriggio in piscina, poi mi infilai in doccia e feci correre l'acqua bollente, non sapevo il perché ma ultimamente quella temperatura mi rilassava parecchio. Dopo essermi vestita scesi in cucina e vidi Susannah ai fornelli <Ti posso aiutare?> le chiesi apparendo oltre la porta, lei si voltò e mi sorrise <Certo che puoi> mi passò un coltello e insieme preparammo la cena. <Sai per caso a che ora tornano gli altri?> le chiesi mentre affettavo una zucchina <Steven, Belly e Jere dovrebbero arrivare a momenti, Conrad si ferma a cena da Nicole invece tua madre rientrerà direttamente domani mattina presto> mi rispose con calma e mostrandomi quel suo immancabile sorriso, annuii ricambiando il sorriso in segno di gratitudine, poi fu lei a porgere una domanda a me <Come va con Jeremiah?> <Tutto molto bene> sorrisi pronta ad aggiungere subito dopo <Lui è fantastico> Susannah mise due uova in padella per poi carezzarmi i capelli ancora umidi e dire <Voi lo siete>. La cena fu strana, Belly era particolarmente silenziosa e non avere ne Conrad ne la mamma a tavola creava un'enorme vuoto lungo l'immensa tavolata. Jeremiah e Steven però erano tranquilli e portavano allegria raccontandoci la loro giornata, erano stati al lago a pescare e si erano divertiti come matti <Ad un certo punto abbiamo preso un pesce talmente grosso che Jere è caduto in acqua non riuscendo a tirarlo su> scoppiò Steven ridendo come un matto e facendo ridere anche me e Susannah <Era veramente enorme!> acconsentì il ragazzo seduto accanto a me <E tu Belly che ci racconti?> mia sorella buttò giù il boccone che aveva in bocca e rispose <In realtà niente di che, ero con Cam ma-> non finì la frase che i suoi occhi si inumidirono e abbassò il capo verso il piato ancora mezzo pieno <Belly> la chiamò Steven e Susannah, che era seduta accanto a lei, le posò una mano sulla schiena <L'ho lasciato> restammo tutti esterrefatti, lui e Belly stavano assieme da poco più di un mese, e soprattutto da come ne parlava mia sorella Cam era il ragazzo perfetto. <Ma ti manca> le suggerì Susannah e lei annuì tristemente <E allora perché l'hai lasciato?> chiese Steven con poco tatto <Non sentivo che le cose tra noi funzionassero> ammise lei. La conversazione si chiuse lì, a nessuno andava di parlarne e men che meno a Belly. Conrad tornò poco dopo le dieci e si chiuse in camera dopo essersi lavato, Steven era uscito con Shayla, Belly e Jeremiah erano scesi in piscina. Io ero nella mia stanza seduta sul davanzale della finestra a leggere, la mia finestra si affacciava sulla zona della piscina, ma non ero lì per quello, là arrivava la brezza estiva e si sentiva il profumo della bellissima bouganville rosa che si era attorcigliata alla rete proprio accanto alla mia finestra. Stavo leggendo un libro quando vidi Belly avvicinarsi a Jeremiah, questo bastò a distogliere la mia attenzione dal libro che lanciai poco delicatamente sul pavimento, guardai la scena con attenzione, si stavano parlando.

||Solo uno per me|| Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora