Falò

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Conrad 

Arrivammo in spiaggia e subito vidi Jeremiah con una birra in mano a ridere con Katy, Belly invece se ne stava seduta su un telo assieme a Cam Cameron, un ragazzo che anni prima aveva frequentato con lei un corso di teatro, mentre Steven era seduto con una ragazza accanto al fuoco. Ero davvero sicuro che quella serata sarebbe andata per il meglio, ci saremmo divertiti e Summer avrebbe conosciuto gente nuova di Cousins. <Io vado a farmi un giretto, vedo chi c'è in giro> mi disse la ragazza che fino a poco prima se ne era stata in silenzio dietro di me a scrutare con occhi attenti tutto ciò che ci circondava. Summer era sempre stata così, sin da bambina odiava starsene troppo in mezzo alla gente, ma amava la serenità di una passeggiata al mare al chiaro di luna o una corsa nel boschetto dietro casa. Rimasi leggermente colpito da quella affermazione, ma subito le sorrisi ed annuii <Mi trovi in giro Sum> lei annuì e si allontanò andando a salutare la sorella e Cam. 

Summer 

Mi allontanai da Conrad e passai a salutare Belly che era seduta a chiacchierare con Cam Cameron, un amico di vecchia data che ormai non vedevo da davvero parecchi anni. <Sum che ci fai qui?> sorrise mia sorella stupita nel vedermi <Sono venuta con Conrad> le risposi posando poi la mia attenzione sul ragazzo seduto alla sua destra <Cam Cameron da quanto tempo> sorrisi porgendogli la mano in segno di saluto <Summer, ti ricordi di me?> io risi annuendo subito dopo <Come posso dimenticarmi di te, il più simpatico del corso di teatro> lui si grattò la testa e sempre con un timido sorriso sul viso mi disse <Non credevo ti avrei rivista> <Già, nemmeno io> dissi poi abbassando lo sguardo verso la sabbia umida <Va beh io vi lascio, ci si vede Cam Cameron> mi salutò con la mano e feci un'occhiolino a mia sorella che mi rispose con una linguaccia. Quando mi allontanai decisi che fosse giunto il momento di conoscere persone nuove, allora colsi la palla al balzo e andai da Jeremiah che si trovava con un mucchio di altra gente. Odiavo stare con centinaia di occhi nuovi pronti a fissarti e giudicarti, ma odiavo ancor di più stare sola ad un falò senza conoscere nessuno. Presi un bel respiro e mi avvicinai a  Jeremiah che vedendomi arrivare sorrise sorpreso <Sum! Sei venuta alla fine> mi abbracciò ridendo e io mi dovetti tenere la gonna del vestitino per non farla alzare, risi <Si Jere, ti spiace se mi unisco?> lui scosse la testa e disse<Ci fa super piacere> rise e iniziò a presentarmi ai suoi amici. Ero contenta di passare la serata con Jeremiah, lui si divertiva sempre come un matto anche nei posti più semplici, la cosa importante è che si trovasse in compagnia. <Ragazzi lei è Summer, una mia amica> mi fece roteare su me stessa ed io sorrisi leggermente imbarazzata <Piacere> dissi una volta accolta nella sua cerchia di amici <Allora Sum loro sono Marcus, Ryan e Carlo, mentre le ragazze sono Emy, Jess e Maria> mi informò indicandoli uno per uno ed io sorrisi a tutti <Hai dei bellissimi capelli> mi disse ad un tratto Emy passandomi leggermente una mano attorno ad un ricciolo nero che grazie alla luce del fuoco brillava in tutti i suoi riflessi rossi. <Grazie> sussurrai arrossendo sulle guance bianche. Eravamo seduti su dei piccoli tronchi sulla sabbia posizionati attorno ad uno dei tanti piccoli falò accesi in tutta la spiaggia, la musica alta che risuonava sulla costa, che però non rovinava il magico suono delle onde che si infrangevano sugli scogli li vicino o sulla sabbia a riva. Marcus mi allungò un bicchiere sorridendo <Bevi?> non ero amante dei drink e men che meno dell'alcol, ma quella sera stavo uscendo completamente dalla mia zona confort quindi decisi di accettare la proposta di quel ragazzo dall'aspetto alquanto particolare. Marcus aveva capelli scuri come i miei e guance rosse che risaltavano sulla sua pelle estremamente abbronzata, aveva occhi color nocciola ed era alto e magro. <Si grazie> allungai la mano e afferrai il bicchiere del ragazzo seduto poco più a sinistra di Emy. Jeremiah mi guardò attentamente poi piegò il viso nella mia direzione e sussurrò <Da quanto bevi Sum> alzai le spalle e feci un sorso. Birra, non male. Era dolce e allo stesso tempo amara, ma i contrasti che si creavano bevendola non mi dispiacevano affatto. <Da ora suppongo> risposi passandogli il bicchiere <Allora Summer, da quanto conosci i Fisher?> mi domandò una ragazza dalla pelle scura e dai capelli lunghi e raccolti in due trecce piene di fili rossi e blu. Jess. <Beh in realtà da quando sono piccola> le risposi e Jeremiah aggiunse <Mia madre e quella di Summer erano compagne di scuola, e si conoscono da una vita, così anche noi>. Passammo diverso tempo a chiacchierare accanto al caldo fuoco, quando Ryan, un ragazzo biondo dai classici lineamenti di un ragazzo nato e cresciuto a Cousins, propose di fare due passaggi a pallavolo. Accettarono tutti, ma io non dissi nulla, fu in quel momento che Emy mi guardò e chiese <Tu giochi?> scossi il capo ma a lei la mia risposta non parve piacere, infatti mi prese per mano facendomi alzare e mi condusse al campo da beach volley. <Allora le squadre le formeranno Jeremiah e Ryan> disse con tranquillità Jess ed i due annuirono, poi si giocarono palla e campo tramite il lancio della monetina e nel medesimo modo decisero chi avrebbe iniziato a formare la propria squadra. Iniziò Ryan che tra l'altro aveva vinto anche il campo e prese  come suo primo giocatore Carlo e poi Jess, Jeremiah invece scelse me e subito dopo Emy. Infine Ryan prese in squadra Maria mentre Marcus entrò nella nostra. <Facciamo il match da dodici?> propose Maria e tutti si trovarono d'accordo. Il primo match lo vinse la squadra di Ryan ed il secondo la nostra, infine al terzo ci trovammo in parità per gran parte della partita finché Jess non perse l'equilibrio cadendo e lasciandoci un punto di vantaggio. Giunse il momento della mia battuta, quello che forse odiavo di più di tutto il gioco, Jere mi guardò con un sorriso a trentadue denti e mimò un "dai che vinciamo" gli sorrisi di ricambio e lanciai la palla in aria per colpirla subito dopo. La palla cadde oltre la rete prendendo alla sprovvista gli altri, io la guardai fare il punto decisivo e sorrisi. Avevamo vinto. Jeremiah mi corse incontro e mi abbracciò <Abbiamo vinto Sum!> ridevamo tutti, Marcus mi batté il cinque ed Emy disse <Meno male che non volevi giocare> sorrise e mi abbracciò. Finita la partita decisi di andare a prendere qualcosa da bere, così chiesi chi volesse qualcosa ed Emy si propose di accompagnarmi. Andammo a prendere le birre, una per me, una seconda per Jere, poi per Marcus, Maria ed Emy. Avevo tra le mano il mio bicchiere e quello di Jeremiah pieni fino all'orlo, mentre la ragazza dai capelli a caschetto castano chiaro ne teneva tre tra le mani. Mi disse che aveva lavorato come cameriera giusto l'anno prima e che quindi era abituata. Emy era alta ed estremamente magra e i suoi occhi erano di uno splendido azzurro, era davvero dolce e simpatica da quel poco che avevo appreso quella sera. Tornando dagli altri la mia attenzione cadde su Conrad che rideva seduto accanto ad una ragazza. Era davvero bello, e il suo sorriso così caldo e magnetico, ma ben presto il mio di sorriso, quello che era nato nel vederlo così spensierato, svanì. La ragazza che era li accanto a lui si voltò per baciarlo, e lui la strinse a se, la sua mano attorno alla vita stretta di lei, e le sue labbra sulle sue mi spezzarono qualcosa dentro. <Summer tutto bene?> mi richiamò Emy guardando esattamente dove il mio sguardo si era pietrificato, ma non capendone il motivo. <Si, tutto bene. Andiamo> sussurrai abbassando lo sguardo il più lontano possibile da quella scena e tornando dagli altri. Mi sedetti nuovamente vicino a Jeremiah passandogli la birra, ma la mia non la toccai, fu allora che lui mi chiese se stessi bene ed io annuii rimanendo in silenzio. <Scusate> dissi ad un tratto alzandomi ed allontanandomi da loro. Mi avvicinai alla riva, lontana da tutti, mi accovacciai portandomi le gambe al petto e cingendole con le braccia, e mi misi ad ascoltare il dolce suono del mare ripensando a Conrad con quella ragazza, e a quanto mi avesse infastidita vederla così vicina a lui, vedere le sue labbra su quelle che da sempre speravo diventassero le mie. Perché mi dava così fastidio averlo visto con una ragazza? In fondo anche io ero stata con un ragazzo, e non mi è mai parso di vederlo turbato. Ma ora non mi importava di Mike, o di come Conrad avesse reagito alla mia relazione, mi interessava piuttosto capire come fare a vederlo con lei senza sentirmi il cuore dolorante ogni volta. 

||Solo uno per me|| Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora