Problemi di cuore

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Summer 

Quella notte, dopo essermi messa il pigiama, mi misi a letto senza però riuscire a prendere sonno. Avevo da sempre creduto di essere innamorata di Conrad, ma dopo quella sera non ne ero più così convita. Jeremiah aveva dimostrato di tenere a me e di conoscermi tanto quanto suo fratello. Dopo quella chiacchierata in riva al mare e le ore passate con lui e i suoi amici, non sapevo più a chi davvero appartenesse il mio cuore. Forse Jeremiah era solo la confusione del momento, l'aver visto Conrad con un'altra mi aveva ferita e quindi avevo cercato rifugio in lui. E allora perché avevo ancora così tanta voglia di un suo abbraccio? Avrei voluto parlare con Susannah, e lo avrei fatto, ero decisa a farlo l'indomani stesso, ora però avevo bisogno di lui. Mi alzai dal letto nella maniera più silenziosa possibile ed aprii la mia porta, che non chiudevo mai a chiave, poi camminai per il corridoio del piano superiore che era illuminato dal dolce chiaro di luna e raggiunsi senza difficoltà la porta di camera sua. Non era chiusa, era socchiusa, almeno non avrei dovuto bussare. Fu strano entrare in quella stanza di notte, e lo fu ancora di più sentire il mio respiro bloccarsi nel vederlo dormire, era bellissimo, i riccioli biondi gli ricadevano morbidi sul viso illuminato dalla luce della luna, la sua finestra era aperta così come la tapparella che permetteva alla fioca luce di penetrare nella stanza. Non mi mossi, rimasi li in piedi a osservarlo e andai ancora più in confusione. <Sum?> mi chiamò con un sussurro assonnato, io non risposi <Tutto bene?> chiese e lì annuii rimanendo però in silenzio, lui si mise a sedere e si stropicciò gli occhi poi mi sorrise <Non riesco a dormire> ammisi ma subito aggiunsi <Non so perché sia venuta qui, non volevo svegliarti> ma Jeremiah scosse la testa <Nemmeno io riuscivo a dormire> non era vero, dormiva tranquillo ed era bellissimo, lo avevo visto, ma sorrisi e feci un passo verso di lui <Beh stai qui?> mi chiese allungando una mano, mi feci avanti e presi la sua mano nella mia, lui mi tirò a se <Si, stai qui> si rispose da solo alla sua domanda per poi sdraiarsi di nuovo sul letto facendomi spazio. Mi voltai per guardarlo negli occhi e sussurrò <L'ultima volta che abbiamo dormito assieme avevi sette anni> io sorrisi e ricordai quel giorno, avevo la febbre alta e Jeremiah non voleva che rimanessi sola quella notte, all'inizio Conrad non voleva che dormisse con me, poi però Jere gli fece cambiare idea. Ricordo di come quella notte mi avesse tenuta stretta sotto le coperte nonostante lui stesse morendo di caldo, lo aveva fatto per me, e io mi ero stupidamente dimenticata di quel gesto. Non dicemmo più nulla, io poggiai la mia testa accanto al suo collo e lui me la baciò per poi accarezzarmi il braccio <Buonanotte Sum> io sospirai cercando la sua mano che posai sotto la mia <Notte Jere>. Ci addormentammo così con una sua mano sotto la mia ed il suo braccio che mi passava sotto la testa, il suo odore tutto intorno e un'incredibile senso di tranquillità. La mattina dopo verso le dieci Steven entrò in camera di Jeremiah per chiamarlo e andare a fare surf <Amico sveglia ci sono delle onde pazzesche!> appena aprì la porta però trovò anche me lì e rimase sorpreso <Jere?> lo richiamò confuso e lui si svegliò mettendosi a sedere con cautela per non far svegliare anche me. Steven lo guardò confuso e l'amico gli rispose <Buongiorno> era imbarazzato ma allo stesso tempo non riusciva a nascondere un sorrisino, mio fratello fece finta di nulla poi disse <Ci vieni o no a fare surf?> Jeremiah rise <Dieci minuti e sono giù> <Non vi separerò per molto> lo prese in giro Steven uscendo e Jeremiah no ebbe il tempo di ribattere. Quando però si alzò dal letto per raggiungere l'armadio mi svegliai e mettendomi seduta dissi <Giorno> lui si voltò con il suo classico sorriso e si scusò <Non volevo svegliarti Sum> mi stiracchiai e scesi dal letto <Non lo hai fatto> poi lo raggiunsi e conclusi <Grazie per stanotte> feci per uscire dalla stanza, mentre mi avvicinavo alla porta raccolsi i capelli in una coda disordinata e presi dal comodino il piccolo bracciale che avevo acquistato con Elly mesi prima. <Andiamo in spiaggi, vieni?> mi chiese Jere prima che potessi lasciare la stanza <Vi raggiungo tra un po'> avrei prima parlato con Susannah, ne avevo troppo bisogno, lei sapeva sempre cosa dire e come dirlo. Il ragazzo annuì ed io lo lasciai preparare. 

Poco più tardi mi trovavo seduta sul divanetto in veranda con Susannah accanto che sorseggiava un frappè alle fragole con una cannuccia alla liquerizia, glielo aveva insegnato Belly, lei amava quelle cannucce solo per poterle mangiare man mano che beveva il frappè. <Sum che succede?> mi chiese facendo scivolare gli occhiali da sole sulla testa, non mi aspettavo me lo chiedesse lei, ma sapevo perfettamente che Susannah mi conosceva fin troppo bene. Non trovai le parole per risponderle così lei mi rivelò <Steven mi ha detto che hai dormito con Jeremiah> mi sorrise, ed io arrossii brutalmente sulle guance che sentivo calde <Si beh...> non riuscii a completare la frase così respirai a fondo e le dissi <Volevo parlarti di una cosa> Susannah mi si avvicinò e mi carezzò i capelli con dolcezza <Dimmi> sussurrò e la sua vicinanza mi permise di respirare il suo profumo di pulito, fiori e miele, amavo il suo odore perché non era quello di un classico profumo, era l'unica ad averlo. <Non ci capisco più nulla> ammisi girandomi a guardarla negli occhi <Ho sempre creduto di essere innamorata di Conrad, ma ora, ora che ho passato del tempo con Jere, ora che lui mi ha dimostrato che sono sempre stata importante, non so più cosa provo> Susannah sorrise e mise giù il bicchiere del frappè, poi si sistemò la gonna e disse <Sum io non posso sapere cosa provi, però una cosa la so> fece una breve pausa poi continuò <So per certo che i miei figli sono destinati rispettivamente a te e Belly. Non so cosa accadrà ma so che loro vi porteranno sull'altare Sum, per quanto sarà difficile tu e Belly avrete per sempre Jeremiah e Conrad accanto, in un modo o nell'altro> smise di parlare, attese però pochi istanti prima di concludere <Sono convita che Belly sia destinata a Conrad, da sempre l'ho notato, ma tu, tu Summer sei destinata ad un principe con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Sei legata a Jeremiah sin da quando sei nata, ma lo stai capendo solo ora perché stai iniziando a renderti conto di quanto tu sia speciale per lui> abbracciai Susannah e in un sussurro le dissi <Grazie, davvero di tutto> la sentii scuotere il capo dal movimento dei suoi morbidi capelli biondi e lunghi e mi rispose <Non farti spaventare da ciò che la vita vi riserva, potrete affrontare mille difficoltà, ma io sono convinta che tu e lui sarete un per sempre> lei credeva che io e Jeremiah saremmo stati insieme per la vita, e credevo che quelle parole potessero divenire reali, nonostante non conoscessi ciò che il futuro mi riservasse, o meglio ci riservasse. Ero davvero convita che parlare con Susannah potesse essermi utile, invece mi aveva reso chiaro come fosse normale avere in cuore chiuso tra complicazioni e problemi, e la cosa per quanto fosse vista normale, non mi piaceva per nulla. Ringrazia Susannah e decisi di raggiungere gli altri in spiaggia, presi di corsa il telo mare e mi incamminai. Una volta li mi sedetti accanto a mia sorella che guardava gli altri fare surf, e colsi l'occasione per farle una domanda <Ti è mai capitato di non sapere chi amare?> lei non si voltò a guardarmi, i suoi occhi erano fissi sulle onde e più precisamente su Conrad che si muoveva sulla sua tavola pronto a cavalcare la nuova cresta. <No, non credo> mi disse per poi poggiare la sua testa sulla mia spalla, io sospirai <Hai dormito con Jere?> sussurrò poi con un sorriso stretto sulle labbra, alzai la testa al cielo però poi annuii, e involontariamente sorrisi. <Ti piace?> <Non ti so rispondere> ammisi portandomi i palmi sulla fronte e pigiandoli tanto forte da farli divenire bianchi, Belly mi prese una mano spostandola dal mio viso, poi disse <Guardalo> lo guardai mentre nuotava sdraiato con la pancia sulla tavola pronto ad alzarsi, i capelli bagnati ed un sorriso talmente luminoso che faceva invidia al Sole. <Cosa provi?> mi chiese lei e solo allora mi resi conto di come lo stomaco mi fosse finito sottosopra e il respiro mi si fosse bloccato in gola. Sorrisi. <Non so descriverlo> Belly rise <Ora dimmi, se tu guardassi l'altro ragazzo credi che proveresti lo stesso?> guardai Conrad e mi venne una voglia matta di abbracciarlo e di sentire il suo profumo, volevo che mi dedicasse attenzioni e che mi proteggesse come aveva sempre fatto <No> sussurrai sincera a mia sorella distogliendo lo sguardo dal punto in cui Conrad era sparito tra le onde <Non proverei lo stesso> lei mi abbracciò e mi disse con voce bassa <Allora sai perfettamente di chi sei innamorata, datti tempo per farlo capire anche a lui> mi poggiò una mano sulla testa e sorrise <Il cuore già lo sa> concluse. L'abbracciai, poi assieme aspettammo che i ragazzi tornassero a riva per andare a pranzo. 

||Solo uno per me|| Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora