Capitolo 4 - "mi sono sposata"

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mi sveglio nella penombra della stanza

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mi sveglio nella penombra della stanza.

dei piccoli fasci di luce entrano dalle fessure della serranda tirata giù malamente da me ieri sera.

o meglio dire questa mattina.

mi strofino gli occhi cercando di mettere a posto i pensieri.

guardo la fede al dito e spalanco appena gli occhi.

poi mi ricordo di ieri.

mi sono sposata.

o cristo mi sono sposata.

che schifo ho sposato un Leclerc.

prendo il mio telefono e mi ritrovo 4 chiamate perse da Oriana e un paio da mia madre.

mio fratello non si nemmeno degnato di chiamarmi?

che novità.

decido che le richiamerò dopo e che adesso devo scendere a fare colazione, o meglio dire, pranzo, dato che sono le due.

mi alzo dal letto e dopo aver fatto una coda alta e essermi lavata la faccia scendo di sotto.

<<ah>> esclamo impaurita quando mi ritrovo mio fratello, mia sorella, i fratelli di leclerc e Charles nella cucina a parlare.

che razza di incubo è questo?

<<Claire!>> esclama Soleil appena mi vede saltandomi in braccio.

<<buongiorno cherié>> le dico lasciandole un bacino sulla testa.

<<posso sapere cosa succede?>> domando guardando Charles.

<<affari, niente che riguardi una donna, quindi fai quello che devi fare>> mi liquida mio fratello semplicemente, rivolgendomi uno sguardo infastidito.

<<mostro cattivo>> dice la mia sorellina ed io sono costretta a tapparle la bocca prima che possa dire altro.

mio fratello mi guarda malissimo stringendo i denti.

sa bene che è colpa mia se l'ha chiamato così.

esco velocemente dalla stanza e porto Soleil fuori.

<<mon amour abbiamo già parlato di questo>>
le accarezzo i capelli e lei abbassa appena la testa.

<<pensi che adesso farà del male a me?>> mi chiede con gli occhioni pieni di lacrime.

<<no certo che no, ci parlo io quando ha finito, tu però appena torni a casa corri subito dalla mamma, d'accordo?>> le porgo il mignolino facendoglielo promettere.

annuisce energicamente e mi stringe il mignolino con forza prima di risaltarmi in braccio.

la porto nella mia camera e esattamente come fa una bambina inizia a saltare sul mio letto che ho malamente rifatto prima di scendere.

Call It What You Want - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora