oggi mi sposo.
e come da tradizione la sveglia di una sposa è puntata la mattina presto, la mia per la precisione alle 5 del mattino.
alle 04:00, però, io e Oriana Sabatini, nonché mia migliore amica, e che mi farà anche da testimone di nozze, siamo sveglie aspettando che Charles Leclerc si presenti a casa mia.
si, è vero, lo sposo non dovrebbe vedere la sposa prima delle nozze, ma andiamo, alla fine non ci stavamo sposando per amore, come poteva portare sfortuna al matrimonio?
lo avevo contattato tramite instagram circa una settimana fa per avere almeno un incontro prima di tutto questo circo, e lo stronzo si era degnato di rispondermi solo l'altro ieri con una scusa alquanto imbarazzante.
"sono un personaggio famoso, ricevo milioni di messaggi al giorno, il tuo non l'ho visto" mi aveva risposto quando gli chiesi perché ci aveva messo così tanto tempo a rispondere.
che stronzo saccente.
per fortuna, alla fine, eravamo riusciti ad accordarci ed alla fine si sarebbe dovuto presentare a casa mia sta notte, dato che prima il ragazzo aveva avuto da fare cose più 'importanti'.
come se il fatto che ci stiamo per sposare non sia importante.
dio ma perché a me?
sto aspettando che bussi alla porta della mia camera da letto ed invece sento un ticchettio dalla finestra.
Oriana va ad aprire e davanti a me si materializza il mio futuro marito: Charles Leclerc.
<<come diavolo sei entrato Leclerc>> gli chiedo quando finalmente posa gli occhi su di me.
è molto più carino rispetto a come lo ricordavo, ma rimane comunque un coglione.
<<c'erano dei giornalisti fuori e tuo fratello mi ha detto di passare dalla scala che usi per sgattaiolare fuori casa>> mi risponde nel mentre che dalla finestra entra anche un altro ragazzo che ha un viso conosciuto.
<<lui è Pierre Gasly, mio migliore amico e testimone, lui sa già tutto quindi puoi parlare liberamente>> mi spiega il monegasco
noto che sta fissando Oriana, come a chiedersi chi sia lei e cosa ci faccia qui, ma quando sto per rispondere entra Paulo con tre tazze di caffè.
Leclerc sposta gli occhi su di me e decido di rispondere a tutti i suoi dubbi.
<<lei è Oriana Sabatini e lui è il suo ragazzo Paulo Dybala, penso tu lo conosca Leclerc se il tuo mondo non è limitato solo alla carretta che guidi; e sono i miei migliori amici>> mi alzo in piedi e noto quanto sia molto più alto rispetto a me, almeno di un quindici centimetri.
<<dio Bonnet invece tu fai altro oltre che aprire quella cazzo di bocca?>> viene più vicino a me e finiamo quasi per prenderci a botte se non fosse per Oriana e Pierre che ci tirano indietro.
<<dio dovete sposarvi tra meno di 12 ore, potete cercare di non uccidervi>> dice il francese dietro il pilota della ferrari.
<<senti Leclerc ti ho chiesto di vederci in primis perché voglio sapere se hai un piano per fermare tutto questo circo e se lo hai lo voglio sapere e farne parte perché giuro che non farò mai la parte della sposa sfigata lasciata sull'altare>> lo fisso dritto negli occhi cercando di incutergli timore, ma non funziona.
<<non ho un piano per scappare cherié, non posso averlo e sai meglio di me che taglierebbero la testa ad entrambi, dobbiamo farlo e non ce niente che si possa fare a riguardo. credimi ho cercato una soluzione>> usa un tono sarcastico per l'ultima frase.
fissa la mia faccia scocciata per alcuni secondi e poi apre di nuovo bocca <<credimi Bonnet non è un piacere nemmeno per me, ma sai meglio di me che non possiamo fare altro>>
dio perché non può smettere di parlare? già non lo sopporto, in più la sua voce mi fa salire i nervi.
sto per rispondergli in malo modo quando Oriana mi mostra il mio telefono con una chiamata in corso.
<<che faccio? gli rispondo?>> mi chiede la mia migliore amica fissando il telefono.
<<ancora lui? no attaccagli e digli che lo richiamo poi>>
<<chi é?>> si intromette Charles.
<<non sono affari tuoi Leclerc, volev->> ma prima che io possa finire la frase mi interrompe.
<<credo di avere il diritto di sapere se hai un fidanzato Bonnet, io non ti sarò infedele, mi aspetto che tu faccia lo stesso>> le sue parole mi lasciano spiazzata.
sbaglio o ha appena detto che non mi sarà infedele?
lo fisso per alcuni secondi ma poi l'irruzione di mia madre nella stanza mi distrae, facendomi voltare di scatto alle sue urla.
<<tesoro è arrivato il vestito, il parrucchiere, la truccatrice, il fotografo, il fioraio e circa un centinaio di giornalisti sono qui fuori, so che non sono le cinque ma è il caso di iniziare a preparaci>> continua a spostare lo sguardo da me a Leclerc mentre continua ad urlare.
mi giro subito verso Leclerc e lo spingo fuori, sul balcone da dove è entrato, che fortunatamente non affaccia sull'esterno della casa ma bensì sull'enorme prato verde della casa.
<<non farti vedere dai giornalisti e non fare alcun tipo di cazzata Leclerc perché giuro che ti scavo la fossa>> gli indico la scala da dove è salito e poi faccio cenno al suo amico di seguirlo.
<<prima baciami>>
<<cosa?>> mi volto verso di lui scioccata.
<<devo baciarti sull'altare Bonnet, non voglio fare la figura del deficiente solo perché tu non sei capace di dare un bacio ad un ragazzo, quindi lasciati dare un bacio e finiamola qui, così ci vediamo direttamente al circo o chiamalo come vuoi>> si avvicina a me e prima di lasciarmi dire qualcosa, qualsiasi cosa, posa le sue labbra sulle mie.
non so nemmeno perché ricambio il bacio, so solo che appena sento il suo sapore in bocca sento le gambe tremare.
appena mi rendo conto di quello che sta succedendo lo spingo via ma a causa della sua grande statura riesco solo a farlo staccare di qualche centimetro.
<<baci davvero da schifo Bonnet>> mi guarda negli occhi un po' destabilizzato prima di scendere dalla scala e farsi seguire da Pierre.
non riuscendo a dire nemmeno una parola mi giro verso Oriana che mi fissa scioccata trattenendo un sorriso.
<<non dire nulla, prepariamoci>> le dico entrando in casa a prendere il mio caffè.
ho bisogno di capire cosa cazzo è appena successo.
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Call It What You Want - Charles Leclerc
Roman d'amour"é solo un ragazzo, il matrimonio oggi non vale più niente" continuavano a ripeterle. eppure loro erano costretti a sposarsi. costretti a sposarsi solo per una tregua tra le loro famiglie che entrambi sapevano sarebbe durata tanto quanto un giro vel...