Capitolo 18 - "Sto Bruciando"

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è li seduto a quel cazzo di bancone e mi guarda da tutta la fottutissima sera

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è li seduto a quel cazzo di bancone e mi guarda da tutta la fottutissima sera.

è come un falco con la sua preda.

sento il suo sguardo addosso a me, ad ogni mio minimo movimento.

sto bruciando.

non so perché ma da quel bacio sotto al podio, tra noi c'è una tensione strana.

mi muovo sulla pista da ballo, forse un po' più audacemente del solito, ma non me ne vergogno, sono completamente libera sta sera.

libera dalle responsabilità, libera dalla mia vita "perfetta" che non lo è affatto e libera dalla mia famiglia.

mi lascio anche andare a qualche bicchiere in più di Alcol perché tanto non devo guidare.

«‹sei una figa vestita così, dovresti mettere queste cose più spesso, anche perché vedi come ti guarda Charles>> mi fa sapere Beth indicandomi l'uomo a qualche passo da noi, a quel maledetto bancone.

«è mio marito, se non mi guardasse così non l'avrei sposato» rispondo e lei mi sorride.

«<hai ragione amor, ma si sa che a volte i mariti dopo il matrimonio ti iniziano a guardare in modo diverso, è naturale>> a dirmi questo è Carola, anche se so che non sta parlando di lei e Checo.

«<invece voi vi guardate come il primo giorno» è Kika a dirmelo con un occhiolino, mentre alzo gli occhi al cielo per quella sua frecciatina.

qualche minuto dopo, sul ritmo delle note di Gasolina, Charles si avvicina a noi.

<<posso rubarvela per un po'>> dice il moro parlando con le ragazze.

<<assolutamente si, non levarle tutte le virtù però>> dice Marika per poi spingermi dolcemente verso Charles.

<<che bevi?>> gli chiedo guardando il suo bicchiere.

<<un analcolico alla frutta, non voglio bere, anche perché devo guidare>> mi risponde.

<<tu?>>

<<un vodka lemon, è il secondo, dopo questo mi fermo perché non voglio tornare ubriaca>> gli rispondo e lui annuisce.

lo osservo sotto le luci colorate della discoteca e devo ammettere che non è per niente brutto, almeno, non sta sera.

<<chi è quel ragazzo seduto nei divanetti rossi?>> mi domanda ad un tratto ed io giro di scatto la testa verso dove mi sta indicando.

Call It What You Want - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora