Capitolo 25 - "New Romantics"

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ci sono relativamente poche situazioni che mi mettono a disagio, per esempio fare una battuta che nessuno capisce, beccare le persone in atteggiamenti intimi, non prendere l'attacco in una canzone, il contatto fisico

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ci sono relativamente poche situazioni che mi mettono a disagio, per esempio fare una battuta che nessuno capisce, beccare le persone in atteggiamenti intimi, non prendere l'attacco in una canzone, il contatto fisico.

ecco quest'ultimo in particolare è forse la cosa che mi mette più in imbarazzo.

la maggior parte delle situazioni che richiedevano il contatto fisico, come l'andate in discoteca, le feste di compleanno e cose del genere le evitavo il più possibile.

fortunatamente per me, invece, non mi era mai capitato di dover rimanere in intimità con un ragazzo.

almeno fino a questo esatto momento.

ho sempre pensato che la prima volta che mi sarei svegliata abbracciata ad un uomo sarebbe stata dopo la mia prima notte di nozze.

alla fine non mi sbagliavo al cento per cento.

Charles tiene un braccio stretto sulla mia vita, l'altra mano invece è appoggiata delicatamente alla mia testa.

vorrei spostarmi ma ho troppa paura di svegliarlo per cui rimango ferma immobile a fissarlo.

prendo un respiro profondo e cerco di valutare la situazione.

nell'aria c'è odore di sonno e di Charles.

se lo volessi potrei anche abituarmici.

so che è giorno, vedo i raggi del sole illuminare le pareti della stanza, ma non so di preciso che ore sono e vorrei saperlo dato che sia lui che io abbiamo del lavoro da fare.

cerco di muovermi di nuovo per alzarmi ma questo gli fa solo aumentare la presa sui miei fianchi, sta volta con entrambe la mani.

dio, rompe anche mentre dorme.

mi rassegno al mio destino e alzo di poco lo sguardo per osservarlo.

la leggera barba era ormai cresciuta dall'ultima volta che se l'era tagliata, ma se devo essere sincera mi piace, gli da un'aria sbarazzina ma adulta.

i lineamenti del suo viso sono completamente rilassati, ed il suo respiro è regolare.

ora più che mai vorrei svegliarlo perché è così bello in questo momento che quasi mi fa incazzare.

<<ragazzi>> una voce lontana arriva dal salotto e sento tutti i miei nervi si attivano improvvisamente.

<<Charles>> lo chiamo.

ora devo svegliarlo per forza.

<<Charles c'è qualcuno che ci chiama dovremmo scendere>> gli ripeto.

strizza gli occhi e poi fa dei versi di disapprovazione.

<<per favore>> gli dico e lui sospira.

Call It What You Want - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora