se sono andata in Canada?
no, non ci sono andata.
potevo, ma ho deciso di non farlo.
potevo perché alla fine l'inaugurazione è avvenuta molto prima di quando era stata programmata a causa di un evento molto importante che si sarebbe tenuto lo stesso giorno dell'apertura a Londra, per cui alla fine mi ero liberata per il week-end.
ma non ci sono andata perché ero venuta a sapere, proprio mentre stavo preparando le valigie, che Charles aveva dato un party a casa nostra, con suoi e miei amici stretti, ed aveva invitato anche Alexia.
ma non mi dava fastidio il fatto che l'avesse invitata, anche perché sono stata io la prima a dirgli di chiamarla e spiegarle la situazione.
la cosa che mi ha fatto prendere il primo volo per Barcellona per andare da Fermin è stata il fatto che Kika mi ha detto che ad un certo punto della festa, sono spariti per due ore buone, e sono saliti al piano di sopra, da soli, per poi ricomparire così come se nulla fosse.
sospettosa di tante cose ho chiesto alla mia amica di andare in camera mia, a vedere se fosse tutto apposto.
ed era meglio se non glielo chiedevo perché, era abbastanza ovvio anche dalla foto che mi ha mandato: qualcuno ci aveva scopato.
non mi serviva essere un genio per capire che erano stati loro, Charles e Alexia, da ubriachi, a scopare nella prima camera del corridoio.
avevo lasciato perdere e dopo aver preso il più grande dei respiri, avevo ricompattato le valigie ed avevo preso il primo volo per la Spagna.
ed eccomi qui, seduta sui divanetto di uno stupido bar, tra alcuni miei vecchi amici e alcuni degli amici di Fermin a festeggiare la vittoria del Barcellona.
avrei voluto essere da tutt'altra parte se devo essere sincera, ma darla vinta a Leclerc e correre tra le sue braccia?
mai.
per questo, scolo l'ultimo sorso di Vodka Lemon e vado in pista a ballare.
le note di Despacito erano alte all'interno del bar e volevo sentirle tutte.non voglio più pensare a tutto il resto della mia vita ora, voglio pensare solo a divertirmi.
<<niña sei meravigliosa questa sera>> mi dice Fermin facendomi fare una giravolta su me stessa.
<<gracias>> gli sorrido e a quel mio gesto mi mette le mani sui fianchi conducendomi nella danza.
mi sento sporca, ma non riesco a fermarmi.
sento quasi come un bisogno di vendetta nei suoi confronti, deve sapere che lui non è l'unico che può avere una vita.
<<so che sei sposata, e di solito non mi comporto così, ma che ne diresti se ci avviassimo verso casa mia per...>> mi sussurra all'orecchio mentre la mia schiena è attaccata al suo petto.
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Call It What You Want - Charles Leclerc
Romance"é solo un ragazzo, il matrimonio oggi non vale più niente" continuavano a ripeterle. eppure loro erano costretti a sposarsi. costretti a sposarsi solo per una tregua tra le loro famiglie che entrambi sapevano sarebbe durata tanto quanto un giro vel...