Capitolo 24 - "The Archer"

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⚠️Attacchi di panico⚠️
(non leggete la prima parte del
capitolo se siete sensibili all'argomento)

⚠️Attacchi di panico⚠️(non leggete la prima parte delcapitolo se siete sensibili all'argomento)

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da quando Eric era venuto a farci visita di lei non c'era più traccia in casa.

si è rinchiusa in camera e non ne è più uscita.

sono parecchio preoccupato, ma sto lasciando che si prenda il suo spazio.

so quanto il rapporto tra fratelli possa essere difficile, per cui capisco che ora abbia bisogno di stare da sola; al tempo stesso però il rapporto tra lei e Eric non mi convince affatto, c'è qualcosa che non mi riporta e vorrei scoprire cos'è.

ma adesso non è il momento giusto per chiederle niente.

ho ordinato del cibo per entrambi, pizza perché so che le piace tanto, ed anche perché il mio pane non è adatto per una cena.

gliel'ho lasciata fuori dalla porta e mi ero assicurato che la prendesse.

oltre alla sua porta che si è aperta e chiusa non ci sono stati altri rumori provenienti dalla sua stanza e credevo si fosse addormentata, così mi sono messo sul divano a guardare l'ultima stagione di Suits quando sento qualcosa cadere violentemente sul pavimento della camera di sopra.

è camera di Claire.

mi fiondo su per le scale e busso alla sua porta ma non ricevo risposta.

<<Claire>> la chiamo ma ancora niente.

ok basta, ora entro.

apro la porta e vedo che nella stanza non c'è, però la luce del bagno e accesa.

mi avvicino con cautela, timoroso di poterla trovare in situazioni equivoche, però la trovo con le mani appoggiate sul lavandino mentre ha il respiro accelerato.

<<ehi, principessa>> mi avvicino cauto cercando di non fare movimenti bruschi per non agitarla ancora di più.

al mio tocco fortunatamente non si scansa ma mi lascia fare e questo un po' mi rincuora.

prendo l'elastico, che le ho rubato qualche settimana fa, dal mio polso e le lego i capelli in una coda bassa.

<<guardami>> le dici girando il suo viso verso il mio.

le alzo leggermente il volto per far piantare i suoi occhi nei miei.

deve vedere sicurezza, sapere che questo momento passerà.

passa sempre.

<<shh, respira con me, uno, due, tre...>> le dico e prendiamo il primo respiro insieme.

<<ancora, uno, due, tre>> ed ancora una volta <<bravissima, di nuovo>> e continuo così finché non sento dal suo polso che il suo battito inizia a rallentare.

Call It What You Want - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora