In ospedale non sanno come ci arrivano senza schiantarsi da qualche parte a loro volta. Sono saliti entrambi sulla moto di Baji, ed erano tutti e due troppo scossi per guidare, quindi hanno guidato lo stesso. A tutta velocità.
Baji quasi travolge la poveretta dietro il bancone del pronto soccorso, quando arriva. Se non ci fosse stato il vetro protettivo l'avrebbe presa per le spalle e scossa.
"State bene, ragazzi?" domanda lei, gentilmente, "Posso aiutarvi?"
Kazutora annuisce e stranamente riesce a parlare e dire qualcosa di vagamente sensato, "Un ragazzo...l'incidente in moto...è arrivato qui?"
La donna lo guarda per un po', come se non capisse. Poi, d'improvviso, s'illumina, "Lo conoscete? Santo cielo non sapevamo più dove sbattere la testa! Il suo cellulare è rotto e non potevamo rintracciare nessuno, non aveva documenti leggibili con sé! Aspettate qui."
Kazutora annuisce, Baji non è ancora riuscito a fare niente più che respirare.
Quando la donna torna con un cellulare in mano, a Kazutora cedono le ginocchia e se non cade è solo perché è saldamente ancorato al bancone.
"Aveva questo con sé. È del vostro amico?" gli chiede, passandoglielo dalla bustina in cui l'hanno messo.
È il suo di certo, riconosce la cover azzurra, il ciondolino a forma di gatto nero ora rotto -gli manca la coda. E dietro la cover è attaccata una fotografia di loro tre. Ne hanno una anche lui e Baji, affissa altrove.
"Porca puttana..."
Baji si lascia cadere seduto a terra, la testa fra le mani.
Ecco perché non si è presentato alla riunione. Come cazzo ha fatto a dubitarne, a non preoccuparsi, a non capire che c'era qualcosa di grave che non andava.
Cazzo.
"Mi dispiace," gli dice la donna, "Però se lo conoscete ho da farvi alcune domande, ragazzi. Come si chiama, innanzitutto? Ieri non abbiamo potuto registrarlo."
"Chifuyu," soffia Kazutora, stringendo il cellulare fra le mani, "Chifuyu Matsuno. Diciannove dicembre del novantuno."
"Quindi è quasi maggiorenne. Avete qualche numero che posso contattare per lui? Un genitore?"
"La madre...Baji come si chiama la mamma di Chifuyu?"
"Eh?"
"La mamma di Chifuyu."
"Chihiro. Chihiro Matsuno. Non so il suo numero, però."
"Quello di casa? Magari è lì."
"Sì," sussurra Baji, alzandosi in piedi, "Quello sì."
Ma non lo ricorda a memoria, quindi deve prendere il suo cellulare e andare a ripescare il numero fisso di casa di Chifuyu. Lo chiama lui, non pensa nemmeno di doverlo dare alla donna, lo chiama in automatico.
Ma non risponde nessuno.
"Non c'è."
"Potete darmelo comunque?"
Baji annuisce, dettando il numero. Lei lo segna sul sistema, segna il nome di Chifuyu e poi fa una faccia strana. Aggrotta le sopracciglia. "Che strano."
"Che c'è?"
"Beh...Chihiro Matsuno...con lo stesso nome e lo stesso numero fisso. Risulta ricoverata qui da ieri sera."
"Cosa?" Baji non capisce che vuol dire. E nemmeno Kazutora lì per lì riesce a connettere le informazioni.
Madre e figlio sono entrambi ricoverati lì, dalla stessa serata?
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PIUMA /BajiToraFuyu
Fanfiction"Non è qui?" "No," storce la bocca Baji, "Non c'è. E ha lasciato Peke-J senza acqua. Non lo fa mai. Forse..." "Guarda qui," mormora Kazutora. La voce gli trema e anche la mano, quando passa il cellulare a Baji. Sullo schermo c'è un articolo del gior...