Feather parte 15

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CAPITOLO 15


Sua madre ha iniziato a delirare poco dopo che Baji e Kazutora hanno lasciano l'appartamento, quella sera. Sono stati con lui tutto il pomeriggio, Kazutora anche parte della mattina, lo hanno aiutato a fare praticamente tutto perché lui è rimasto dolorante tutto il giorno, ma alla fine li ha convinti ad andare.

Quando sta pensando di andare a letto, fisicamente distrutto da quella lunghissima giornata, la vede girare per casa, sperduta e confusa.

All'inizio non dice niente, cammina solo stanza per stanza.

Chifuyu la segue con gli occhi perché con la carrozzina sarebbe di intralcio e non vuole farla inciampare, ma alla fine è lei che si avvicina a lui, gli si inginocchia davanti e lo abbraccia stretto.

Chifuyu rimane di sasso, perché se prima succedeva spesso da quando si è ammalata è sempre più raro che lui lo abbracci, e ormai persino i giorni in cui lo riconosce sono sempre meno.

Per questo si stupisce ancora di più quando la sente dire, "Il mio povero bambino," mentre gli accarezza la schiena ancora dolorante.

Chifuyu rimane per un po' con le braccia alzate, prima di riuscire ad abbracciarla a sua volta, "Mamma..."

"Mi dispiace così tanto, amore mio."

Chifuyu vorrebbe essere felice di quello che sembra un improvviso e incredibile miglioramento, ma non ci riesce. Sua madre sembra per la prima volta consapevole delle sue nuove condizioni, e questo la rattrista. E rattrista lui.

Per qualche ragione, il cuore gli batte forte in petto, se lo sente in gola.

"Mamma..." la voce gli trema, ma cerca di fare del suo meglio, "Non è colpa tua. Va tutto bene. Dai, torniamo a letto, okay?"

"Non dormi con me da quando eri piccolo e avevi paura del mostro nell'armadio," gli dice lei, apparentemente senza un filo logico.

"Non è assolutamente vero," ha dormito con lei tutte le notti, o quasi, quando non c'erano Baji e Kazutora, da quando gli hanno detto che poteva solo aspettare, per lei.

"Invece sì," ride la donna, ed è davvero convinta di quello che dice, quando parla, "Avevi così paura, mi dicevi sempre di chiudere bene l'armadio. Ti stringevi forte forte a me e non mi lasciavi più andare."

Chifuyu sospira, "Andiamo a letto, mamma."

La donna annuisce, ma non scioglie l'abbraccio subito, rimane ferma ancora un po'. Poi, semplicemente si alza e, mentre Chifuyu si dirige con lei verso la camera da letto, gli tiene il polso.

Come se volesse prenderlo per mano ma fosse abbastanza lucida da capire che se lo facesse, Chifuyu non potrebbe spingere la carrozzina.

"Ti voglio bene, Chifuyu. Sei l'amore della mia vita," gli dice arrivati in stanza, dandogli un bacio sulla fronte.

Ha voglia di piangere, a dover essere onesto, ma si sforza di non farlo e quando arrivano aspetta che la madre si stenda prima di mettersi dal lato opposto, poggiandosi sul gomito per tenersi su e poterla guardare dormire.

Lei gli tiene l'altra mano, e chiude gli occhi.

Chifuyu ha tutta l'intenzione di non dormire, di guardarla tutto il tempo, di aspettare che la mattina dopo lei si svegli, e gli dia conferma che sia tornata la mamma che ha sempre avuto.

Sì. È quello che ha tutta l'intenzione di fare.

Ma le palpebre si fanno pesanti.

Ha paura di addormentarsi, una parte del suo cervello gli dice che non dovrebbe, che deve resistere ed aspettare.

PIUMA /BajiToraFuyuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora