Quella mattina arrivai a scuola da sola. Avevo fatto tardi per cambiarmi.
Avevo sempre pensato che San valentino fosse una festa intima e discreta, che non avesse bisogno di aggi plateali, perché in fondo l'amore stà nei gesti più nascosti. Non avrei potuto sbagliarmi e così.Il cortile era affollato come un formicaio. L'aria era carica di quell'atmosfera effervescente e quasi elettrica che rendeva tutti irrequieti come cavallette.
Ovunque rose gialle, rosse, blu e bianche creavano un mosaico brulicante. Tutte belle sgargianti, senza una spina e cariche di significati.
Entrai a scuola, la prima era avevamo supplenza quindi faccio tutto con calma, stavo andando verso il mio armadietto quando Clay uscì dalla porta e si infilò nel corridoio. Camminò tra le persone, lo sguardo ben saldo davanti a sé. Lo fissai senza neanche rendermene conto. Sapeva di attirare gli sguardi, tuttavia non li ricambiava. Non si curava di nessuno, eppure a ogni passo sembrava affermare se stesso su tutti gli altri.
Quando si fermò davanti alla sua anga mi accorsi del lungo gambo verde incastrato nel passante. Mi ritrovai a trattenere il fiato. Era di una splendida rosa bianca. Qualcuno quella aveva lasciata lì nella speranza che lui la prendesse. Era bellissima. Mi ritrovai a fissarla, ammutolito, ma Clay aprì il lucchetto e la rosa cadde a terra. Si perse tra la polvere e le cartine di gomme da masticare quando lui se ne andò senza nemmeno lanciarne uno sguardo.
X- non l'ha presa *sentii bisbigliare alcune ragazze* non ha preso neanche la sua!
Mi voltai a guardarle, disorientata, trovandole a seguirlo con occhi avidi.
X- te l'ho detto che non ha accettato quella di Susy *disse una delle due* lei gliel'ha portata di persona...ero certa che lui l'avrebbe presa, invece l'ha sorpassata ed é andato oltre
X- forse é fidanzato...
Mi feci violenza per non ascoltare. Mi disturbava sentire parlare di lui in quei termini.
La giornata passò con una rapidità disarmante.
Tutti scorrazzavano felici per i corridoi con rose in mano, ero felice per loro. Vado verso il mio armadietto e vedo che c'è un ragazzo piazzato lì davanti, e non ha la solita chioma biondo cenere che ero abituato a vedere.
T- sei il ragazzo della lumaca, sei tu vero?
G- ehm ecco...si, serviva una mano?
T- non ti avevo mai visto in questa scuola prima, comunque...
G- sono arrivato da poco
T- beh allora benvenuto
G- grazie...
T- magari, dovresti conoscere il mio nome. Che ne dici? Così la prossima volta che vorrai avvertirmi di qualche creatura strisciante nei paraggi saprai come chiamarmi *mi porse la mano e sorrise sicuro di sé* anzi, ti semplifico la cosa. Io sono...
D- in mezzo
Un tono gelido tagliò l'aria, e mi bloccai al suono di quella voce. Il ragazzo si voltò, trovandosi una presenza incombente alle spalle.
T- oh, uhm... Scusa...
Si fece da parte, schiacciandosi contro l'armadietto per farlo passare. Clay lo superò con passo lento e preciso, senza distogliere lo sguardo, senza fretta o cortesia.
Inaspettatamente si fermò alle mie spalle, così vicino che mi fu impossibile ignorarlo. Il richiamo del suo corpo su irrefrenabile e fortissimo, qualcosa di destabilizzante.
T- ah... *Mormorò il ragazzo guardandoci* siete... insieme?
Clay tacque, e io mi mossi un po' a disagio; repressi l'impulso di cercare i suoi occhi per capirne le intenzioni e intrecciai le dita in modo impacciato.
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teen romance
FanfictionGeorge é un ragazzo che é stato costretto a cambiare scuola per colpa del bullismo ricevuto. Pensa che cambiando scuola avrà un po' di popolarità e non verrà mirato da quelli più grandi, ma c'è un ragazzo che cambierà scuola nello stesso suo giorno...