La giornata non era iniziata al meglio ma fortunatamente passa velocemente. Io e Will scendiamo i gradini fermandoci sul giardinetto della scuola.
W- che bella giornata *sospira* oggi ti va di venire a mangiare da me? Non sono un bravo cuoco ma posso sempre-
Qualcuno gli andò addosso.
W- ehi! Che modi sono? Ahia
Altri studenti ci superano e William si stringe verso di me
G- ma che sta succedendo?
X- si picchiano! *Tirò fuori il telefono* c'è una rissa agli armadietti!
G- chi si picchiano?
X- Tommy e il ragazzo nuovo! Cristo quello gliene stà dando di santa ragione a Tommy
Schizzò via come una cavalletta e io mi ritrovo alla parete, le braccia irrigidite, gli occhi spalancati nel vuoto.
Il... ragazzo nuovo?W- George! Dove vai?
Ormai non lo sento più: la sua voce svanì nel flusso di studenti. Sorpasso le persone, mi incuneo tra spalle e schiene, impigliato come una farfalla in un dedalo di seta. L'aria mi stava soffocando. Raggiungo la prima fila con le urla che mi pulsavano nelle tempie, infilai la testa sotto un braccio e infine spalancai gli occhi.
Due studenti sono a terra, é difficile riuscire a distinguerli in quella furia ma non ho bisogno di vederli in viso: quei capelli biondi e inconfondibili spiccavano come una sbavatura.
Clay è lì, la maglia dell'altro stritolata con foga tra le dita, le nocche rosee, crude, mentre massacra il ragazzo sotto di lui. I suoi occhi brillano in un insano scintillio che mi fa tremare le ossa e gelare il sangue.Tira pugni brutali, veloci, pieni di una smania quasi spaventosa, e l'altro cerca di restituirglieli colpendolo furiosamente al petto, ma non c'è pietà nello sguardo sopra di lui.
I professori spezzano la folla e si gettandosi letteralmente su di loro, riuscendo a separarli. Le pupille mi si bloccano su di lui. Lo vedo inclinare il volto, il ghigno che gli tagliava il labbro sotto i capelli scompigliati.
P- BASTA DRITTI DALLA PRESIDE!
Clay si lascia trascinare via, volta il viso e sputa nella fontanella, sciolto, mentre l'altro arrancava dietro di lui sotto la morsa del docente.
P- E VOI ALTRI TUTTI FUORI NON C'È NIENTE DA VEDERE!
Gli studenti si muovono a passo svelto , disperdendosi verso l'uscita.
W- GEORGE...salto cielo non ti hanno fatto niente vero?
G- no tranquillo non mi hanno fatto niente..era Clay l'altro ragazzo a fare rissa
W- dovremmo andare in segreteria ad aspettarlo, cielo, rissa con Tommy al secondo giorno. Sarà messo male.
Sono certo che non fosse lui quello messo male. Ricordo il volto dell'altro ragazzo quando gli avevano tolto le sue mani di dosso.
Mezz'ora dopo la porta si apre, Tommy esce dal corridoio. Ha un labbro spaccato e vari arrossamenti dove la pelle si assottiglia sulle ossa del volto.
La maniglia scatta di nuovo e Clay esce dalla porta. Le vene gli percorrono i polsi come un groviglio d'avorio, e la sua presenza bastò a catturare il silenzio. Tutto nel suo aspetto crea una suggestione difficile da ignorare.
Sono in quel momento lui si accorge di noi.
No. non di noi.D- che ci fai tu quì?
Mi ritrovo i suoi occhi addosso e in quel momento realizzazione di non sapere che cosa rispondere. Non so neanche cosa ci faccio io quì ad aspettarlo.
Clay me lo aveva detto di stargli lontano, me lo aveva ringhiato talmente vicino al cervello che ancora sentivo la sua voce.W- George voleva accertarsi che stessi bene *sorride impacciato alzando la mano* ciao...
Lui non risponde
D- volevi accertarti che stessi...bene? *Fa scivolare i suoi occhi su di me*
W- George non mi presenti al tuo amico? *Cerca di rompere l'imbarazzo, ma lo fa nel modo più sbagliato che esista*
G- lui non é mio amico
Lo vedo fissarmi, cupamente divertito dai miei sforzi, quel sorriso assolutamente sui suoi denti.
D- ohh, non dirlo così George *insinua con sarcasmo* lo fai sembrare un sollievo
Lo é, gli trasmisi con gli occhi, e Clay mi osserva a viso basso, bruciandomi con le sue iridi.
D'un tratto una suoneria vibra. Will tira fuori il suo telefono e sgranò le palpebre.
W- io devo andare, ci vediamo domani *alza lo guardo su di me e io annuisco per poi abbracciarlo*
Wilbur accenna un sorriso che tento di ricambiare, ma sento ancora gli occhi di Clay addosso.
D- sai su una cosa hai ragione
La sua voce scivola lenta e affilata come unghie sulla seta, quando restiamo soli. Abbasso il mento e mi azzardo a guardarlo.
Fissa il punto in cui William era appena sparito, ma non sorrideva più. Lentamente, le sue iridi trovano le mie, rapide come pallottole.
Avrei giurato di sentirle imprimersi a forza sulla mia pelle.D- io non sono tuo amico
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Okk sono una merda totale ad aver fatto finire così il capitolo, però cosa ne pensate?? Sono curiosa del vostro pensiero, questo capitolo ve lo pubblico già adesso così se vi state annoiando potete leggerla per compagnia. Kiss kiss<333
IG: alaska.__._ ----> per ogni cosa scrivetemi siete tutti ben accetti:))
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teen romance
FanfictionGeorge é un ragazzo che é stato costretto a cambiare scuola per colpa del bullismo ricevuto. Pensa che cambiando scuola avrà un po' di popolarità e non verrà mirato da quelli più grandi, ma c'è un ragazzo che cambierà scuola nello stesso suo giorno...