*Com'è iniziata la rissa con Tommy*
Doveva uscire da lì.
Doveva allontanarsi da lui, da quella casa- sarebbe uscito di testa se avesse sentito ancora il suono della sua voce, o il contorno delle sue dita attraverso la stoffa quando nel corridoio aveva provato a toccarlo. La pioggia gli aveva impregnato i vestiti, inzuppando ogni emozione; Clay aveva stretto i pugni e serrato i denti, andando avanti e indietro come una belva chiusa tra le sbarre invisibili.T- tu!
Un grido aveva spezzato il temporale.
Clay si era visto una figura rabbiosa venirgli incontro. Non ci era voluto chissà che sforzo a riconoscerlo, pur così fradicio di pioggia.D- Thomas?
Aveva tentato con un sopracciglio alzato, indeciso.
T- É Tommy
Aveva ringhiato l'altro, ormai a pochi passi. Clay aveva pensato che, tutto sommato, che si chiamasse Tommy o Thomas non gliene poteva importare di meno. Entrambi quei due nomi lo irritavano parecchio. Tutto, di quel tizio, lo irritava parecchio.
D- E c'è un motivo, Tommy, per cui te ne stai quì a girare in questo quartiere come una specie di maniaco?
T- maniaco?
Tommy lo aveva fissato con i lineamenti compressi d'ira
T- io maniaco? Ma come cazzo ti permetti?
Gli si era avvicinato bruciando tensione
T- se c'è un dannato maniaco quì sei tu!
Clay gli aveva rivolto uno sguardo canzonatorio, l'angolo della bocca arricciato.
D- ma davvero? Peccato che io quì stò lavorando
E aveva visto lampi di alterazione negli occhi fissi su di lui.
D- non si può certo dire lo stesso di te. E ora levati dai piedi
Clay lo aveva morso come faceva con tutti, ma con più sarcasmo, con più spregio possibile- aveva affondato i denti e aveva cercato di fargli male, male, male, e l'altro aveva stretto i pugni in un impeto di rabbia.
T- i tuoi giochetti del cazzo non funzionano più
Aveva ringhiato, bagnato fradicio, e Clay lo aveva trovato tanto ridicolo da irritarlo fortemente
T- credi che non lo sappia? Credi che lui non me lo abbia detto? Non sei niente, proprio un bel niente per lui. Hai finito di girargli intorno come se avessi un qualche diritto su di lui!
Il tarlo aveva graffiato, prendendogli possesso dei polsi; Clay li aveva tesi, sfrigionante di collera.
E lui, invece? Lui che diritti aveva? Lui cosa ne sapeva di ciò che lo legava a George? Cosa credeva di sapere?
D- E tu, invece?
Si era sporto in avanti, iroso, ripudiando l'idea che George venisse classificato alla stregua di un oggetto
D- tu che lo conosci da un giorno hai diritti su di lui, vero?
T- sì, io sì
Aveva replicato Tommy.
T- Mi ha scritto tutto il giorno, dicendomi che non ti vuole più vedere. Mi cerca
Aveva calcato, come a voler sbatterglielo in faccia, e Clay lo aveva sentito come uno schiaffo sulla pelle, o forse sul cuore; gli aveva bruciato addosso in maniera tremenda, corrodendogli lo stomaco, e si é dovuto sforzare per non lasciar trasparire quanto quella costatazione fosse stata dolorosa. Il sorriso di Tommy si era tinto di soddisfazione vincente.
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teen romance
FanfictionGeorge é un ragazzo che é stato costretto a cambiare scuola per colpa del bullismo ricevuto. Pensa che cambiando scuola avrà un po' di popolarità e non verrà mirato da quelli più grandi, ma c'è un ragazzo che cambierà scuola nello stesso suo giorno...