Capitolo 7

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La sala comune dei Serpeverde era buia e agghiacciante come si era aspettata, così come metà degli sguardi che riceveva dai coinquilini di Theo. Il calore della mano di Theo che stringeva la sua aiutò a rafforzare il suo coraggio abbastanza da portarla oltre la soglia e davanti al fuoco dove due ragazzi del sesto anno stavano distribuendo tazze piene di qualcosa che sapeva decisamente di alcol.

Theo inarcò un sopracciglio interrogativo.

Era Caposcuola. Non aveva il diritto di bere alcolici di contrabbando nei sotterranei, ma visto che era qui...

Con un sospiro, lei annuì.

Afferrò loro due tazze e gliene premette una sul palmo. "Salute."

Si portò la tazza alle labbra e la rovesciò aspettandosi la bruciatura del whisky infuocato, ma questo era... questo era buono. Qualunque cosa fosse non le bruciò lungo la gola, ma le lasciò la pancia piena di un calore scintillante che le mandò un formicolio fino alle dita dei piedi. Senza volerlo, aveva vuotato l'intera tazza e si era leccata le labbra per prolungare il gusto ricco di quercia che aveva un accenno di... che cos'era? Ciliegia?

Theo le sorrise da sopra il bordo della sua tazza. "Buono?"

"Che cos'è?" lei chiese.

Bevve un lungo sorso dal suo drink, la gola che si agitava mentre lo scolava. Le prese la tazza e le mise entrambe da parte su un tavolo accanto a una chaise longue di velluto verde. Svanirono, all'istante. "Vino delle fate."

Eh. Il suo stomaco si agitava come se mille folletti si fossero stabiliti dentro di lei e... una risatina le uscì dalla gola. Si portò una mano alla bocca e lo fissò interrogativa.

Theo ridacchiò mentre parlava: "La risata è un effetto collaterale temporaneo, lo giuro."

Oh Merlino, cosa aveva fatto? "E cosa" - lei rise - "fa allora?"

Sorrise. "Se bevi abbastanza, ti ubriachi?"

Era vero che le risate si placarono dopo pochi istanti, ma comunque si tagliò fuori da altre bevande misteriose. Non che non si fidasse di Theo, ma chissà con quali altre diavolerie si divertivano i Serpeverde? Anzi, avrebbe potuto fidarsi di Theo, ma di questi tempi non sempre si fidava di se stessa. Un drink era più che sufficiente perché la rendeva piacevolmente calda e un po' sciolta, ma con la mente lucida mentre Theo la conduceva fuori dalla sala comune e su per una rampa di scale.

I sotterranei erano disposti in modo abbastanza diverso dalla torre di Grifondoro che non aveva idea di dove fossero diretti. "Dove stiamo andando?"

La festa era in pieno svolgimento dietro di loro, anche se Draco non si vedeva da nessuna parte.

Theo la trascinò con sé, tenendola con la sua mano più grande mentre li guidava lungo un corridoio di pietra scarsamente illuminato e attraverso una porta in una stanza dove...

Draco si alzò, con la schiena ampia verso di loro, un soffice asciugamano verde che gli pendeva sui fianchi. Goccioline d'acqua gocciolavano lungo la sua pelle di alabastro e scivolavano lungo la curva della sua spina dorsale prima di scomparire nel punto in cui l'asciugamano era nascosto appena sopra il suo sedere.

Un piccolo rantolo uscì dalle sue labbra facendo girare Draco, i muscoli magri lungo il suo fianco che si muovevano sotto la sua pelle. Si schioccò una mano sugli occhi, ma non prima di aver dato un'occhiata ai fini peli biondi sotto l'ombelico e alla rientranza dei muscoli sui fianchi che si affinavano come una freccia, puntando verso il basso, verso ciò che il suo asciugamano nascondeva.

Theo ebbe l'audacia di ridacchiare e continuare a tirarle la mano per trascinarla ancora di più nella stanza come se Draco non fosse mezzo nudo a diversi metri di distanza.

Sugar and Spice - InLoveWithForever - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora