Draco e Theo stavano fuori da quella che presumibilmente era la sala da pranzo, parlando piano, i loro volti vicini. Draco le vide per primo e sorrise. "Hai deciso di restare dopotutto, Granger?"
"Tua madre è stata così gentile da offrire", disse.
Il suo sorriso s'inclinò di lato. "Come se non io l'avessi chiesto gentilmente? Molto bene."
Scosse la testa, cercando invano di non arrossire.
Theo si fece avanti, offrendo il braccio a Narcissa. "Posso avere il supremo onore di accompagnarti in sala da pranzo, Narcissa?"
Narcissa alzò gli occhi al cielo, un sorriso sulle labbra mentre infilava la mano nell'incavo del gomito di Theo. "Puoi, Theodore."
Draco le offrì il braccio e abbassò la voce. "Buona chiacchierata?"
"Meravigliosa, davvero," disse, prendendolo sottobraccio e permettendogli di fare strada nella sala da pranzo. Come il resto della casa, almeno per quello che aveva visto, la sala da pranzo era addobbata nei toni del crema e dell'oro, il tavolo un capolavoro di legno scolpito in modo impressionante che comandava il fulcro della stanza. "Tua madre è molto accogliente."
"Sono contento di sentirlo." Draco sorrise calorosamente.
Il suo sorriso, per quanto luminoso, non riusciva a distrarla del tutto dall'enorme livido che gli segnava il lato della gola, appena sotto la mascella. Apparentemente lui e Theo erano stati occupati. Soffocando le risate con la mano, si chinò e disse: "Ti rendi conto di avere un succhiotto delle dimensioni della Scozia sul collo, vero?"
La più adorabile sfumatura di rosa comparve mentre allungava il collo. "Ops."
A capotavola, Theo sorrise loro, osservando la loro interazione mentre spingeva la sedia di Narcissa verso il tavolo. Incrociando il suo sguardo, le fece l'occhiolino, il suo sorriso si allargò mentre lei arrossiva.
Proprio come Theo aveva fatto con Narcissa, Draco ritirò la sua sedia e le fece cenno di sedersi. Dopo aver fatto scorrere la sedia in avanti, fece il giro del tavolo e si sedette accanto a Theo. In tandem, Draco e Theo tirarono fuori i loro tovaglioli dal tavolo e, con svolazzi abbinati, se li misero in grembo. Si morse il labbro per non ridere.
Un crack di materializzazione riempì la stanza mentre Milly appariva al fianco di Narcissa. "La signora vuole del vino stasera?"
Narcissa guardò Hermione. "Vino, Hermione?"
"Sarebbe bellissimo, grazie." Fece una pausa. "Purché non sia vino fatato, nel qual caso passerò."
Theo ridacchiò sottovoce.
"Vino rigorosamente normale, lo prometto. Preferisci il rosso o il bianco?"
Non lo sapeva. La sua esperienza con il vino non andava oltre il bicchiere che i suoi genitori le avevano lasciato bere per i compleanni e per Natale, e loro non erano grandi bevitori, quindi non aveva mai coltivato una conoscenza della roba oltre le basi rudimentali. Anche adesso che era maggiorenne, quando beveva sporadicamente si trattava di solito di burrobirra o di piccoli sorsi di firewhisky nel corso della serata. "Rosso, suppongo? Se si adatta al pasto, intendo."
Narcissa annuì e si rivolse a Milly. "Una bottiglia di Domaine Faiveley Pinot Noir, se vuoi, Milly."
"Molto bene, padrona." L'Elfo Domestico annuì e si smaterializzò con un altro schiocco.
Theo fischiò. "Lucius non lo stava conservando per un'occasione speciale?"
"Sì." Narcissa sorrise. "Sarò sicura di fargli sapere che ci siamo divertiti."
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Sugar and Spice - InLoveWithForever - TRADUZIONE ITALIANA
FanfictionContrariamente a quanto aveva sostenuto, non aveva sentito l'odore di erba, pergamena nuova e dentifricio alla menta verde. Una sbalorditiva fusione di confusione seguita da una presa di coscienza marginale, e poi un'istantanea paura l'aveva fatta a...