Sugar and Spice - InLoveWithForever - TRADUZIONE ITALIANA

Capitolo 21

Dei, era calda. Eccezionalmente calda come se si fosse addormentata su una nuvola davanti a un camino. Solo che nuvole e camini non la facevano bagnare tra le cosce ed era fradicia, gocciolante e c'era qualcosa, qualcuno, che la accarezzava. Parlando di un sogno realistico. Mai prima d'ora era stata così vicina a dormire e... "Oh".

Il suo gemito era forte in modo imbarazzante, decisamente sfrenato, e riempì l'aria mentre dondolava contro le dita che le circondavano la clitoride. Le labbra le sfiorarono la nuca, calde e morbide e... oh, c'era la lingua, solo un accenno di lingua che le sfiorava la pelle, assaggiandola. Aprì la bocca, ma tutto ciò che ne uscì fu un miagolio basso e spezzato mentre... i suoi occhi si aprirono di scatto. Draco la stava fissando, quasi naso a naso nella stanza buia, le tende pesanti bloccavano la luce del mattino

Non un sogno. Sicuramente non un sogno. Era Theo che la toccava, l'aveva toccata. Non appena si insinuò, il suo cervello si avviò, lui agganciò la sua gamba sopra la sua e scivolò dentro di lei da dietro, il suo cazzo duro e caldo e sfiorando tutti i punti giusti. "Cazzo".

Lo sguardo assonnato e ghignante di Draco fece poco più che ravvivare le braci della lussuria che cresceva dentro di lei. La poca luce che filtrava attraverso le finestre delineava la sagoma di Draco, e prima che lei potesse prendersi il disturbo di mettere insieme un saluto, lui si avvicinò e premette la bocca contro la sua. Le sue labbra, il suo bacio rubarono la sua attenzione insieme alle sue parole.

Tutto quello che poteva fare era sentire, sentire mentre Theo le afferrava la coscia e si dondolava dentro di lei, il cazzo che premeva perfettamente dentro di lei mentre Draco la baciava senza fiato. No, non stava dormendo... a meno che non fosse stato un sogno? Aveva bevuto un bel po', ma questo era più di quanto il suo cervello, in salamoia o no, avrebbe potuto immaginare a... be', qualunque ora fosse. Le dita di Draco scivolarono tra i loro corpi e circondarono il suo clitoride, e okay, sì, non c'era modo che questa non fosse la realtà. I sogni erano belli, ma non così belli, abbastanza buoni da farle arricciare le dita dei piedi tra le lenzuola e farle rotolare gli occhi all'indietro, no. Era reale, le sensazioni erano elettriche e... oh, poteva svegliarsi così ogni giorno?

La lingua di Draco seguì la cucitura della sua bocca, i suoi denti le mordicchiarono il labbro inferiore. "Hai intenzione di venire, Hermione?"

Theo le grugnì sommessamente all'orecchio e il suono grezzo del piacere maschile le fece stringere le viscere. "Sì, ne ha intenzione. La sua fica mi sta già mungendo."

Corrugò la fronte e si dondolò avanti e indietro, combattuta tra l'incontro con le spinte perfette di Theo e la mano di Draco, le sue dita che giocavano meravigliosamente, accarezzandola per liberarla. Così vicina, aveva solo bisogno di una piccola spinta...

I denti di Theo sfiorarono lo spazio in cui il suo collo incontrava la sua spalla e lei stava cadendo liberamente, tremando tra le sue braccia e quelle di Draco mentre il suo orgasmo le tormentava il corpo, i suoi muscoli si contraevano mentre le luci prismatiche esplodevano dietro le sue palpebre.

Draco baciò lo spazio tra le sue sopracciglia, poi il suo naso, le sue labbra, il suo mento, tutti i dolci baci nei punti giusti ricaddero a terra mentre le spinte di Theo rallentavano fino a fermarsi e lui si tirò fuori da lei, il suo cazzo ancora duro. Theo le accarezzò dolcemente il fianco. "Sulle mani e sulle ginocchia, amore."

Aveva anche la forza per quello? Forse sì, forse no, ma poteva provare e... okay, non era così difficile rotolare sulla pancia, ora tutto quello che doveva fare era premere su e... bene, bene. Era sulle mani e sulle ginocchia, ok, mani e gomiti ma sicuramente contava?

All'improvviso Theo le tirò indietro i fianchi, trascinandola giù per il letto. Lei ansimò, cercando di aggrapparsi alle lenzuola. Dei, la sua fica stava ancora svolazzando per le scosse di assestamento e lui stava già maneggiando e... "Theo".