"Non è troppo tardi, lo sai."
Hermione fece una pausa, mettendo da parte il maglione piegato. "Cosa non è troppo tardi?"
A braccia incrociate, Ron diede un colpetto a una delle scatole piene con la punta dello stivale. "Un sacco di cose. Potresti ancora cambiare nome, entrare nel servizio delle persone protette, trasferirti a... non lo so, Guam?"
"Guam?" chiese, le labbra che si contraevano. "Perché, per l'amor del cielo, dovrei trasferirmi a Guam, Ron?"
Ron gemette. "È il Maniero Malfoy. Qualsiasi cosa lo batte."
Lei sbuffò. "Smettila. Ti dico che Narcissa ha fatto un ottimo lavoro..."
"Di ristrutturazione, sì, lo hai detto." Arricciò il naso. "Non significa che mi piacerebbe venirti a trovare lì."
"Peccato." Sistemando una pila di maglioni nel baule, chiuse il coperchio e controllò tre volte l'armadio. Quello era l'ultimo dei suoi vestiti, l'ultimo di... tutto. "Hai promesso."
"Sì, sì." Ron si grattò la nuca e scrollò le spalle. "Voglio solo assicurarmi che tu sia sicura. Sei sicura, vero?"
Più di tutto. "Sì. Lo giuro."
Ron sospirò e fece un cenno con la testa al suo tronco. "È l'ultimo?"
Non stava portando molto, non aveva molto da portare che non fosse già arrivata direttamente da Hogwarts. Solo dei vestiti, qualche ricordo che stava in due scatole e i suoi libri. Tutti i suoi libri, scontato, ma insieme sarebbero stati in grado di trasportare tutto il Floo in un solo viaggio. Era così poco che non valeva nemmeno la pena rimpicciolirlo. Una buona cosa, visto che erano tutti doloranti ed esausti per aver trasportato le molte cose di Ginny a Grimmauld tutta la mattina. A differenza di Hermione, spostare le sue cose aveva richiesto più viaggi, e Molly era solo diventata più sconvolta per ogni scatola e baule portati attraverso il camino. Scomodo era metterlo alla leggera, scomodo in più di un modo. Il povero Neville era disteso nella camera da letto degli ospiti, dormendo dopo una brutta copia dopo essersi stirato un muscolo della schiena per aver esagerato.
"Questo è tutto." Lei annuì. Con un colpo di bacchetta, il baule si sollevò e fluttuò attraverso la porta e giù per le scale davanti a loro.
"...e quindi alle fate piacciono le bionde?" La testa di Harry era inclinata di lato mentre guardava Luna che si limitava ad annuire.
Dall'altra parte della stanza, Theo, che aveva imparato meglio, scosse la testa e fece un gesto brusco davanti alla sua gola, pronunciando con la bocca le parole: "Smettila ".
"Oh sì. I cangianti sono quasi sempre biondi," replicò Luna, senza accorgersi delle azioni di Theo.
Harry aprì la bocca, la chiuse e riprovò. "Luna, senza offesa allora, ma non chiederti mai..."
"Tutto finito!" Hermione lo interruppe. "Come vanno le cose quaggiù? Tutti vanno d'accordo?"
Dall'altra parte del divano, con una caviglia incrociata casualmente sopra il ginocchio, Draco sbuffò. "Nessuno è stato mutilato, se è questo che stai chiedendo."
"Ancora," aggiunse Harry, sorridendo leggermente. "Nessuno è stato ancora mutilato."
Draco roteò gli occhi. "Parli in modo esagerato, Potter, ma non comportarti come se non mi avessi invitato a giocare a Quidditch in ripresa."
"Il cercatore del Dipartimento dei Misteri è scomparso," protestò Harry. "Se non hanno un sostituto la prossima settimana, la nostra partita è persa".
"Non nega il fatto che avevi bisogno di un cercatore e sei venuto da me. Ti sto facendo un favore."
Harry sbuffò. "Non è un favore. Semmai te ne faccio uno io invitandoti a giocare. Ti sei fermato a pensare che ti ho invitato perché so di essere migliore di te?"
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Sugar and Spice - InLoveWithForever - TRADUZIONE ITALIANA
Fiksi PenggemarContrariamente a quanto aveva sostenuto, non aveva sentito l'odore di erba, pergamena nuova e dentifricio alla menta verde. Una sbalorditiva fusione di confusione seguita da una presa di coscienza marginale, e poi un'istantanea paura l'aveva fatta a...