Il suo respiro accelerò, la saliva si raccolse sotto la sua lingua. Deglutì, il battito che le balbettava in gola. Merlino, Morgana e tutti e quattro i fondatori. "Theo, è enorme."
Theo ridacchiò e le tirò le dita. "Andiamo, mia piccola bibliofila. Aspetta di vedere la vista dal secondo piano. Ti bagnerai fino alle mutande."
Si morse l'interno del labbro e lasciò che Theo la guidasse attraverso la più magnifica biblioteca personale in cui fosse mai stata. Dei, il posto non era solo enorme ma sbalorditivo, scaffali di legno scuro pieni da cima a fondo di libri, dorsi tutti ordinatamente disposti, non un solo volume fuori posto. Ovviamente la biblioteca di Hogwarts era più grande, ma la biblioteca di Malfoy era straordinariamente impressionante in quanto c'erano libri che non aveva mai visto prima, libri di cui aveva sentito parlare, ma che erano rari nella loro antichità, prime edizioni e tomi non più in stampa, volumi che aveva individuato nella sezione riservata ma non aveva mai avuto il tempo, la ragione o il coraggio di sbirciare. Avrebbe potuto passare una vita tra gli scaffali qui e ci sarebbero stati ancora libri da leggere.
Non era sicura se piangere o svenire al pensiero che semplicemente non ci fosse abbastanza tempo.
Theo la condusse su per una scala a chiocciola riccamente intagliata... Dei, erano serpenti quelli intrecciati sul corrimano? Apparentemente Narcissa non aveva ristrutturato questa stanza, ma in tutta onestà, a Hermione non importava. L'arredamento scuro dava al posto una qualità quasi proibita che ricordava l'intera sezione riservata in un modo che... okay, le sue mutande erano un po' umide, ma Theo non aveva bisogno di saperlo. La prese in giro senza pietà, fino al secondo piano della biblioteca. Lasciandole la mano, le fece scivolare un braccio intorno alla vita e la portò sulla passerella simile a un balcone che si affacciava sul primo piano.
"Ah." Lei sospirò. "È geniale, Theo. Sono... wow."
"Senza parole, eh?" Theo le baciò il lato del collo e le sfiorò quello spazio con il naso. "Draco e io abbiamo pensato che ti sarebbe piaciuto."
Piacere? Lo adorava dannatamente. Quando avrebbe potuto trasferirsi?
"Non so nemmeno da dove cominciare," sussurrò. Un luogo così magnifico meritava una venerazione speciale, una venerazione solenne che si potrebbe concedere a una chiesa. Le finestre erano di vetro colorato, adornate con vibranti tonalità gioiello che davano al luogo una qualità simile a una cattedrale. Non era religiosa, ma se lo fosse stata? Questa biblioteca sarebbe stata il suo altare e sarebbe stata dannata se non vi avesse adorato il più spesso possibile.
Theo canticchiò, la vibrazione che viaggiava dalle sue labbra alla sua gola. "Vuoi un suggerimento?"
Lei annuì, lo sguardo che spaziava sul primo piano. Scaffali su scaffali allineavano lo spazio in un labirinto ordinato che si incanalava in un'area salotto completa di diverse sedie a sdraio e una sedia di pelle dall'aspetto piuttosto comodo in cui non le sarebbe dispiaciuto rannicchiarsi, il tutto intorno a un caminetto. "Per favore."
"Va bene, dai." Theo la tirò via dalla ringhiera, lungo una fila e dietro un angolo. I libri qui erano assolutamente antichi, preservati garantiti, ma i dorsi di cuoio erano incrinati e scrostati sui bordi da un tempo prima che fossero posti sotto incantesimi di stasi e altri incantesimi di protezione. Theo esaminò gli scaffali, la fronte corrugata e le labbra increspate prima che il suo viso si distendesse, gli occhi illuminati. "Qui."
Prese un piccolo libro di pelle nera dal centro dello scaffale, fece scorrere il palmo sulla copertina con una venerazione gentile che le fece battere forte il cuore e glielo porse con un sorriso.
Le avventure di Hanky il Hinkypunk e dei suoi amici. Tracciò il titolo con la lamina d'oro e inclinò la testa. "Storie per bambini? Come Beda il Bardo?"
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Sugar and Spice - InLoveWithForever - TRADUZIONE ITALIANA
FanfictionContrariamente a quanto aveva sostenuto, non aveva sentito l'odore di erba, pergamena nuova e dentifricio alla menta verde. Una sbalorditiva fusione di confusione seguita da una presa di coscienza marginale, e poi un'istantanea paura l'aveva fatta a...