•45 ISABEL

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Non posso credere a ciò che stanno guardando i miei occhi. Harry, nel mio bagno, completamente nudo. Istintivamente mi giro dall'altra parte, con le guance che mi vanno a fuoco. Vorrei correre il più velocemente possibile fuori dal bagno, ma sono congelata. I miei piedi sono incollati al pavimento, non riesco a fare un passo.

Harry mi passa accanto per entrare nella doccia, e mi aggrappo ai miei seni ancora di più cercando di non far trapelare neanche un lembo di pelle. Lui apre il rubinetto e si butta sotto il getto potente, guardo come l'acqua schizza sul suo corpo, i miei occhi percorrono lentamente tutto il suo metro e ottanta.

Continuo a fissarlo, non riesco a smettere, ma ho bisogno di fermarmi! Gesù.. "mio Dio, scusami" dico stupidamente. "Devo solo.." mi guardo intorno imbarazzata, in cerca di qualcosa che mi salvi da questa situazione e, dimenticandomi completamente della mia mezza nudità, abbandono le braccia, lasciando scoperti i miei seni.

Subito dalla doccia sento provenire un sonoro "Cazzo, Isabel!" Mi giro di scatto e quando vedo la sua erezione crescente, mi ricordo del mio seno scoperto. "Che cazzo, Harry!" Grido a mia volta sussultando e coprendomi di nuovo con le braccia. E di nuovo, la faccia mi va in fiamme.

"Se vuoi unirti, fai pure. Ho lasciato la porta della doccia aperta per un motivo, sai" dice mentre un ghigno malizioso e divertito allo stesso tempo, si fa strada sulla sua faccia. Ho decisamente bisogno di fare una doccia, fredda forse, ma in nessun modo sarei entrata nella doccia con lui e la sua erezione.

Non posso credere alla sua sfacciataggine, poi mi ricordo con quante donne è andato a letto e tutto torna. E con questo ricordo, ho un improvvisa visione di me, come una di loro, ma non succederà mai.
Non ti darò mai questa soddisfazione, Harry bellissimo Styles.

Bellissimo, sottolinea la mia coscienza. "Sta zitta!" Mormoro tra me e me, ma in qualche modo Harry riesce a sentirmi. "Parli da sola?" Dice divertito. Sento l'imbarazzo scoppiarmi da tutti i pori che ho in corpo, la situazione sta degenerando per me, e anche se il mio corpo mi sta implorando di entrare in quella dannata doccia, gli rivolgo un occhiataccia, prima di uscire come una furia dal bagno.

"Sei davvero una bigotta, amore mio!" Sento urlare Harry dalla doccia. Che schifo sono così imbarazzata, nonostante io abbia lasciato il bagno, ho ancora la sua immagine schiacciata negli occhi, e a quell'immagine la mia pelle formicola, il mio polso corre all'impazzata ed il mio corpo si sta riscaldando alle massime temperature.

Dopo essermi finalmente lavata anch'io, indosso il mio freschissimo pigiama di seta e torno nello spazio in comune della suite. Quando raggiungo la stanza, vedo che Harry è ancora sveglio, é seduto al piccolo tavolo posto accanto all'ampia vetrata che affaccia sulla città illuminata e mi sta aspettando.

Indossa solo i pantaloni del suo prestigiosissimo pigiama, e non posso fare a meno di fissarlo. Anche le nocche spaccate della sua mano sembrano tremendamente belle su di lui. Cerco subito un modo per distrarmi da quella visione divina, probabilmente per non rischiare di sbavargli addosso, così mi giro per la stanza e noto  gli indumenti di Harry sparsi qua e là. Ma quanto è disordinato quest'uomo? Subito mi metto a raccogliere alcune cose e le ripiego come si deve.

"Davvero?" Dice improvvisamente e so già dove vuole andare a parare. "Cosa?" Faccio finta di niente, qualsiasi cosa pur di non incollargli ancora gli occhi addosso come una maledetta stalker. "Isabel, siamo in un fottutissimo hotel a 5 stelle, a Parigi" sottolinea, ma continuo a mantenere la mia. "Beh? Quindi?" dico mentre sto adagiando la sua giacca su una gruccia e cerco di sistemare le pieghe con le mani, ma fallisco miseramente.

"Quindi.." si alza e mi toglie la gruccia dalle mani "Non è tuo dovere riordinare qui." Lancia la giacca in un punto indefinito della stanza e torna a sedersi. "Vieni, a momenti arriverà il tuo caffè" mi fa segno di sedermi accanto a lui. Da quando é così gentile e dolce?

Il mondo dev'essersi capovolto, perché quest'uomo non somiglia affatto all'uomo che ho sposato qualche mese fa. Sono giorni che non mi insulta e non mi urla contro,  e i fatti sono due: o il vero Harry è stato sostituito con qualcuno che non conosco affatto, o ha sbattuto la testa ed ha avuto un amnesia parziale.

Il servizio in camera ci vien servito quasi subito e dalle cose che ha ordinato, sembra quasi che debbano mangiare altre 10 persone. Altro che il tuo caffè. Stiamo parlando più del solito, e del più e del meno, intenti a mangiare il famoso croissant, quando al secondo morso scoppiamo a ridere sul fatto che il famoso croissant non è altro che un cornetto come tutti gli altri e che di speciale non ha proprio niente.

Sto ridendo così tanto che riesco a malapena a mangiare. Perché si, quando comincio a ridere, anche se per una banalità, non smetto più. Quando Harry alza un tovagliolo e lo allunga verso l'angolo della mia bocca, tamponando, probabilmente sul cioccolato. Sento le farfalle svolazzare nel mio stomaco come delle pazze. Vedo Harry con una luce completamente nuova. A pensare che ho iniziato la serata da sola e adesso..

"Beh.." inizia, interrompendo i miei pensieri. "Parlami di te, mi rendo conto che nonostante siamo sposati, ci conosciamo appena" asserisce, ed ha ragione. Anche se tutto questo mi fa sempre più strano, non sono abituata a vederlo sotto questo aspetto o forse è proprio perché non ci conosciamo affatto. "Cosa vuoi sapere?" Rispondo bevendo un sorso del mio caffè, ormai freddo.

"Non lo so! Di cosa parlano in genere le persone che vogliono conoscersi? Cosa ci piace e non? Come preferisci passare una domenica pomeriggio? Sei più una donna da lunghe passeggiate? Più una che fa shopping? O magari preferisci il bagno al mare di notte?" Chiede tutto d'un fiato. Sembra nervoso per qualche strana ragione, ma questo lo rende adorabile stanotte. Mi ritrovo a sogghignare e lui smette subito di divagare per poi tornare a guardarmi.

"Cosa?" Chiede scattando sugli attenti. Mi scappa un'altra piccola risatina, e scuoto la testa divertita "Magari una domanda alla volta, non riesco a ricordarle tutte."

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