Erano le 19:30, avevo appena finito di mangiare una pizza ordinata ad asporto, cominciai a prepararmi per il concerto, indossai i vestiti preparati da Bill, aggiunsi solo qualche gioiello argento, mi guardai allo specchio, sembravo proprio un'emo, ma l'idea non mi dispiaceva, anzi stavo bene!
Mi truccai proprio come avevo spiegato a Bill, sentì il campanello suonare, presi una giacca di pelle, la borsa e scesi di corsa le scali, aprì e trovai sull'uscio Bill: "sei bellissima!" Gli sorrisi, notai che le sue guance diventarono un po' rosse, trovai la sua reazione carina, un clacson ci risvegliò: "Ci dispiace interrompervi ma dobbiamo andare!" urlò Georg dalla macchina, corsi verso i sedili dietro, mi lanciai dentro: "Ciao a tutti!!!" guardai Tom: "allora ce li avevi dei jeans strappati!" dissi, facendoli notare i suoi jeans neri con dei leggeri strappi sulle ginocchia: "gli ho fatti con lo skaetboard" rispose sorridendo: "bhe...vale lo stesso" quando spostai il mio sguardo sulle sue labbra e ricordai cosa era successo quel pomeriggio abbassai lo sguardo imbarazzata, sentì la portiera sbattere e la macchina partire.
Notai che lo sguardo di Bill era fisso su di me: "che c'è?" alzò lo sguardo sul mio viso: "manca qualcosa...Gustav le forbici!" vidi delle forbici apparire dai posti davanti: "Georg perchè hai delle forbici in macchina?" sentì le mani del moro prendere la mia maglia, alzò gli occhi per guardarmi: "posso?" Annuì, lo vidi cominciare a tagliuzzare la maglia qua e là, appena finito mi guardò soddisfatto: "ora va molto meglio!" sorrisi, aveva ragione! ammirai la mia, ormai, maglia preferita.
Eravamo dietro alle quinte, l'ansia cominciò a divorarmi, le mani iniziarono a sudare e il mio cuore a battere molto velocemente, vidi Tom venirmi vicino, già ero in ansia, averlo accanto avrebbe solo peggiorato le cose: "bevi" mi porse un bicchierino: "cos'è?" lo presi in mano guardando il liquido trasparente che conteneva: "Vodka, ti aiuterà a calmarti" senza pensarci lo buttai giù, sentendo la gola bruciare, guardai i suoi occhi nocciola: "grazie" mi sorrise: "sapevo che saresti andata in tilt!" disse ridendo, soffocai una risatina, dal palco sentì urlare: "Vi presento, i Tokio Hotel!" Sentì la mano di Bill prendermi e portarmi verso il palco ancora buio, iniziammo a suonare.
"How can you see into my eyes like open doors?
Leading you down into my core
Where i've become so numb
Without a soul
My spirit's sleeping somewhere cold
Until you find it there and lead it back home..."
Le luci di colpo si accesero, vidi tutte le persone urlare, battere le mani e guardarci con facce sorprese, vidi Claire in tutta quella confusione, le sorrisi, ricambiò alzando le mani in aria e facendo il tifo per me,il mio sguardo cadde su Bill, accanto a me
"(Wake me up) wake me up inside (I can't wake up)
wake me up inside (save me)
Call my name and seave me from the dark (wake me up)
Bid my blood to run (I can't wake up)
Before I come undone (save me)
Save me from the nothing I become"
Mi girai verso il pubblico, sentendo tutte quelle voci urlare il nome della nostra band, una scossa di energia mi entrò nel sangue
"Bring me to life
I've been living a lie
There's nothing inside
Bring me to life"
A quel punto della canzone corsi verso il bordo del palco e inziai a camminare verso Bill, che sembrò sorpreso da quella scenetta che avevo creato sul momento.
"Frozen (forzen) inside without your touch
Without your love, darling
Only (only) you are the life among the dead"
Arrivò la mia parte preferita, quella più movimentata, cominciai a saltare per incitare il pubblico a battere le mani, mentre Bill cantava.
Appena il moro ebbe finito la sua, cominciai a cantare la mia di parte.
"I've been sleeping a thousand years, it seems
Got to open my eyes to everything"
Bill mi guardò sorridendo e disse la sua frase, lo affiancai.
"Bring me to life"
Da quanto ero presa non mi resi neanche conto che la canzone era finita, vidi tutti cominciare ad urlare, mi arrivò uno strano palloncino: "oh, un palloncino" Bill me lo tolse di mano: "in realtà è un preservativo" lo guardai schifata, arrivarono milioni di reggiseni e mutandine, sorrisi a tutti: "grazie!" scesi dal palco seguendo i ragazzi, Georg mi affiancò: "sei stata fantastica Ame!" sorrisi: "anche tu Georg!".
Arrivammo davanti al bancone: "una coca cola, grazie!" Sentì delle braccia stringermi la vita: "BRAVAAAA, VOGLIO UN TUO AUTOGRAFOOO" mi girai e guardai la mia amica, mi porse un pennarello: "ok, dove dovrei firmare?" dissi cercando un foglio, indicò la sua scollatura, scoppiai a ridere e scrissi il mio nome sul suo seno, si guardò: "che bella scrittura!" cominciai a bere la mia coca, guardai Claire, mi stava dicendo con lo sguardo di girarmi: "ehy...sai, hai proprio una bella voce" guardai il barista: "ho sedici anni" si girò e sparì senza aggiungere altro, scoppiammo tutti a ridere, Bill alzò la sua bottiglia di birra in aria: "facciamo un brindisi ad Amelia!" tutti alzammo in aria le nostre bevande: "AD AMELIA!" urlammo in coro, sorrisi godendomi quel bel momento insieme ai miei amici.
La serata era passata veloce, vidi i miei amici tutti in pista a spassarsela, decisi di uscire fuori per prendere un po' d'aria fresca, sentì la panchina in legno cigolare quando qualcuno si sedette accanto a me, guardai Tom, si stava accendendo una sigaretta: "che ci fai qui fuori? Non hai freddo?" alzai le spalle, continuai a bere la mia coca a piccoli sorsi: "comunque sei stata fantastica sta sera, avevi energia da vendere, quasi, quasi mi mettevo anche io a saltare!" scoppiai a ridere, mi trovai davanti una sigaretta: "no, grazie" se la riportò alle labbra: "comunque noi due abbiamo un conto in sospeso" disse fissando le mie labbra, socchiuse per la sorpresa di quella frase così inaspettata: "non lascio mai nulla a metà" senza accorgermene mi ritrovai a qualche millimetro dal sul viso, lo guardai negli occhi speranzosa che, almeno questa volta, mi baciasse veramente.
Sentì il suo respiro sulle mie labbra, quando iniziai a sentire il suo pericing sfiorarle, un rumore attirò la mia attenzione, vidi Bill accasciato in un angolo a vomitare: "oddio Bill!!!" cercai di alzarmi ma Tom tenne il mio viso attaccato al suo: "dai, lascialo stare e baciami!" mi allontanai e corsi dal moro: "Bill che cos'hai?!" mi guardò con sguardo perso: "penso di aver bevuto troppo!" era ubriaco fardicio! Mi crollò di colpo tra le braccia, spostai il ciuffo dal suo viso per assicurarmi che fosse vivo: "sta dormendo!" urlai al fratello, ma Tom non mi sembrava molto preoccupato, anzi aveva un atteggiamento seccato: "vado a chiamare gli altri, ce ne andiamo!" disse infastidito per poi rientrare nel locale, mi misi seduta, strinsi tra le mie braccia Bill, sentì le sue braccia circondarmi il collo, cominciai ad accarezzare i suoi adorati capelli neri, sembrava un bambino quando dormiva.
Il rumore della porta che si spalancava mi riportò alla realtà, vidi Georg guardare Bill scuotendo la testa: "quando capirà che l'alcol non fa per lui?" riuscì a togliermelo di dosso e caricarlo in macchina, salutai Claire abbracciandola e mi andai a sedere accanto a Tom.
La prima fermata fu proprio casa mia, scesi e sorrisi a tutti, vidi Tom un po' avvilito: "Tom, posso avere il tuo numero di telefono? dato che ora siamo amici!" mi guardò e sorrise, gli porsi il mio cellulare e gli feci scrivere il suo numero, lo guardai felice: "Grazie...ci vediamo ragazzi!" con una spinta chiusi la portiera ed entrai in casa.
Prima di addormentarmi decisi di scrivere a Tom un messaggio.
"Ci vediamo domani verso le 16:00 per un gelato?"
Non aspettai nessuna risposta, mi misi a dormire, avrei letto la mattina la risposta del rasta.
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SPAZIO AUTORE:
All'inizio del capitolo ho allegato la canzone Bring me to life, se non l'avete mai sentita.
Miraccomando ricordatevi di mettere like e se volete commentare.
Ciaooooo!
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LA SCELTA~tom kaulitz&bill kaulitz
RomanceAmelia si è appena trasferita a Lipsia, durante l'estate fa amicizia con Claire, la sua vicina di casa. A scuola incontra due ragazzi, i gemelli Kaulitz. La bella ragazza nuova riuscirà a far innamorare entrambi i fratelli, e alla fine dovrà sceglie...