Spensi la sveglia sul mio comodino, che stava suonando da vari minuti. Mi alzai con gli occhi ancora mezzi chiusi e cominciai a prepararmi.
Decisi di indossare dei leggins neri, un maglioncino largo blu e le converse nere. Raccolsi i capelli in uno chignon disordinato, mi truccai lievemente, e, ancora assonata, lasciai casa.
Arrivai davanti alle porte della mia scuola, in quella marea di adolescenti, cominciai a cercare Claire. Intanto che mi stavo guardando in giro, andai a sbattere contro qualcuno, mi allontanai dal petto del, per quello che pensavo, ragazzo: "Oddio scusami!" dissi mortificata, guardai quegli occhi ambrati, che oggi, stranamente, non erano truccati: "Bill! Ciao!" vidi un piccolo sorriso abbozzarsi sul suo viso: "ciao" disse frettolosamente, dopo di che mi superò e se ne andò.
Vidi arrivare anche Tom, lo guardai: "Lascialo stare, oggi è una delle sue giornate no" il rasta diede una motivazione all'atteggiamento strano del fratello, mi limitai a sorridere imbarazzata: "Cosa ci fai qui fuori tutta sola?" mi guardai intorno: "stavo cercando Claire" sentì il suo braccio appoggiarsi sulle mie spalle: "vieni, è con Georg" sentì le mie guance diventare calde, guardai il viso di Tom, sembrava così rilassato, possibile che solo io fossi così in imbarazzo per quel stupido bacio?! Forse, per lui non era significato niente, ma per me...bhe, qualcosa era significato.
Vidi la bionda seduta su un muretto, che parlava con Georg, seduto accanto a lei. La guardai: "Mi potevi avvisare che venivi con lui!" Claire si girò e mi sorrise: "Scusami! è stato tutto così improvviso!" le sorrisi e mi andai a sedere accanto a lei, interrompendo così, il contatto fisico instaurato con Tom. Guardai Bill, era seduto accanto me che guardava in silenzio il suo cellulare: "Cosa guardi?" mi sporsi un pochino per guardare il suo cellulare, Bill mi guardò divertito: "niente di importante" vidi nei suoi occhi della tristezza, tristezza che non ci doveva essere nei suoi occhi ambrati: "stai bene Bill?" lo vidi sorpreso per la mia domanda: "si, si" rispose lui, ma non gli credetti. La campanella suonò, mi alzai per entrare, ma prima, mi avvicinai all'orecchio di Bill: "ricordati che gli occhi dicono sempre la verità" mi girai e me ne andai insieme a Claire per andare nella nostra classe.
-BILL'S POV-
Guardai Amelia mentre se ne andava. "Ricordati che gli occhi dicono sempre la verità" mi aveva detto, perciò lo aveva notato, aveva visto che stavo male: "Che ti ha detto?" guardai Tom affianco a me: "nulla che ti possa interessare" mi alzai per andarmene: "andiamo! Ti ho già detto che mi dispiace!" cercai di non ascoltarlo, in quel momento l'ultima cosa che volevo sentire era la sua voce.
Di colpo mi bloccai: "Com'è stato?" vidi Tom guardarmi confuso: "cosa?" cercai di mantenere un tono calmo: "Com'è stato b-baciarla!" avevo faticato molto a dire l'ultima parola, ma questa era l'unica cosa che volevo sapere: "Bhe...bello suppongo" guardai lo sguardo imbarazzato di mio fratello: "erano morbide le sue labbra?" si aggiustò il capellino: "emh, si, morbide e carnose" sentì gli occhi cominciare a bruciare: "chi è stato ad avere l'iniziativa?" Tom abbassò lo sguardo al cemento grigio degli scalini: "io" i miei pugni si serrarono: "ha ricambiato?" mio fratello alzò lo sguardo incerto su di me: "si" sentì gli occhi diventare lucidi, ma mi trattenni dal piangere. Tutte le mie supposizioni erano morte, aveva ricambiato, non si era tirata in dietro e, soprattutto, il bacio le era piaciuto. Mi girai e cominciai a camminare in silenzio verso la mia classe.
Entrai, per fortuna la professoressa di storia non era ancora arrivata, cercai di non guardarla ma fu impossibile, i suoi capelli castani le ricadevano morbidi sulle sue guance rosate, i suoi occhi nocciola erano fissi sulla sua amica accanto a lei, e poi, il suo sorriso e la sua risata erano magnifici, sembrava una di quelle dee dell'antica Grecia.
Mi andai a sedere nel mio banco, vidi il suo sguardo cadere su di me e rattristirsi, cercai di rassicurarla con un sorriso poco credibile, ma come poco prima mi aveva detto "Gli occhi dicono sempre la verità" e in quel momento non potevano dire altro se non "Vorrei che tu avessi baciato me".
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LA SCELTA~tom kaulitz&bill kaulitz
Storie d'amoreAmelia si è appena trasferita a Lipsia, durante l'estate fa amicizia con Claire, la sua vicina di casa. A scuola incontra due ragazzi, i gemelli Kaulitz. La bella ragazza nuova riuscirà a far innamorare entrambi i fratelli, e alla fine dovrà sceglie...