Era dicembre inoltrato, tutte le vie di Lipisia erano illuminate da lucine colorate.
Tutto era tornato come prima, più o meno.
Il rapporto con Tom era migliorato, eravamo diventati molto amici, invece con Bill, bhe, non sapevo bene come definire il nostro rapporto. Amici? Fidanzati? Era una cosa a metà, eravamo più di semplici amici, ma non eravamo neanche una coppia! Insomma eravamo una cosa strana.
"Che cosa indosseremo?" La voce di Bill mi riportò alla realtà.
"Vestiamoci da Babbo Natale! Ho sempre desiderato indossare una barba finta!" Urlò Gustav sorridente, gli sguardi di tutti caddero sul biondo.
"E se indossiamo dei vestiti rossi e bianchi?" Parlò Georg, Bill scosse la testa.
"Hai dei vestiti rossi e bianchi?" Lo sguardo del castano si posò sul pavimento, scosse la testa.
"Appunto" gli occhi di tutti caddero su Tom.
"Eh no! Non guardate me! A parer mio, si potrebbe andare anche in pigiama!" Disse per poi portarsi la bottiglia di coca cola alle labbra.
"Ti prego Amelia, dimmi che hai un'idea" mi pregò Bill.
"Vorrei, ma purtroppo no" le mani del moro strinsero forte gli spigoli del tavolino, il mio sguardo cadde sulle mani venose del ragazzo.
"Amelia, mi serve il tuo armadio!" Urlò Bill rompendo quel silenzio che si era creato.
"Cosa?" Dissi guardandolo nei suoi occhi ambrati.
"L'ultima volta sono riuscito a trovare un outfit grazie al tuo armadio, potrei riuscirci ancora" disse lui.
"Ok? Ma non posso portare il mio armadio qui" dissi guardandolo più che confusa.
"Allora noi andremo dal tuo armadio, ora!" Disse indossando la sua giacca.
"Forza mandria di pigroni! Alzatevi! Tutti a casa di Amelia!" Tutti ci alzammo e salimmo in macchina, per andare a casa mia.
Feci entrare tutti nella mia camera, come l'ultima volta, Tom si appropriò del letto, invece Gustav e Georg si misero seduti a terra.
Bill aprì, con poca grazia, le ante del mio armadio.
"È una festa scolastica, perciò non dobbiamo essere esagerati, i professori potrebbero spaventarsi" disse Bill con la testa nascosta tra i miei vestiti.
Il prossimo venerdì sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze invernali, perciò la nostra scuola aveva deciso di fate una festicciola dove noi ci saremmo dovuti esibire.
Il moro mostrò dei pantaloni cargo a vita bassa ed una semplice maglietta nera con le maniche lunghe.
"Così potrebbe andare bene...ma manca qualcosa" disse fissando nel vuoto pensieroso, un'idea bellissima mi arrivò nel momento giusto.
"Ho un'idea!" Urlai prendendo di mano a Bill la mia maglia.
"Potremmo modificare la maglia, magari scrivendoci sopra il nome della nostra band e facendoci le nostre firme!" Dissi guardando i quattro ragazzi di fronte a me.
"Mh, niente male come idea" disse Tom.
"Perfetto! Allora tutti a prendere delle maglie nere! Torniamo tra 5 minuti, va bene?" Mi chiese Bill.
"Certo" risposi sorridente, i ragazzi uscirono e io rimasi a casa da sola.
Dopo circa una mezz'oretta sentì il campanello suonare, andai ad aprire.
"Scusaci, non sapevo quale maglia scegliere" disse Bill con il fiatone.
"Tranquillo" dissi per poi farli entrare e metterci lavoro.
Dopo qualche ora di duro lavoro e puro divertimento, guardammo le nostre maglie finite, non erano venute per niente male.
"Siamo degli artisti!" Disse Georg ammirando le nostre creazioni, tutti annuimmo.
Guardai l'ora.
"Cavolo ragazzi sono le 20:00!" Gustav si massaggiò la pancia.
"Ecco perché avevo un certo languorino" guardai tutti e quattro.
"Aiutatemi a preparare la tavola, sta sera vi fermate a mangiare qui" dissi andando a prendere una tovaglia che diedi a Georg.
"Certo, se vogliamo morire è più che fattibile!" Esclamò Tom, a cui diedi delle forchette.
"Tranquillo non cucinerai tu" dissi ironicamente.
Tutti si misero a lavoro, inclusa io ai fornelli.
Preparai una pasta, della carne e della verdura, un pasto non molto elaborato.
"Potevi fare di meglio, cuoca cara" disse Tom ancora con la bocca piena.
"Almeno è commestibile" disse Gustav facendo la scarpetta con il pane, sorrisi vedendo l'espressione seccata del rasta.
Appena finimmo di mettere tutto via, i ragazzi iniziarono ad indossare le loro giacche.
"Grazie per la cena Amelia" disse Bill teneramente.
"Oh, tanto l'avrei dovuta fare lo stesso! Sono stata felice di avere della compagnia" dissi sorridente, presero le loro maglie e se ne andarono.
Io invece mi cambiai e mi fiondai, stanchissima, nel mio comodo letto.
------------
SPAZIO AUTRICE:
Scusate se ieri non ho postato ma ero via.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ciaooo<3
STAI LEGGENDO
LA SCELTA~tom kaulitz&bill kaulitz
RomanceAmelia si è appena trasferita a Lipsia, durante l'estate fa amicizia con Claire, la sua vicina di casa. A scuola incontra due ragazzi, i gemelli Kaulitz. La bella ragazza nuova riuscirà a far innamorare entrambi i fratelli, e alla fine dovrà sceglie...