proviamoci

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Grace:
Era un pomeriggio come tutti gli altri, ma l'unica cosa differente era Noah.

Eravamo sdraiati sul letto.
Non sapevamo che cosa fare, visto che eravamo ancora un po' timidi.

Non parlavamo mai o non decidevamo mai che cosa fare nel tempo libero insieme.
Eravamo ancora all'inizio.

per togliere il ghiaccio fra noi ho coperto la mia bocca sulla sua.

Così fanno le coppie, giusto?

La sua bocca si è chiusa sulla mia e ho percepito il tremito della sua mano.
Poi le sue mani passarono alla mia schiena.
M-mi stava abbracciando?
Lo imitai e cominciai a muovere la bocca.
Non mi ero accorta che ero sopra di lui.

Giuro che in quel momento ho sentito la punta della sua lingua che mi stava stuzzicando, stavo morendo dentro.
Allo stesso tempo volevo svenire, ma quella sensazione era piacevole.
Sapevo che voleva che limonassimo in quel momento.
«posso?»
Mh, come non detto.
io diedi il permesso con la bocca.
Quando le nostre lingue si sono toccate, sentii un fremito provenire dalla mia pelle.
Per non far vedere la mia ansia, cercai di far accennare un sorriso eccitato.
Ero troppo incredula adesso, per pensare a quello che stavo facendo.

Sognavo questo da quando avevo cinque anni, da quando l'ho osservato la prima volta.
quando l'avevo adocchiato per la prima volta affacciato alla finestra, quando l'avevo visto illuminato dalla luce della luna, la notte.

Ricordo che pensavo già ad un futuro con lui.
A quell'età ero già illusa.
Non poco, parecchio.

Il suo profumo era buono.
Mi piaceva.
Era irresistibile.
Sapeva di pulito.

Un profumo, così buono, che potevi cascarci, quando stavi vicino a lui.

«così fai innamorare le ragazze?»
«così come?» chiese
«con il tuo profumo»
«in che senso?»
«nel senso che tu le fai confondere con questo profumino, le catapulti in paradiso...»
«ah» tutto qua? Tu mi rispondi con un "ah"?

Poi si piegò su di me e inclinò il suo volto e il suo fiato contro il mio orecchio.
«ma tu non sei come le altre ragazze»
Avvertii brividi in tutto il corpo, quando mi parlò contro l'orecchio
Cazzo.
«da che cosa lo capisci?»
«sei come me, lo so»
MH.
«sei romantica come me, adori la notte, guardi le stelle con occhi magici e incantati e le conti fino a stancarti, ami i tuoi genitori e le tue amiche, faresti di tutto pur di farle appagare, leggi libri romantici, piangi per i film drammatici, adori gli animali, spesso se stai camminando e incontri un cagnolino lo accarezzi sempre, disegni se sei triste o annoiata, su Tik Tok guardi soltanto i gatti cute, non demordi mai, quando mi hai visto la prima volta salire con te in un autobus cercavi il coraggio per salutarmi, so che pensavi che non ti cagassi di striscio, ma non era così...
Potrei dire tante cose ma staremmo qui fino a domani»
Lo guardai con occhi lucidi e innamorati.
«mi piaci per questo piccola»infine disse questo.
«anche tu mi piaci per tutto quello che fai»

Passarono un po' di ore, ma noi stavamo abbracciati e parlavamo della nostra vita, senza staccare mai il nostro contatto visivo.

Ma proprio adesso lui decise di cambiare argomento, interrompendo il nostro silenzio religioso.

«oh no, devo andare, mi aspetta una partita di football»
«tranquillo» lo baciai ancora una volta, però in un modo focoso.
Ne approfittammo che non c'era nessuno in casa mia per scendere le scale insieme, così potevo accompagnarlo a uscire dalla porta principale e non da quella di servizio.

Serenamente.

Purtroppo i miei genitori non sapevano un bel niente di lui, ma prima o poi glielo dirò.
Magari stasera, domani, tra poco?
Non sarà mai troppo tardi.
Anche se mia mamma ha già qualche sospetto... Da sempre.

È strano, vero?
A scuola tutti sanno di me e Noah, alcuni sono pro e altri contro della nostra frequentazione.
Spesso mi arrivano messaggi anonimi sul telefono, dove ci sono offese da ragazze tossiche, gelose e deficienti.
Ormai ci ero abituata, ho ricevuto insulti più pesanti quando ero più piccolina, ma questi di certo non sono come quelli.
Per fortuna cazzo.
Quindi potevo costruirci un muro a ste stronze e andare avanti senza problemi.
Sicuramente se mi scrivono messaggi di questo genere è per perdere tempo.

«ciao piccola, a stasera?»Noah interruppe la mia pensata.
«a stasera»

Eccoci qua, ero tornata in camera per riordinare le mie idee su Noah...

Cercai un foglio per scrivere di lui.

Caro foglietto,
Ho preso carta e penna per scrivere di questo ragazzo magnifico.
Ammetto che lo amo da quando ho 5 anni e questo non lo saprà mai,
Ancora non sono sicura che gli piaccio seriamente, perché molte ragazze ancora ci provano con lui, ma lui per fortuna le rifiuta e resta "fedele".
Non so se le rifiuta per accontentarmi o perché lo vuole lui.
Questo devo ancora capirlo.
ma mi fa stare bene ogni volta che fa questo gesto.
Lui NON ERA QUEL TIPO DI RAGAZZO PUTTANIERE, ed era vero, cazzo.
Te lo giuro foglietto.
Ho sbagliato, non avevo messo ancora l'aspetto più importante.
Sai caro foglietto?
Non sono ansiosa quando non lo vedo, perché ho realizzato che non importa dove lui sia, o che cosa sta facendo, perché per sempre io sarò follemente innamorata di lui.
Penso che pure il cielo, la luna, le stelle lo sanno.

Sono talmente emozionata, che quando scrivo di lui non mi vengono le parole giuste.
Capisci?
Mi sento imbranata.
Per adesso mi fermo qui a scrivere.

Metto il foglietodentro il cassetto della mia scrivania e nel frattempo mia madre entra in camera a fare irruzione e a rompermi le palle, come fa sempre.

Mhh ma poi come ha fatto a entrare in casa? Non ho sentito la macchina parcheggiarsi nel vialetto...

«so di te e Noah»
«chi te l'ha detto?»
«me l'ha detto lui di persona, mi ha promesso che non ti farebbe mai del male, perché a lui piaci, vuole avere una relazione seria e sana con te e ti adora tanto»
«oh»
«solo questo vuoi dire? È un ragazzo d'oro, in questa generazione matta di ragazzi, lui è l'unico normale, sai?»
«hai ragione mamma, questo lo so da quando ho 5 anni»
«il mondo non aspetta nessuno, amalo, apprezzalo, innamoratene, fatti desiderare, stimalo e quando te la senti riempigli di complimenti e apprezzamenti, ok? Non fartelo scappare...»
«perché mi dici questo?»
«perché ho avuto questa esperienza con un ragazzo quando avevo la tua età, di cui me ne sono innamorata perdutamente...»
«che cosa è successo con questo ragazzo?»
«me lo sono fatto scappare come una stupida.»
«A volte non ti rendi conto che la cosa migliore che ti sia mai capitata ce l'hai proprio lì davanti agli occhi... Ma va bene così, davvero sai? Perché poi ho incontrato tuo padre e me lo sono sposato»
Di queste parole non me ne dimenticherò nessuna.

Ed era proprio così.
Ancora adesso trovo i miei genitori due adolescenti mattacchioni e innamorati di uno e dell'altro.
Sono la coppia di stelle che splende anche quando c'è il sole.

Se non ci fossero i miei genitori la mia vita non prenderebbe colori.

ricordati di guardare le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora