Five foot nine

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Louis Tomlinson

"Se mi stai portando a Disneyland, sai benissimo che queste cose non funz--.".

"Chiudi quella bocca, Lou. Non ti sto portando a Disneyland.", disse Liam con gli occhi sulla strada.

"Dove mi stai portando, allora?", chiesi per l'ennesima volta.

"Piantala di chiedere. È una sorpresa.", rispose.

Dopo vari minuti di macchina, arrivammo in un locale deserto, con un tavolo romantico, delle lucine che illuminavano il posto e alcune candele.
Mi portò vicino al tavolo. All'inizio stavo esitando, ma poi feci un giro attorno a ciò che c'era. Tutto era perfetto, anche il suono del silenzio.

"Li, amico, non penso che dovremmo farlo. Non sono in buoni rapporti con Louis, e tu ti sei lasciato con Zayn da poc--.".

"Ma se non sai neanche cosa stiamo facendo.", fece una smorfia.

"So cosa vuol dire tutto questo, ma non è così da parte mia. Ti manca Zayn.", spiegai. Sapevo che mi avrebbe detto di avere una cotta per me, ma sapevo anche che non fosse vero, era solo una sua illusione. Stavo provando a superare il tradimento di Harry, e il mio migliore amico arrivava a quei punti.

"Per l'ultima volta, Louis, stai fottutamente zitto.", disse Liam e si allontanò. "Aspetta qui.".

Rimasi dov'ero e lo aspettai. Probabilmente sarei dovuto andarmene prima che lui tornasse e mi desse un anello, ma mi pareva che i miei piedi fossero incollati al suolo.

Dopo un po', non era ancora tornato. Mi guardai attorno e notai una macchina familiare venire nel mio verso. Parcheggiò vicino all'auto di Liam.
Harry.

Il sedile del passeggero era occupato, e il finestrino era abbassato. La vidi, vidi la stessa ragazza che era a casa con Harry. Si tolse la cintura e diede un bacio sulla guancia a lui prima di uscire. Quel sentimento mi colpì ancora. Non era neanche gelosia.
Più che altro, era la sensazione di non essere mai abbastanza per nessuno.

Lei uscì dall'auto e teneva in mano un mazzo di rose. Non appena fui in procinto di andarmene, si avvicinò velocemente a me e mi tirò per un braccio.

"Aspetta, questi sono per te.", disse porgendomi i fiori. Subito pensai stesse scherzando, ma la sua espressione era piuttosto seria, perciò li presi.

"E anche questa.", indicò una scatolina.

La aprii e notai una scritta: "No, non ti farei mai una cosa del genere.".

Guardai la ragazza e lei mi sorrise. C'era qualcosa in lei, ma non capivo.

"Sembra che tu abbia finalmente conosciuto la mia ragazza preferita!", disse Harry aprendo la portiera dell'auto. Si mise accanto a lei e la strinse sul fianco.

"Mi stai fottutamente prendendo in giro.", dissi e mi girai per andarmene.

"Il suo nome è Gemma.", urlò lui.

Avrei voluto dirgli che non mi interessava nulla del suo nome, ma era troppo tardi. Mi importava eccome, volevo saperlo.

"Styles. Gemma Anne Styles. È mia sorella.", disse ed io mi fermai.

Aveva una sorella?

Mi girai lentamente, imbarazzato. Non avevo idea di cosa dire. Avrei voluto picchiarmi, in quel momento.

Voglio dire, andiamo, Louis. Come cazzo avevi fatto a non notare la loro somiglianza?
E com'è che non ti era neanche venuto in mente di chiedergli se fosse figlio unico o meno?

Spaces • Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora