Torn apart

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Louis Tomlinson

"Colpiscimi. Uccidimi. Andiamo, Liam.", gli chiesi. Sapevo che avrebbe potuto farmi male, praticava boxing ed era piuttosto forte. Ma provare dolore era l'unica cosa che volevo in quel momento.

Il mio petto esplodeva, ed io mi sentivo ferito. Il mio cuore era stato fatto a pezzi già in passato; poi si era aggiustato, rimanendo di nuovo deluso e colpito da un'altra persona.

"Tieni, bevine un po'", Liam mi porse un bicchiere d'acqua.

Dopo alcuni minuti, sentii il sonno farmi visita e mi addormentai sotto il suo sguardo.

Harry Styles
(Questa parte avviene prima che Louis veda Harry con un'altra persona, perciò il pezzo si riferisce a partire dall'incontro tra H e Liam)

"Dovresti tornare a casa, ora.", dissi a Liam non appena lessi il messaggio di Louis.

"Cosa?", chiese.

Gli mostrai il telefono per fargli leggere ciò che mi aveva scritto.

"Tesoro, cos'è questo?".

"Louis mi ha mandato un messaggio.".

"Louis ti ha mandato... un'orrenda foto di lui che dorme?", domandò. Guardai lo schermo e realizzai di aver già chiuso il messaggio. In pratica, gli stavo mostrando il mio sfondo.

"No, è il mio sfondo, stupida merda. E non è orrendo.", dissi aprendo il testo e posandolo sotto i suoi occhi.

"Cazzo.", esclamò prendendo le sue cose ed uscendo il più velocemente possibile. A quanto pare, Louis stava per andare da lui.

Dopo aver pagato al ristorante, tornai a casa. Quando sorpassai il cancello, notai una strana macchina parcheggiata davanti all'edificio. Era rosa ed era dello stesso modello di quella di mia madre, solo che la sua era nera.

Quando entrai in casa, mi accolse una voce familiare.

"Harry!", urlò dal piano di sopra. I suoi capelli erano viola, molto diversi dall'ultima volta in cui la vidi.
Cambiava sempre ogni cosa di sé stessa, perciò mi ero abituato a vederla diversa ogni volta. Aveva, però, lo stesso sorriso.
La gente pensava sempre che avessimo lo stesso sorriso, ma io sapevo di essere più adorabile. *occhiolino*

"Gemma?", chiesi e lei saltò tra le mie braccia. Stava indossando una delle mie felpe, e ciò significava che era già andata a frugare tra la mia roba.

"Cosa? Non mi vedi da qualche mese e non ti ricordi neanche la mia faccia?", disse col suo accento. Quest'ultimo era più evidente da lei, o forse era solo un fatto del volume della voce, avendolo più alto del mio.

"Come hai fatto a scoprire dove abito?".

"Beh, ho chiesto ad Ashton e me l'ha subito detto.".

"Aah, quindi ora flirti con lui.".

"Non flirto, ho solo domandato e lui mi ha risposto. Ma a parte quello, tu devi spiegarmi qualcosa.".
Incrociò le braccia tipo tu-sei-in-difficoltà-ed-io-non-ho-intenzione-di-aiutarti.

"Oh adiamo, sei venuta qui a fare il ruolo della mamma?", mi trascinai verso il divano.

"No, sono venuta a fare ciò che una sorella deve fare. Ora dimmi: chi è Louis?", alzò le sopracciglia.

"È mio marito. Vive qui, ma probabilmente lo sai già. È super sexy, ha gli occhi blu, è moro, ha una bellissima faccia ed è mio marito, perciò è off-limits per te.", spiegai.

"Aspetta. Non ci vediamo da due mesi ed ora hai un marito?", chiese. Probabilmente non l'avrebbe mai immaginato prima della mia confessione. Dovetti dirglielo per forza, anche perché l'avrebbe scoperto da sola.

Spaces • Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora