Love birds

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Louis Tomlinson

Mi svegliai prima del previsto, perciò decisi di preparare la colazione.
Posizionai la videocamera in un angolo della cucina e premetti 'play'.

Non so perché, ma mi era sempre piaciuto fare ciò. Adoravo filmare le cose che facevo e riguardarle qualche tempo dopo.

Quando ero giovane, credevo che nel cervello avessimo appunto una videocamera che riprendesse ogni momento della nostra vita.

Già, il giovane Louis Tomlinson realizzò troppo tardi che ciò erano i 'ricordi'.

Dopo aver finito di cucinare, notai che Harry stava ancora dormendo, perciò decisi di andare a svegliarlo.

"Baby, è ora di alzarsi.", ma non ricevetti risposta.

"Devi alzarti...", iniziai a canticchiare. L'unica cosa che fece fu prendere il cuscino e metterlo sopra le sue orecchie, in modo da non sentirmi.

Non ero un cantante, ma andiamo, non ero così male!

"Bene, allora sarò in cucina da solo... possibilmente nudo...", dissi alzando la voce.

"Sveglio, sveglio! Sono sveglio!", si sedette velocemente girandosi verso la cucina.

"Colazione?", gli domandai posizionando il suo piatto.

"Mi hai mentito.", si lamentò ed iniziò a rincorrermi, mentre io giravo attorno al tavolo pensando che non mi avrebbe preso, e invece...
Mi strinse entrambe le braccia e mi lasciò decine di baci in faccia.

"Alito mattutino!", urlai.

"Aspetta, vado e torno, tu rimani qui.", disse correndo in bagno.

Mi tolsi immediatamente la maglia e lo vidi spalancare gli occhi al suo ritorno.

"Mi aspettavo che fossi completamente nudo...", si avvicinò e mi strinse a sé.

"Beh, non possiamo farlo, perlomeno non in cucina.", dissi per poi baciarlo.

"Voglio farlo qui.", ammise prendendo la mia mano e posizionandola sulla sua erezione.

Gli accarezzai i capelli e ci baciammo sempre più appassionatamente.

Il mio sedere era appoggiato al bancone della cucina mentre lui passava le sue labbra sul mio collo.

"Beh, non vorrei vedere un porno gay, ma non ho scelta, a quanto pare.", udimmo una voce familiare proveniente dal salotto.

"Niall!", urlai io.

"Sei tornato prima?", chiese Harry non aspettandosi affatto l'arrivo del biondo.

"La mia famiglia è qui.", spiegò.

Guardai Har, e le sue guance erano rosse per l'imbarazzo.

"Voglio dire, non qui, stanno in hotel.", chiarì Niall facendo sospirare l'altro, come se si fosse tolto un peso

"Quindi perché sei tornato così presto?", chiese di nuovo.

"Beh, ero preoccupato per te, ma vedo che tu e tuo marito ve la state cavando alla grande.", disse puntando il dito contro il mio collo, dove poco prima Harry mi aveva fatto un succhiotto.

"I gave him that.", disse orgoglioso. (Ho lasciato la frase in inglese, vediamo se vi ricorda un certo episodio Larry di qualche anno fa)

"Comunque Niall, perché non ti unisci a noi per la colazione?", gli proposi sculacciandolo.

"Ma certo, sono troppo affamato.", rispose lui sedendosi sulla sedia ed iniziando a mangiare.

"Lo sei sempre.", lo stuzzicò Harry.

Spaces • Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora