Louis Tomlinson
Tre notti. Tre notti, e lui non era tornato ancora a casa.
Cercai di trovare una ragione logica per ciò. Probabilmente era da qualche suo amico perché non voleva sentire l'atmosfera natalizia a casa.
Forse sarà stato impegnato al bar. Oppure era in hotel e cercava di scappare da tutto.Guardai fuori dalla finestra mentre i bambini coloravano i disegni in malo modo. In fondo, erano bambini. Per quanto si fossero impegnati, avevano comunque sbagliato qualcosa.
Io avevo ventiquattro anni e mi sentivo peggio di loro. Non riuscivo a capire cosa avessi di così sbagliato.
Probabilmente se n'era andato perché non voleva più vedermi. Forse odiava tutto di me.
È che non potevo scrivergli e chiedergli dove fosse. Ero impaurito da una sua possibile risposta. E ciò che potevo fare era guardare dalla finestra sperando di trovarlo fuori.
Dopo la fine delle lezioni, i genitori vennero a prendere i bambini.
Io rimasi ancora un po' in classe: magari si sarebbe fatto vivo e saremmo tornati a casa insieme, oppure mi avrebbe portato alla galleria e poi a mangiare i cupcakes.BUZZZ, il mio telefono squillò. Era Harry.
"Pronto?".
"Ciao, uhm... Non tornerò a casa per altri due giorni, devo lavorare su delle cose.", disse parlando lentamente, come al solito. Ma non m'importava, l'unica cosa che volevo era sentire la sua voce.
"Sei occupato?", gli chiesi.
"Sì.".
"Uh, okay. Ci vediamo.", fu tutto ciò che riuscii a dire. Avrei voluto dirgli che mi mancava un sacco, che avevo bisogno di vederlo e che odiavo la sua assenza.
"Ciao.", chiuse la chiamata.
Il telefono era ancora appoggiato al mio orecchio, e speravo di sentire ancora la sua voce.
L'unica cosa che desideravo era di essere lì con lui. E mi odiavo per questo.
Guidai fino a casa e mi resi conto di quanto fosse vuota. Non m'interessava che non mettesse a posto il latte o il casino in cucina; avrei preferito quello alla sua assenza.
Il fatto che mi avesse chiamato smentì ciò che avevo creduto, ovvero che lui mi odiasse.
Forse era davvero impegnato.
Forse era successo qualcosa al bar e non poteva abbandonare il posto.Dopo alcune ore, decisi di andare all'hotel e vedere la situazione.
Presi alcuni suoi vestiti, così avrei avuto una scusa in caso mi avesse chiesto il perché del mio arrivo.Cosa avrei dovuto dirgli quando l'avrei visto?
Sono venuto qui per dirti che mi manchi tantissimo e la tua assenza mi sta uccidendo.
DING! Il suono dell'ascensore mi fece capire di essere arrivato al piano in cui era situato il bar.
Avevo intenzione di uscire, ma rimasi immobile e, prima che le porte si richiudessero, entrò un ragazzo. Era alto e bruno."Okay, incontriamoci nella hall.", stava parlando al telefono.
Aveva un fisico a dir poco pazzesco, nonostante non fosse molto muscoloso. La mascella aveva una forma perfetta, e aveva gli occhi castani più belli di sempre. I capelli erano ordinati e la maglia gli stava benissimo.
Non appena l'ascensore si fermò, uscii ed andai a sedermi nella hall per aspettare Harry.
Il ragazzo di prima era a pochi metri da me, e sembrava stesse attendendo l'arrivo di qualcuno.
Alcuni minuti dopo, Luke entrò nell'hotel, camminò verso quel tizio e lo abbracciò.
Iniziarono a parlare e sembrava si conoscessero da tanto tempo.
"Mase!", una voce familiare risuonò. Era ancora piuttosto distante, ma l'avrei riconosciuto tra migliaia di persone.
"Finalmente! Ma quanto ci hai messo?", chiese il ragazzo.
"Beh, dovevo vestirmi decentemente per questo appuntamento.", rispose Harry. Indossava una maglia costosa e un paio di skinny jeans.
Mason puntò il dito contro i suoi capelli, che erano raccolti in un ciuccio, e lui rise.
Improvvisamente mi mancò il respiro, come se la mia aria fosse stata rubata e io non potessi fare nulla. Non mi ero mai sentito così, ma il mio cuore si stava spezzando.
Avevo un dolore al petto, e non somigliava per niente a quello che ho provato quando scoprii il tradimento di Hannah; 'sta volta era diverso.
Mi sentivo tradito, ed era una cosa assurda.
Non sapevo neanche se mi piacesse. Non l'avevo ammesso né a lui, né a me stesso.
Ma ora era lì con la persona per la quale ha pianto per così tanto tempo; quella persona che gli fece capire veramente il suo carattere; colui che lo fece diventare ciò che era in quel momento.
Come potevo anche solo pensare di poter competere con quella persona?
Mason salutò un'ultima volta Luke. Harry, invece, gli sussurrò qualcosa, e lui annuì.
Li guardai sparire dalla mia vista ed uscire dall'hotel.
Mi sedetti; non avevo voglia di alzarmi, le mie gambe non avrebbero retto.
Mi sentii sconfitto ancora prima di iniziare una battaglia nella quale ero destinato a perdere.
Andiamo, Louis. Ora lui ha Mason, una persona che ha occupato il suo cuore molto tempo prima che tu entrassi nella sua vita.
Stavo guidando verso casa quando mi arrivò un messaggio da Harry, ma non lo aprii. L'ultima cosa che avrei voluto in quel momento era ripensare a ciò che avevo visto poco prima.
Non appena varcai la porta di casa, mi spogliai e andai a nuotare nella piscina. Feci un paio di vasche e cercai di dimenticare, ma non funzionò.
Uscii dall'acqua e mi diressi verso le scale per andare a prendere un asciugamano. Mi feci anche una doccia e mi presi tutto il tempo per rilassarmi.
Quando finii, andai in cucina e rimasi sorpreso nel trovare Luke: stava cucinando."Di nuovo qui.", gli dissi.
"Me ne vado presto.", rispose mentre metteva nei piatti il cibo che aveva cucinato.
"Ti ho visto prima nell'hotel. So che sai di Mason.", mi disse ad un certo punto. Non risposi, era l'ultima cosa di cui avrei voluto parlare.
"Non sapevo che sapessi cucinare.", cambiai discorso. L'avevo immaginato come un bambino amante del punk rock e dello skateboard, perciò non sapevo fosse in grado di fare ciò.
"Sono altri cento dollari, quindi perché no? Comunque, non sto cucinando per te.", ciò che aveva appena detto non aveva senso finché non sentii il campanello suonare.
"Ho fatto il mio dovere. Presumo che tu non voglia vedere ciò che sta per accadere, perciò ti consiglio di nasconderti nella tua stanza.", disse. Si pulì le mani ed uscì dall'ingresso posteriore.
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•Spazio autrice•In questo capitolo non succede nulla di così importante, ma nel prossimo ci sarà una sorpresina😌
Vi ricordo l'hashtag di Twitter col quale potete commentare la storia: #Spacesff
Aggiornerò domani, comunque!Bacini, Lju🌸
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Spaces • Larry Stylinson (Italian Translation)
Fiksi PenggemarLouis Tomlinson si ritrova in una stanza d'albergo a Las Vegas, con un anello al dito e un certificato di matrimonio, il quale dichiara che è sposato con un uomo di nome Harry Edward Styles •Questa è solo la traduzione della ff originale, scritta da...