XXVII

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Capitolo 27

pov's regulus

Tutti dicono che l'amore dei genitori sia il più puro e genuino esistente al mondo.
Ma se io vi dicessi che non l'ho mai provato?

Non ho mai avuto un sorriso caloroso da mia madre o una pacca sulla spalla da mio padre.
Non riempiono i miei silenzi con delle parole confortanti anzi, mi fanno isolare e rattristire ancora di più.

Ricordo ancora le parole che mi rivolgevano da bambino, non ero un bambino molto socievole con gli estranei ma avevo una strana speranza situata in un angolo del mio cuore, speravo che almeno i miei genitori mi ascoltassero e non odiassero la mia voce con così tanto ribrezzo.
Invece mia madre mi rifilava la stessa frase ogni volta che aprivo bocca per più di un minuto.
"non ti vorrà nessuno accanto se parli così tanto"
Eppure sono sempre stato un bambino timido e riservato, ma a volte mi permettevo di parlare, a casa mia, ancora ignaro di come realmente si comportavano i miei genitori.
Da quel momento mi sono chiuso in me stesso, totalmente.
Non avevo nessun amico, mamma pagava un insegnante privatl per me e sirius e, dopo aver appurato che parlavamo per tutta la durata delle lezioni giornaliere, ci ha assegnato lezioni separate, e io sono stato zitto, le ho accettate.
So che avrei dovuto parlare, in tutta la mia vita non ricordo una volta in cui mi sono ribellato al volere di mia madre e mio padre, quello di solito era il ruolo di sirius, e io ho non ho fatto nulla per cambiare questo fatto perché quando lui parlava difendeva anche me, e mi stava bene così.

Il mio unico amico era mio fratello sirius, da sempre.

Arrivati i suoi undici anni andò ad Hogwarts e io essendo un anno più piccolo rimasi a casa da solo, ma nessuno riempiva più il mio silenzio.

Dalla sua partenza fui molto geloso dalle persone che aveva incontrato quell'anno. A Natale, tornato a casa, raccontava con occhi pieni di felicità le giornate con i suoi quattro nuovi compagni di avventura.
James, il suo migliore amico per eccellenza, Remus, peter e ines.
Quest'ultima, sorella di remus, era l'unica ragazza del gruppo, e tutt'ora lo è, ma le cose sono un po' cambiate.
Prima la reputavo addirittura una poco di buono, influenzato dalle voci dei miei genitori; pensavano che volesse solo attenzioni.
Ora che ci ripenso mi do dello stupido per averla giudicata in modo così affrettato.

L'anno successivo andai anch'io a Hogwarts, il posto magico di cui tanto parlava mio fratello, e capì perché fosse così importante per lui.
Hogwarts con la sua architettura, le aule, gli argomenti studiati e le persone al suo interno riempiva completamente i silenzi del me bambino e riesce a farti vivere la realtà così com'è, senza i genitori ad influenzarti.

Feci la conoscenza degli amici di cui tanto parlava Sirius, erano, e sono, davvero brave persone.

James è un tornado che cammina, a volte ti irrita completamente il suo modo di fare, altre volte è come una doccia fredda che riesce a distrarti dai tuoi pensieri, abbiamo un rapporto di amore e odio noi due.

Remus e io ci siamo ritrovati molte volte a studiare in biblioteca in compagnia della Evans e dopodiché andavamo in giardino a leggere.
Noi due non parliamo quasi mai ma ci basta così.

Peter anche se molto silenzioso e per le sue è sempre lì per te nel momento del bisogno a mostrarti uno spiraglio di luce a cui sostenerti e sperare.

Per ultima Ines, la mia migliore amica.
Quando ci siamo visti la prima volta mi ha colpito per il suo essere genuinamente pura e senza filtri inutili, da lei saprai sempre la verità.
È dolce, disponibile, affettuosa, chiacchierona, ma rispetta anche i tuoi silenzi, infatti i pomeriggi passati insieme sono in gran parte accompagnati da un silenzio paradisiaco, semplice e confortevole.

caratteri contrastanti || James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora