caratteri contrastanti || James Potter

XXXI

Dopo essermene andata dallo scompartimento dei serpeverde torno dai miei amici e da mio fratello, quest'ultimo nota il dispiacere sul mio viso ma non dice niente, mi avvolge soltanto le spalle con un braccio e ci dirigiamo insieme fuori dal treno.

È l'ora dei saluti.

Primi fra tutti abbraccio Peter e le ragazze, poi vado da Sirius e lo abbraccio forte.
"Per qualsiasi cosa scrivimi anche se ci vedremo tra poco a Natale" sussurro al suo orecchio, ricevendo un sorriso di ringraziamento.
Infine tocca a James che, dopo un attimo di incertezza, mi ritrovo ad abbracciare, non come Sirius ma comunque con affetto.

Io e Remus attraversiamo il muro e ci ritroviamo nella stazione babbana a cercare i nostri genitori.
Davanti a noi compaiono mamma e papà che ci abbracciano entrambi facendoci mancare il respiro.
"Sono felice di vedervi ma vorrei rimanere viva" le dico sorridendo e entrambi si staccano dall'abbraccio di gruppo che avevamo creato.

Arrivati a casa iniziamo a mangiare, raccontando di come sono andati questi mesi scolastici.
"Gli amici stanno bene?" chiede papà e entrambi annuiamo.
"Questo cos'è?" chiede mia mamma guardando la mia mano, si riferisce all'anello che mi ha regalato Regulus all'inizio dell'anno scorso, sembra passato un secolo.
"Non l'hai mai notato?Non se lo toglie mai!" si mette in mezzo Remus, mi duole dirlo ma mio fratello ha ragione.
"E l'anello che mi ha regalato Regulus all'inizio dell'anno scorso" papà mi guarda con un sopracciglio alzato.
"Chi è questo Regulus?" chiede.
"Papi è il mio migliore amico, il fratello di Sirius"
"Non ho presente" è scettico e mi fa ridere.
Continuiamo a discutere io e papà, lui geloso di chiunque mi si avvicini, io che cerco di farlo ragionare; nel mentre la mamma e remus ridono come pazzi.

Continuiamo a raccontare di questi mesi per poi sparecchiare e fare qualche partita a carte.
Dopodiché vado in camera per dedicare un po' di tempo a me stessa.
Io vado in camera, ho proprio bisogno di una doccia e di una dormita.
Davanti a me si prospettano mesi di scuola intensi, l'anno prossimo abbiamo i G.U.F.O. e i professori vogliono prepararci bene, iniziando già un anno prima.
Spero che anche le vacanze vadano bene.

...

Mancano pochi giorni a Natale e non ho ancora preso nessun regalo, come al solito anche quest'anno mi sono ridotta all'ultimo, menomale le ragazze sono nella mia stessa situazione.

Ora infatti mi trovo ad Hogsmade con Lily, Marlene, Alice e Emmeline per prendere i regali dell'ultimo minuto.
"Bene ragazze ce la faremo" ci incita Lily.
"Non faremo mai in tempo, ognuna di noi deve fare almeno dieci regali ciascuna" parla emmeline.
"Io direi, i regali per parenti e amici li facciamo tutte insieme poi per quelli tra di noi ognuno per la sua strada poi ci ritroviamo qui" provo a trovare una soluzione, sicuramente non avrei scelto i regali per loro davanti a loro.
Tutte accettano quindi iniziamo.

Presi tutti i regali mi mancano quelli delle ragazze perciò ci dividiamo.
Entro in un negozio di vestiti per trovare qualcosa per Emmeline, ama la moda e spero di trovare qualcosa all'altezza di quel che ama indossare; in alternativa ama anche la musica ma le ho già regalato un vinile l'hanno scorso, forse potrei fare entrambi...
No no non posso spendere troppi soldi, mi sentirei troppo in colpa essendo di mamma e papà.

Ines concentrati!

Faccio avanti e indietro tra gli abiti esposti fino a che non sento un rumore strano proveniente dalla zona camerini.

Non devo fare l'impicciona.
Non devo fare l'impicciona.
Ok non ce la posso fare, mi avvicino, magari la persona dentro ha bisogno d'aiuto, no?

Mi avvicino di qualche passo nascondendo il viso nello stand di vestiti lì affianco.
Ma sono...gemiti?!
O cazzo in cosa mi sono cacciata.
Sento delle parole sussurrate e altri rumori poco casti.
Ha una voce familiare.
"Oh si Josh" si lascia scappare la ragazza, menomale che oltre a me non c'è nessuno nei dintorni.
"Shh" le rifila probabilmente il ragazzo li con lei.
Aspetta, ma io conosco la voce di questa ragazza.
Dimmi che non è lei.
Cazzo cazzo cazzo stanno uscendo.
Cerco un posto dove nascondermi ma non lo trovo, tutti i camerini sono occupati.