Il regno di Kairosys è suddiviso in cinque reami, ognuno di essi con una specie dominante, a nord i lupi delle montagne di Hoypos, ad ovest i fae draghi del deserto rosso di Merah, a sud i draghi Marini del Mari di Terjun e ad est i lupi della fores...
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"mettetevi seduti. Soprattutto lei vostra altezza."
Kail guardò prima il padre con stupore e poi volse lo sguardo verso il drago, che senza fare una piega restò in piedi a braccia incrociate.
"Altezza?!"
"direi che puoi levarti la collana di mia figlia principe Shawn, questa stanza è schermata come la sua, non verrà percepito il tuo cambio d'odore."
"Avete delle protezioni molto potenti, se non fosse per le mie abilità non le avrei percepite. Devo fare i complimenti a voi madame immagino."
Selene rise poggiando la tazza sul piccolo tavolino davanti a lei, mentre lui si tolse la collana emettendo un profondo sospiro, si chiedeva come poteva portarla tutto il giorno quella lupa. La sensazione di respirare pienamente gli fece distendere i muscoli delle scapole, mentre i tre l'osservavano, soprattutto Kail che con occhi sgranati, notando il colore degli occhi, non riesce a trattenere un ringhio rabbioso, perché la sua famiglia sta spalleggiando quel mostro di Droskulls, non si capacità di come sua sorella lo abbia potuto aiutare, i suoi accoglierlo li nella loro locanda, era un grosso pericolo per loro. Il suo ringhio non sfuggì a Shawn che lo puntò con sguardo severo e privo di paura anzi era divertito dalla sua reazione.
"Abbassa la cresta cucciolo."
"Non chiamarmi cucciolo, Drago."
Rispose con più rabbia, che trasparì anche dalle sue pupille che cambiarono nella forma di lupo, questo fece sorridere con strafottenza Shawn che invece non si scompose.
"Da come non riesci a controllare la rabbia, darti del cucciolo è appropriato."
"Ti faccio vedere io chi è il cucciolo qui, traditore di Kairosys!"
Quelle erano decisamente le parole sbagliate da dire, perché Shawn ringhiò con rabbia feroce, mentre il suo sguardo si faceva tagliente e dalle sue labbra e narici usciva del fumo rosso.
"Come mi hai chiamato cane pulcioso?"
"Sporco traditore, cosa è non ci senti?!"
Tra i due la tensione stava salendo velocemente come la rabbia che provavano, infatti stavano per abbandonare la loro sembianze Fae per prendere la forma animale, che avrebbe solo creato problemi, soprattutto il principe visto la sua stazza.
"Adesso basta."
La voce tuonante di Léon arrivò ai due come un fulmine a ciel sereno, infatti il Fae si era alzato e aveva anche sbattuto le mani sulla scrivania, guardandoli con occhi di chi non ammette repliche e che è pronto a sbranare il suo stesso figlio pur di farli stare buoni, come solo un'uomo dell'esercito sapeva fare con i sottoposti. Girò attorno alla scrivania con passo calcolato fermandosi poi davanti ad essa portando le mani giunte dietro la schiena, con un'eleganza e un portamento che non passò inosservata al principe.
