14.

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Passano svariati giorni da quella sera, io e Conrad non ci rivolgemmo parola se non per salutarci, ma per il resto ci separammo. Si stava avvicinando sempre di più il giorno del ballo e io non avevo ancora un accompagnatore.

"A che pensi?" mi chiese mia sorella Belly, eravamo sedute nel mio letto.

"Ehm a nulla tranquilla, quindi sarà Jeremiah ad accompagnarti al ballo?" chiesi scrollando tutti i pensieri che avevo in mente.

"Sii non vedo l'ora" disse battendo le mani.

"Sono felice che stiate bene finalmente" sorrisi prendendole le mani.

"E tu invece? Non hai ancora un accompagnatore, se lo sapesse Susannah gli verrebbe un colpo" disse ridendo.

"Sì lo so" mi buttai indietro.

"Tra te e Conrad ancora nulla?" mi chiese, sembrava che avesse paura a pormi la domanda.

"No, ancora nulla, insomma siamo sempre stati insieme come amici e ora non ci rivolgiamo parola" risposi un pó dispiaciuta.

"Quindi è inevitabile che lui non ti porti al ballo..chiedi a Mark, sisisi a Mark, sicuramente verrà" Sì alzò e prese il mio telefono.

"Dai su scrivigli, fidati" mi spronò.

"E va bene, mi fido" continuavo a essere titubante su quello che stavo per fare, ma qualcuno doveva pur accompagnarmi. Volevo che quella sera fosse LA sera, col mio principe azzurro, il vestito bianco e i fiori, ci sarà tutto tranne che il principe azzurro.
Scrissi a Mark, mi avrebbe accompagnata lui al ballo. Era ora di cena, mia madre ci chiamò, mi sedetti al solito posto, vicino a Belly e con a capotavola Conrad.

"Allora pronte per domani?" chiese Susannah a me e Belly.

"Sii, non vedo l'ora sia domani" sorrise mia sorella.

"Tu andrai con Jer e tu Emma? Spero per te che abbia trovato qualcuno" prese parola mia madre.

"Oh Mark, mi accompagnerà lui al ballo" risposi, nessuno fece domande.

"Tesoro sarete bellissimi vedrai" mi disse Susannah, sorrisi debolmente.
La serata passò velocemente, andai a letto presto poiché ero stanca.

  ♧

"Buongiorno Emma" mi sentii urlicchiare di prima mattina, mi spaventai.

"Oh cielo sono in ritardo?" mi alzai di colpo.

"No affatto" Sì sedette vicino a me la bionda.

"Pronta per il tuo grande giorno?" mi chiese sorridendo.

"Per niente" risposi ancora un pó assonnata.

"Oh fidati lo sei" ribatté.

"E se inciampassi?" dissi sistemandomi i capelli.

"Non accadrà, ascolta tu aggrappati al braccio di Mark e andrà tutto bene" mi disse ridacchiando.

"Va bene" sorrisi.

"Va tutto bene? Ti ho obbligata a farlo?" mi chiese spostandomi una ciocca di capelli dal viso.

"Forse un pó all'inizio, ma volevo farti felice" le presi le mani.

"Ascolta non dobbiamo andare stasera se non ne hai voglia" mi disse.

Non è estate senza te; Conrad Fisher;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora