8.

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Serena era andata via il pomeriggio del giorno prima, Nate il mattino prima.
Mi svegliai alle 9.30 circa, Conrad si sarebbe svegliato a momenti, tutti erano sotto a fare colazione, io decisi di andare in camera di Conrad.
Mi sdraiai affianco a lui aspettando che si svegliasse.

"Ei.." dissi appena aprii gli occhi.

"Che ci fai qui" mi chiese ancora assonnato.

"Sai non mi aspettavo un regalo però almeno un augurio più entusiasmante me lo potevi fare" dissi sorridendo. Lui ricambiò il sorriso.

"Ascolta non dobbiamo odiarci, e francamente io non ti odio, non potrei mai farlo, non so cosa ti sta succedendo in questo periodo e non voglio neanche strapparti le parole di bocca, sappi solo che con me non serve fingere che tutto vada bene e quando vorrai parlare io sono qui, per te" gli dissi, gli sorrisi, un sorriso leggero.

"Ti prometto che appena me la sentirò sarai la prima a sapere cosa succede ok?" mi disse accarezzandomi la guancia, mi sentii avvampare.

Gli dissi di scendere a fare colazione, ma mi fermò prendendo la mano.
"Con Nate?" mi chiese.

"Nulla, abbiamo deciso di non andare oltre, con Nicole?" gli chiesi.

"Nulla di serio penso" mi rispose alzandosi.

"Dovresti dirglielo a lei piaci davvero" Nicole non era la persona che preferivo ma mi dispiaceva per lei.

Scendemmo insieme al piano di sotto.

"Ecco qua i piccioncini!" disse Jeremiah sorridendo. Mi portai una mano alla testa.

"Ora che siete grandi entrambi non fate cose sconce a casa vi prego" disse Belly, quasi implorandoci.

"Belly!" La rimproverò Laurel.

"Stavamo solo parlando e poi se avessimo voluto fare qualsiasi cosa lo avremmo potuto fare anche prima dei 18 anni." dissi portandomi un mirtillo alla bocca.

"Che schifo" disse Steven

"Sto scherzando ok?" dissi io ridendo, rise anche Conrad.

"Anche perchè di Emma c'è ne basta una" disse mio fratello divertito.

"Steven non metterle in testa nulla" disse Laurel.

"Come se già non le avesse" rispose Belly.

"Cosa? Emma.. tu e Nate?.." iniziò mia madre, si stava facendo imbarazzante.

"Sapete cosa? c'è un bel sole, andrò fuori con i miei mirtilli" dissi uscendo con la mia ciotolina di mirtilli.

"Ei posso parlarti?" mi chiese mio fratello sedendosi accanto a me.

"Certo dimmi pure" dissi.

"Ieri sera, alla festa di nicole io e serena ci siamo baciati, belly penso ci abbia beccati, ma a me piace davvero Shayla, e non vorrei che lo scoprisse perché ci tengo davvero, dovrei dirglielo? Mi pento di aver baciato Serena." mi disse Steven, era la prima volta che lo vidi dispiaciuto.

"Hai baciato la mia migliore amica?" chiesi quasi infastidita.

"non arrabbiarti pure tu" mi pregò mio fratello.

"non sono arrabbiata, e comunque si secondo me dovresti essere sincero sia su quello che provi sia su cosa hai fatto con shayla, spero per te che capisca. Ti conviene però parlarne con Belly" dissi cercando di essere il più d'aiuto possibile.

"Va bene grazie mille" mi abbracciò.

La giornata passò abbastanza in fretta, io e Belly passammo il pomeriggio in spiaggia, mentre Conrad e Jeremiah surfavano, era davvero una bella giornata.

Arrivò presto la sera, non riuscivo proprio a dormire, mi giravo e rigiravo ma avevo altro per la testa. Scrissi all'unica persona che volevo vedere.

"Sei sveglio? Ci vediamo in spiaggia"
mi avesse raggiunto o meno io avevo bisogno di andare.

Arrivai in spiaggia, poco dopo mi raggiunse, Conrad era lì con me, mi sentivo bene.

"Ti ricordi quando da piccoli ci sgridavano perché volevamo venire qui la mattina presto da soli? Noi lo facevamo comunque, e poi dormivamo assieme quelle due orette" gli dissi guardando la luna sopra il mare.

"Già, erano bei momenti" disse con sincerità.

"Sai, tu non vorrai parlare dei tuoi problemi ma io ne ho bisogno, ho bisogno che il mio migliore amico mi ascolti, ho bisogno di te Conrad" gli confessai con gli occhi lucidi. Stavo per piangere.

"Dimmi Emmina, io sono qui" mi disse preoccupato.

"Ti ricordi quando due anni fa soffrivo di di disturbi alimentari per lo stress del divorzio?" gli chiesi, accennò.

"Ecco, la situazione si calmò, ma quest'anno sto di nuovo male, non riesco a mangiare, non c'è la faccio, non riesco a guardarmi allo specchio senza pensare che dovrei togliere quei due o tre chili che ho in più, perché le ragazze che vedo in giro insomma sono perfette. Poi ci sono volte in cui mangio davvero tanto, quasi mi abbuffo, perché non c'è la faccio più, e rimetto tutto..io non ce la faccio davvero Conrad" piansi, mi sfogai, avevo bisogno di farlo, e lui era l'unica persona che non mi avrebbe giudicata.
Mi abbracciò, un abbraccio vero, mi asciugò le lacrime con la manica della sua felpa; si stese e io feci lo stesso, misi la testa sul suo petto inalando il suo profumo.

"Per me sei perfetta così Emma, davvero, sono felice che tu ne abbia parlato con me. Ricordati che sei bellissima così come sei, non serve saltare un pasto o rimettere tutto. Mi dispiace tanto per l'altra sera, non intendevo dire veramente quello" mi lasciò un bacio sulla testa, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dalle onde del mare e dai battiti del suo cuore.

Il mio cuore sarebbe sempre tornato lì, per quanto mi impegnassi a stargli lontano io sarei tornata da lui, da Conrad Fisher.

Angolo autrice:
eii come va? questo è solo un capitolo di passaggio però era per staccare un attimo dalla serie.
fatemi sapere se vi sta piacendo💞

Non è estate senza te; Conrad Fisher;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora