18.

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Il giorno della partenza era terribile, segnava che l'estate fosse ufficialmente finita. Io e Conrad passammo questi ultimi giorni insieme, cercai di passarli con tutti, anche con i miei fratelli essendo che non li avrei rivisti per un anno.
Ogni anno sapevo che sarei tornata al liceo, stessi compagni, stessa storia, stessa routine e invece ora?

Mi ritrovavo a fare grandi respiri davanti allo specchio di camera mia, avevo paura, avevo paura di non trovare la strada giusta, di non trovarmici, che le materie non mi fossero piaciute abbastanza.

Saremmo dovuti partire un giorno prima del dovuto in modo che io avessi tempo per preparare le ultime cose per il college, Yale mi stava aspettando.

La sera prima Conrad ed io dormimmo assieme, ma al mio risveglio lui non c'era più, né approfittai per tornare in camera mia e darmi una sistemata.

Scesi giù e vidi tutti, o almeno tutti tranne Belly e Conrad a tavola per fare colazione.

"Susannah posso parlarti perfavore?" richiamai la bionda. Lei si alzò e mi venne incontro.

"È successo qualcosa tesoro?" mi chiese quasi preoccupata.

"No è che volevo solo dirti grazie per tutto" la abbracciai, le lacrime spingevano per uscire.

"Oh tesoro, ora sei grande, insomma inizi il college, raggiungerai i tuoi obbiettivi e io non posso che essere più fiera di così" mi prese il volto tra le mani e una lacrima solcò il viso.

"Promettimi che l'anno prossimo sarai qui ad aspettarmi, promettimi che sarai qui per me, per favore non abbandonarmi" piansi tra le sue braccia.

"Non farei mai una cosa del genere tesoro, sarò sempre qui per te, lo sai" mi disse con voce spezzata.

"Promettimi solo una cosa, anzi due" mi disse. Annuii in segno che la stavo ascoltando.

"Prenditi cura di te stessa e prenditi cura di Conrad, gli serve una mano, si fida di te"

"Ma certo" la abbracciai nuovamente, mi sciolsi dall'abbraccio e tornammo in cucina dagli altri.

"Tutto bene Emma? Hai gli occhi rossi" mi chiese mio fratello.

"Oh sisi tranquillo, anzi avete visto Conrad?" chiesi non vedendolo in casa.

"No a proposito andresti a chiamare Belly, dovrebbe essere fuori" andai a chiamarla, ma non era sola, era con Conrad e si stavano baciando. Dio.

Mi si spezzò il cuore.
"Ehm scusate, Belly la mamma ti vuole a casa" feci per andarmene ma lei mi seguii.

"Cosa vuoi, pensavo che non ti piacesse più visto che fino a ieri ti limonavi Jeremiah" mi girai di scatto.

"Non è come sembra" mi disse.

"Ah no? È com'è? Spiega perché io davvero non capisco" rimase in silenzio.

"Belly fai come vuoi, avevi Jeremiah ma non ti bastava, dovevi avere anche Conrad" dissi acida più che mai.

"Mi dispiace" provò a dire, mi girai verso conrad era li, seduto, probabilmente non sapeva cosa fare o dire.

"Non sarò io a dirlo a Jer", mi girai e me ne andai, ovviamente ero delusa anche da Conrad, ritornavo a non capire i comportamenti di quel ragazzo. Passammo tutti quei giorni assieme, come una coppia, ma a quanto pare si voleva solo divertire.

Angolo autrice:
scusate per l'assenza, finalmente sono tornata. come state?🫶🏻

Non è estate senza te; Conrad Fisher;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora