7.

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Stai davvero bene" mi disse Nate, sarei andata in macchina con lui alla festa di Nicole.

"Davvero?" sorrisi.

"Si" mi rispose.
Notai che Conrad ci stava continuando a guardare e prima di uscire di casa, mi avvicinai a lui.

"Così mi sciupi fisher" gli sussurai, lui mi sorrise quasi maliziosamente.

"Ti guarderanno tutti lo sai?" mi disse,come se fossi sua.

"E allora? Geloso?" dissi con aria di sfida.

"Io? Hai sbagliato persona Conklin" disse uscendo dalla porta.

Salii in macchina con Nate.
"Sai sono davvero felice che tu sia venuto" gli sorrisi.

"Anche io" mi sorrise. Ci guardammo per un pó e si avvicinò per baciarmi, io mi spostai.

"Scusa non dovevo" disse lui ritraendosi.

"No tranquillo andiamo?" dissi imbarazzata.

La serata fu molto tranquilla, Nicole e le altre debuttanti mi fecero gli auguri e mi fecero spegnere le candeline su tipo tre torte diverse. Nate fortunatamente si divertì con i fratelli fisher, io li guardavo divertirsi, Serena si mise in un angolino con un ragazzo, almeno lei aveva qualcuno, pensai.

"Emma, mi dispiace dirlo ma Nate è fantastico davvero!" disse Jer mentre giocavano a ping pong.

"Oh lo so me li scelgo bene, ma ora ve lo rubo un attimo" Presi la mano di Nate e andai dentro. Salii in una camera da letto, chiusi la porta e lo baciai, un bacio lungo, quasi bisognoso, avevo bisogno di qualcuno in quel momento, ma perché lo stavo facendo? Volevo in qualche modo non pensare a Conrad?

La mano di Nate iniziò a scivolare sul mio sedere, le nostre lingue si intrecciarono, rimanemmo così per un pó, forse avevo bevuto un pochino troppo.

Quando uscimmo sentii lo sguardo puntato su di me, Conrad, non capivo, prima mi diceva parole orrende, oltretutto era pure mezzo fidanzato ma poi si permetteva a fare il geloso? bah.

Nate mi portò a casa.
"Nate aspetta" lo fermai.
"Stasera mi è piaciuto molto davvero, ma penso sia meglio non continuare nulla, ci abbiamo provato in passato e ha funzionato per poco, grazie ancora per le rose e per tutto, lo sai che ci sarò per te, davvero, ma non vorrei usarti" continuai, mi dispiaceva lasciarlo così, però era la cosa giusta. Mi salutò dispiaciuto e se ne andò.

Penso che, anche dopo le parole dette da Conrad, non riesco a essere arrabbiata con lui.

Tutti andarono a letto, io presi i pancake, accesi la candelina e sperai con tutto il cuore che un giorno io e Conrad, potremmo essere più che semplici amici.

Serena stava ancora dormendo, se ne avrebbe andata via quel pomeriggio, tutti in realtà stavano ancora dormendo, Jer mi chiese di andare con lui a prendere dei muffin per la colazione, accettai.

"Puoi solo andare a prendere le chiavi in camera di Conrad?" mi chiese gentilmente.

"Sai dove sono?" chiesi.

"Forse in uno dei cassetti" mi disse mettendosi le scarpe.

Andai al piano superiore ed entrai in camera del biondino, era tutto così ordinato proprio come me lo ricordavo, la tavola da surf messa in un punto esatto, la scrivania ordinata e pulita e poi c'era lui, stava ancora dormendo, perciò cercai con tutta me stessa di non svegliarlo.

Mi misi a cercare nei cassetti le chiavi della macchina, ma in uno di essi trovai una scatolina nera, la aprii curiosa e c'era una collana con un quadrifoglio.

Flashback:
"Cosa stiamo cercando?" chiesi al mio amico Conrad.
"Eccolo trovato" mi avvicinai a lui.
"Sai cosa vuol dire?" mi chiese, io feci cenno di no.
"È un quadrifoglio, un portafortuna, chi lo trova si dice possa esprimere quattro desideri, quante sono le foglie. Il primo per la speranza, il secondo per la fede, il terzo per l'amore e il quarto per la fortuna." mi spiegò, ne rimasi affascinata .
"Wow allora avrai fortuna Connie" gli dissi.
La stessa sera mi ritrovai quel quadrifoglio in camera mia, me lo regalò, non so se mi portò mai fortuna ma mi piace pensarlo.

Mi portai la scatolina con la collana al petto, perché non darmela? Avrei apprezzato il gesto. Nel cassetto sotto trovai le chiavi della macchina. Mi girai verso la sua figura che dormiva come un angioletto, era così bello, mi avvicinai e gli spostai i capelli dalla fronte.

"Grazie Connie" gli sussurrai. Raggiunsi Jer al piano di sotto. Gli lanciai le chiavi e andammo.

Per tutto il viaggio ridemmo e scherzammo raccontandoci aneddoti di quando eravamo piccoli, Jer è sempre stato speciale, mi è sempre rimasto accanto quando ne avevo bisogno,fin da piccoli.

"Sai, secondo me tu e Belly sareste una bella coppia" gli confessai.

"Davvero?" sorrise come non mai.

"Aaa ti piace non è vero?" dissi ridendo.

"Sì ma è fidanzata, non avrei possibilità" disse.

"Tu aspetta, sei quello giusto, aaaa l'ho sempre saputo" dissi felice.

"Va bene va bene, invece tu e Conrad? Quest'anno è davvero strano, ma sembra che tu riesca a strappargli un sorriso" mi disse dispiaciuto per il fratello.

"Ne sono felice, ma tra me e Conrad non c'è nulla" gli risposi.

"Per ora" mi fece un occhiolino, era questo il bello di Jer, con lui potevo parlare liberamente, e mi sentivo bene.

Pensai tutto il giorno a quella maledetta collana, al perché non me l'abbia data, decisi che il giorno dopo gli avrei parlato.

Angolo autrice:
eii come state?
la nostra Emma ha trovato il regalo eh
fatemi sapere se vi sta piacendo
vi voglio bene, bacii

Non è estate senza te; Conrad Fisher;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora