6.

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Il mio compleanno, il mio giorno, ho sempre amato festeggiare il mio compleanno a Cousins, i ragazzi mi davano più attenzioni, potevo mangiare più pancake la mattina, ognuno doveva impegnarsi per un piccolo pensierino per me. Ma oggi, faccio 18 anni, finalmente maggiorenne.

Mi alzo dal letto dopo aver risposto ad alcuni messaggi di augurio, non volevo che la litigata con Conrad rovinasse tutto. Decisi di vestirmi con una gonna e un top, presi un bel respiro e scesi giù dalle scale.

"Auguri auguri auguri emmaaa" iniziò a urlare Belly appena mi vide. Ci abbracciamo.

"Auguri tesoro" mi abbracciò Susannah, stessa cosa fece mia madre, giurai di aver visto una lacrima sul suo viso.

"La mia sorellona ora è definitivamente vecchia" mi disse abbracciandomi Steven. Gli diedi una pacca.

"Auguri bellissima" mi disse Jer sollevandomi da terra e facendomi roteare.

"Auguri Emmina" disse Conrad, gli sorrisi, non ci abbracciammo.

"Grazie a tutti ragazzi" dissi sorridendo.

"Vieni a mangiare i tuoi pancake tesoro" mi disse mia madre.

"Oh, scusate ma non ho molta fame, li mangerò dopo" dissi.

Suonarono al campanello.
"Vado io, intanto voi andate di là per i regali" disse Susannah.

Susannah tornò ma con un mazzo di rose in mano, per la precisione diciotto rose rosse, era bellissimo.

"Uhh e queste?" disse Jer.

"Per Emma" sorrise Susannah

"Oh ma non dovevate" dissi io prendendo il mazzo.

"Ma infatti non te le abbiamo mandate noi, c'è il bigliettino aprilo" rispose Susannah.

Aprii il bigliettino:
Per i tuoi diciott'anni,
spero che tu possa trovare la tua strada e
tutta la felicità di cui hai bisogno.
Con affetto,
Nate.

Riconobbi la scrittura dalla prima parola, Nate, è stato carino a pensare a me, magari dopo lo chiamo, sorrisi leggendo il bigliettino.

"Quindi? Da chi è?" chiese Belly quasi spazientita.

"Ehm nessuno" dissi posando le rose, sorrisi.

"Ok ora i nostri regali faranno pena" disse Jeremiah. Ridemmo tutti, tranne Conrad.

"Inizio io, ecco a te tesoro,mia madre me la regalò per i miei diciotto anni e volevo che la avessi tu." mi spiegò la bionda mettendomi al collo una magnifica collana di perle. La abbracciai stringendola a me.

"Tieni, è un ciondolo portafortuna, ora inizierai il college, ti servirà" disse euforico Jeremiah spiegandomi il regalo.

"Che carino grazie" gli sorrisi.

"Al volo" mi lanciò Steven una busta.

"Una felpa di Princeton?" risi per il regalo ma apprezzai.

"Sì così non ruberai la mia" rispose.

"Ma avrò quella di Yale, però una in più non fa male, grazie Stev" risi.

"Emma tieni spero ti piaccia" Belly mi porse una scatolina con all'interno un bracciale incise le mie iniziali, era davvero bello, la abbracciai per ringraziarla.

"Conrad tocca a te" dissero al ragazzo, disse che si era dimenticato il regalo e che doveva scappare per andare da Cleveland. Ci rimasi abbastanza male.

"Emma vuoi andare anche tu?" chiese mia madre prima che Conrad uscì.

"No meglio di no, ehm io e jer andiamo a prendere Serena in stazione" risposi.

Prima di uscire chiamai Nate, mi sembrava giusto ringraziarlo, decisi di invitarlo a cena, eravamo in buoni rapporti e mia madre adorava Nate nonostante la rottura.

Io e Jer andammo a prendere Serena, il biondo mi diede il permesso di guidare la sua auto; La mia amica mi corse incontro facendomi gli auguri, ci fermammo in un posto per mangiare qualcosa tutti e tre assieme.

"Oh ecco è per te" Serena mi porse una busta, all'interno c'era un tubino che avrei dovuto mettere quella sera suppongo. Era nero brillantinato con un incrocio che mi lasciava libera la schiena.

"Non è esagerato?" dissi guardando il vestito.

"Nah e poi devi fare colpo no?" sapevo a chi si riferisse, Jer ci guardava confuso.

"Ah, ci sarà Nate stasera, si ferma da Summer per il weekend e gli ho chiesto di venire a cena" spiegai alla mia amica.

"Conoscerò finalmente questo Nate" sorrise Jeremiah.

"Non ti saresti perso nulla" rispose Serena di rimando.

Tornammo a casa, io e Serena raggiungemmo Steven, Jer e Belly in acqua,decidemmo di fare la battaglia.

"Salta su dai" mi disse Jer, Serena sarebbe salita sulle spalle di Steven, e poi avremmo fatto a ruota per far giocare anche Belly, ci stavamo divertendo come non mai, in quel momento c'eravamo solo noi 5.

Vincemmo io e Jer, ovviamente, nel nostro momento di gloria arrivarono Nicole e Conrad.

"Ei Emma auguri, state veramente giocando a fare la lotta in acqua?" disse quasi schifata (?) Nicole. I due si sedettero a bordo piscina, Jer mi buttò in acqua e incominciammo a giocare a pallavolo, fin quando a Nicole non arrivò una pallonata DI SPUGNA in testa da parte di Serena. Mi trattenni dal ridere per la scenata.

"Vuoi del ghiaccio?" disse Conrad, penso di averlo fulminato, mi guardò quasi come se lo avessi fatto io, bah.
I due entrarono in casa.
Li beccai in cucina a baciarsi, non avevamo una camera?

"Mhmh scusate ma state occupando mezza cucina" passai tra loro dividendoli, si lo feci apposta, quella scena mi fece ribrezzo.

Era quasi ora di cena, Nate sarebbe arrivato di lì a poco, io e Serena ci preparammo, era tradizione cenare tutti insieme la sera del mio compleanno.
Mi misi un pantalone a zampa e un top bianco.
Era finalmente arrivato Nate, ero felice di vederlo, lo ammetto.

"Grazie per avermi invitato" disse abbracciandomi.

"Macché scherzi? Mia madre ti ama, e poi grazie a te per le rose" dissi ricambiando l'abbraccio.

Ci sedemmo a tavola, io sempre in mezzo a Conrad e questa volta Nate.

"Allora Nate, Princeton eh? Sarai un cervellone" disse jer iniziando ad infastidirlo, era l'unica cosa volevo non facessero, gli diedi un calcio da sotto il tavolo, lui sobbalzò.

"Se sei a disagio non devi rispondere" gli dissi.

"No tranquilla, ehm me la cavo diciamo" disse imbarazzato.

"Come ci si sente a baciare una ragazza che non sia mia sorella?" disse Steven, noi non stavamo più insieme da mesi, era normale che ognuno ora aveva la propria vita.

"Steven!" lo rimproverai.

"Che c'è?" disse ridendo, risero tutti e tre in realtà.

"E come ci si sente ad aver incolpato il gatto dopo che tu e tu per un obbligo avete fatto fare la pipì a Steven nel camino?" disse Serena, mi salvò.

"Che schifo" disse Belly, mi misi a ridere.

Dopo cena Nate mi aspettò di sotto con gli altri, feci il più in fretta possibile per evitare eventuali battutine, misi il vestito che mi regalò Serena e le dottor martens, profumo, un pó di mascara e scesi.

Angolo autrice:
eii come va? scusate per il capitolo un pó più lungo, il prossimo sarà più corto.
fatemi sapere cosa ne pensate e se vi sta piacendo.
bacioni

Non è estate senza te; Conrad Fisher;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora