1-Ritorno alle origini

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Sono davvero esausta, dopo quasi dodici ore di aereo, finalmente siamo arrivati a Berlino, nel taxi mi sono appisolata mentre raggiungevo la nostra nuova casa. È stato abbastanza strano tornare qui, dopo aver vissuto la maggior parte della mia vita a New York... lasciare il nostro appartamento, il mio liceo, i miei compagni insomma le mie vecchie abitudini e POOF da un momento all'altro, mio padre ha trascinato me e la mamma qui! Si beh, lui ha sempre lavorato in Germania, tornava nei weekend da noi, ma evidentemente dopo tanti anni è arrivato al culmine e ha voluto la sua famiglia qui, accanto a lui per sostenerlo. Dopotutto lui è il CEO di una importantissima azienda e parole sue:"Il carico di lavoro aumenta secondo dopo secondo, a breve lavorerò 25 ore su 8 giorni!" Insomma è e sarà sempre più occupato nei suoi affari. La mamma non dice nulla, ma so che in cuor suo è triste, non voleva lasciare New York, i suoi parenti ed i suoi vizi, ma per amore di suo marito, nonostante i molti litigi, è stata disposta a fare questo sacrificio. Mia madre si è sentita meglio, una volta scesa dal taxi, toccando il cancello dell'enorme villa: una persona davvero volubile devo dire. Il cancello si è aperto e mio padre, correndo, è arrivato vicino a noi, ha salutato per prima la mamma e poi abbracciandomi ha detto:
"Benvenuta nella tua nuova casa, meine kleine Prinzessin!". Letteralmente correndo sono arrivata nella mia stanza, tutta la mobilia è nuova, arredata non secondo i miei gusti e che quindi presto farò cambiare ma almeno è pulita ED ENORME. Nel frattempo che arrivava la servitù con i miei bagagli, ho fatto il tour del mio bagno privato e del resto della casa. Potrei perdermi qui dentro per quanto grande essa sia. Ho mangiato qualcosa al volo e infilata nel letto, sono caduta in un sonno profondo.
Questa mattina papà è venuto a svegliarmi, prima di andare a lavoro, mi ha lasciato una lista e mi ha dato un bacio sulla fronte prima di scappare, chiudendosi la porta alle spalle. Ho oziato per un'altra mezz'ora circa, dopodiché mi è venuta fame e sono scesa al piano di sotto. Mia madre era seduta accanto a me ma era come se non ci fosse, già al telefono con le sue amiche newyorkesi, spettegolando del più e del meno. Finita la colazione, sono tornata in camera mia e ho iniziato a disfare i bagagli del giorno prima, mi sono lavata e vestita, sono andata in giardino e in tutta calma ho letto la lista di mio padre. Mi ha iscritta a tutti i club della zona, ad un liceo non molto distante da qui, circa venti minuti con i mezzi e per ultima cosa mi ha dato istruzioni riguardo una sorpresa in garage. Arrivata nel posto indicato ho premuto un bottone e la porta basculante si è azionata permettendone l'apertura... non potevo credere ai miei occhi; cinque macchine di lusso parcheggiate una vicino l'altra: Audi, Mercedes-Maybach, Porsche, Maserati e una Ferrari, ah ed infine in un angolino, nascosta, una umile Mini Countryman , con un fioccone rosa sopra, ecco qui la mia sorpresa!
***
Non avevo ancora il coraggio di utilizzarla, sono sempre stata una schiappa alla guida, quindi per evitare brutti incidenti sono scesa dalla macchina, ho chiuso la portiera e sono uscita dal garage. Ho raggiunto mia madre in casa, dicendole che sarei stata mezza giornata fuori, ho preso il mio zaino e sono uscita.
Come aveva già scritto mio padre, i club non erano lontani da casa mia, avevo realmente vasta scelta, quindi uno ad uno iniziai a visitarli tutti. La gente che vi frequentava era gente ricca e abbastanza snob, ma non mancavano le persone umili e furono quelle il mio sollievo. Iniziai a memorizzare i loro volti e qualche nome ma niente di che. I campi erano veramente puliti e ordinati, le palestre ben organizzate, addirittura c'era un centro equitazione anch'esso sistemato adeguatamente. Il personale molto cordiale e preparato, insomma era tutto perfetto! Concluse queste tappe mi sono addentrata nel centro, zigzagando tra i negozi ed i ristoranti, e non ho potuto non osservare la grande quantità di gente che vi era! Persone di tutti i tipi, lingue diverse e questo mi ha resa meno nostalgica. Mi sono fermata vicino al camioncino dei Brezel e ne ho acquistato uno, delizioso. Il tizio ha iniziato a farmi complimenti in tedesco ma io sono bilingue (il tedesco l'ho imparato da mio padre essendo tedesco e l'inglese da mia madre essendo americana) quindi non ho avuto problemi a comprendere le sue parole e rispondergli, mi ha preso la mano e l'ha baciata, io sorridendo, sono andata per la mia strada. Tornando verso casa, ho riso di gusto, è stato un bel pomeriggio... Sono entrata in casa, e c'era una bella tranquillità mi sono appoggiata sul divano e con il dolce suono del pianoforte in sottofondo, piano piano mi sono appisolata. Sono stata interrotta da una voce acuta, era la cameriera che mi avvisava di andare a mangiare, siccome la cena era pronta. Ho dormito abbastanza ore ma allo stesso tempo ero infastidita a causa della sua voce. Papà non c'era, quindi una volta finita la cena, ho salutato la mamma e me ne sono andata di sopra. Mi sono messa a letto, incapace giustamente di prendere sonno... volevo che arrivasse domani così intensamente, poiché se non dormo, inizio a pensare troppo e non mi va.

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