3-La nuova arrivata

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La lezione continuò senza altri intoppi, stava volgendo al termine quando miss Meyer mi chiamò davanti a tutti per presentarmi...
"Si alzi in piedi signorina, venga vicino a me. Ragazzi lei è Marleen Schneider, passerà l'ultimo anno qui con noi, mi raccomando siate ospitali"(lanciando uno sguardo severo verso i due ragazzi di prima).
La campanella finalmente suonò ed io fui libera di scappare dall'aula. Presi le mie cose, sotto lo sguardo furtivo dei due ragazzi e sgattaiolai fuori con Eva. Avevamo una pausa di mezz'ora prima che iniziasse la seconda lezione della giornata, quindi ho approfittato per esplorare la scuola con la mia accompagnatrice personale.
"Oi Eva appena finite le lezioni, mi accompagneresti in centro? Devo acquistare oggettistica per la mia stanza" dissi io.
"Nessun problema Leen, ci sono un paio di negozi molto all'avanguardia e con prezzi stracciati" rispose lei.
Approfittai che lei fosse al telefono, per andare al bagno... Feci le mie cose e mi guardai allo specchio, stava andando tutto bene... per ora.
"Tu devi essere la nuova arrivata, piacere sono Kassandra, qui mi conoscono tutti, è venuta l'ora anche per te! (risatina sciocca) Sono una cheerleader, se vuoi unirti al nostro gruppo, mi trovi in palestra. Ascolta, tutti i pomeriggi ci sono i provini per reclutare nuove ragazze, naturalmente fino al pieno raggiungimento dello stesso. Il capo sono io, quindi a me spetterà scegliere, se ti interessa sai dove trovarmi".
"Oh ehm ciao, ti ringrazio per il pensiero ma non sono interessata" risposi io. - C'è qualcosa in lei che mi mette a disagio, ne devo parlare con Eva- pensai tra me.
Detto ciò, mi fece un sorriso infastidito e se ne andò. Probabilmente non le sto molto a genio, pazienza...
Uscii dal bagno e me la ritrovai di fronte, baciando appassionatamente uno dei ragazzi di stamattina, beh lui in realtà la stava respingendo, stava per dirle qualcosa quando i suoi occhi incrociarono i miei... Kassandra guardò prima lui e poi me, mi stava fucilando con lo sguardo... per evitare fraintendimenti abbassai gli occhi e feci finta di rispondere ad un messaggio.
"ECCOTI QUI!" urlò Eva. "Un attimo di distrazione e già scappi via lontana da me". Mi prese per il braccio e ci allontanammo da quel campo di battaglia.
"Eva, cosa mi dici di Kassandra? Mi sono sentita molto a disagio in sua presenza, mi si è piazzata avanti, in bagno, e si è presentata... Forse è solo impressione" dissi io dopo un po'.
"Beh diciamo che lei è la tipica ragazza popolare, ha una marea di ragazzi ai suoi piedi, è tanto bella ma è anche tanto cattiva... io le starei alla larga" rispose Eva.
"E invece quel ragazzo? Beh, lo stesso che ha interrotto la lezione, chi è?" domandai curiosa.
"Lui è Tom, con suo fratello gemello Bill ha una band e devo dire che non sono per nulla male. Suonano anche in città diverse e qualche volta si sono esibiti nella scuola. Per questo motivo sono anche loro, molto apprezzati dagli studenti. Tom di certo non ha buone maniere ma Bill sembra quasi essere l'opposto di suo fratello, un po' come lo Yin e lo Yang" disse lei.
"Lui e Kassandra si stavano baciando, escono insieme?"
"Lei è innamorata di lui, crede che sia il suo ragazzo ma Tom... lui ogni sera va a letto con una ragazza diversa, la considera soltanto il suo "spasso", e non se ne vergogna, anzi ne va quasi fiero..." rispose un po' disgustata Eva.
Un po' scossa, trascinai con me Eva e ci dirigemmo al bar, avevamo bisogno di zuccheri!
***
La seconda lezione della giornata, ovvero matematica e la terza, geografia, passarono, così potemmo finalmente andare in mensa e consumare il nostro pranzo! Era una sala immensa, colorata al punto giusto ed entrava molta luce, un posto accogliente. Iniziai a guardarmi intorno, si sentivano in sottofondo rumori di posate, di chiacchiere e risa. Si potevano subito notare i vari gruppetti: i ragazzi sportivi con le cheerleader, gli studenti un po' più studiosi, quelli un po' più "ribelli" e poi tanta altra gente normale. Infondo c'era il tavolo dei gemelli Kaulitz, con altri due ragazzi, immagino fossero gli altri componenti della band ma nessuna traccia di Kassandra... giusto un attimo dopo, il tempo di girarmi che me la trovai incollata a me ed una sensazione calda mi pervase il petto: SPAGHETTI!
"ODDIO SCUSAMI, tieni questo fazzoletto per pulirti e stai attenta la prossima volta, poteva andare peggio..." disse soddisfatta lei. La mensa iniziò a rumoreggiare, grosse risate ovunque... mi sentivo in imbarazzo, ha rovinato il mio primo giorno... Disperata sono corsa via da quella stanza e sentivo Eva chiamarmi.
Per poco non sono scoppiata a piangere, un altro minuto e non avrei resistito. Dovevo cambiarmi ma non avevo nulla con me! Eva venne in mio soccorso, andammo vicino agli armadietti e mi prestò una sua maglietta.
"Forza vieni, devi cambiarti".
La seguii, in silenzio, scioccata da quello che era appena accaduto, non poteva essere un incidente, lei mi odia! Kassandra... quel nome mi faceva venire la rabbia.
"Eva io non penso sia stato un malinteso, l'ha fatto apposta, mi ha umiliata davanti a tutti!" dissi infuriata.
"Credo che tu abbia proprio ragione ma ora non badare a lei, devi cercare di rimanere il più calma e possibile, indifferente, vedrai che il karma farà la sua mossa" disse lei rassicurandomi.
Seduta sugli scalini, mi portò il pranzo in un sacchetto ma non avevo più tanta fame.
"Ascolta, a breve avremo l'ultima lezione della giornata, ti starò io accanto, devi stare tranquilla, uscite da qui andremo a fare un bel giretto in centro, okay? Così comprerai quel che vuoi per la tua stanza, forza Leen, un ultimo sforzo".
Aveva ragione, dovevo resistere solo un altro po' e poi finalmente sarei uscita da questo inferno.
***
Sentivo tutti gli occhi su di me, facevo finta di nulla, non avrei permesso a nessuno di dargliela vinta. Aveva ragione Eva, il Karma avrebbe fatto il suo lavoro.
Arrivò sul mio banchetto, una pallina di carta, l'aprii e sopra c'era scritto "FORZA E CORAGGIO, non è la fine del mondo" e sotto firmato con una B ed una K. Sapevo chi l'aveva scritto, mi girai verso i gemelli e sorrisi a B. La lezione cominciò.
Fu molto interessante, la storia mi è sempre piaciuta e devo dire che mi ha distratta dai pensieri negativi... Eva mi prese per un braccio, prendemmo le nostre cose e ci avviammo verso l'uscita della scuola. Dovevo fare shopping!
Mi portò in negozi carinissimi, presi tanta roba per la mia camera, poi chiamammo il taxi e tornammo alle nostre case.

"Ci incontreremo ancora?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora