5-Cuore o cervello?

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Il resto della giornata passò tranquillamente. Eva mi mancava, già ne sentivo la mancanza. Possibile mai che in così poco tempo, lei sia diventata per me così importante?
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Suonò anche l'ultima campanella ed io uscii dalla scuola. Non avevo voglia di tornare a casa, avevo bisogno di schiarirmi le idee, quindi decisi di andare al club. Verso le 5:30 arrivai e notai in cielo grosse nubi grigie, un po' come il mio umore. Salutai varie persone che conobbi quando arrivai la prima volta e subito mi cercai un posto tranquillo, non volevo essere disturbata. Resoconto della giornata, devo dire ottimo ma allora come mai ero turbata? Kassandra ha avuto quello che si meritava, Bill è stato un angelo e Tom, Tom cazzo... Perché si comporta così? Se fosse un minimo come suo fratello... ma che sto dicendo?! Non può piacermi un tizio così... no, no, sono solo confusa! È un maleducato , potrà anche avere cento ragazze ai suoi piedi ma non conosce il rispetto. Eppure è così carino, con quelle treccine, il tipico ragazzo tossico. Dio mio, se i miei sapessero... mi manderebbero subito a New York. La loro unica bambina, innamorata di un ragazzaccio! INNAMORATA, l'ho detto... AH NON LO SO NEMMENO PIÙ IO. Mi arrivò dritto in faccia una goccia d'acqua, stava iniziando a piovere ed io non avevo neppure l'ombrello! Piovve più forte ed io ero completamente zuppa, me la feci a correre, casa mia non era lontana ma se non mi fossi subito buttata sotto l'acqua calda, avrei preso un malanno e addio concerto venerdì. STUPIDA, STUPIDA! Arrivai fuori il cancello ed iniziai a bussare freneticamente, venne subito la cameriera che mi scortò con l'ombrello fin sotto il portone, corse al piano di sopra e sentii l'acqua della vasca scorrere. "Marleen, sei tutta fradicia! Mi spieghi perché non hai telefonato? Bambina mia ma cosa ti dice il cervello? Corri di sopra prima che si inzuppi tutto il pavimento!" urlò mia madre. Corsi su per le scale, la vasca era piena, mi tolsi tutti i vestiti ormai inutilizzabili e mi ci tuffai dentro. "Le serve altro, signorina Marleen?" disse Greta, la cameriera. "No, vada pure signora Greta". Chiuse la porta del bagno e trattenendo il respiro, andai con la testa sott'acqua, chiusi gli occhi ed immaginai la faccia di Tom ma poi mi venne in mente quella di Kassandra, mi alzai di scatto e feci cadere molta acqua per terra. -Maledetta me, ma dove ho la testa, se quella vipera sapesse della mia cotta per Tom, mi ucciderebbe! No, ma cosa sto dicendo, lei non è la sua ragazza- Uscii dalla vasca, mi asciugai e mi misi il pigiama. Mi guardai allo specchio, tolsi con il dorso della mano un po' di vapore e dissi ad alta voce:" Cuore o cervello??" Chissà chi vincerà... Il mio stomaco brontolava e quindi scesi giù, nella speranza di trovare qualcosa di buono da mangiare.
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Più tardi, inaspettatamente arrivò anche papà e così fummo pronti per la cena. I miei non si rivolsero la parola, segnale che avevano litigato, non era una novità... "Marleen, cara, allora cosa mi racconti?" disse mio padre azzardando un dialogo. "Nulla di che papà, a parte il bagno di oggi pomeriggio" -mentii- "a te invece com'è andata a lavoro?" dissi cercando di cambiare argomento. "Il solito, tanto lavoro da fare" disse lui, mia madre lo guardò infastidita e mettendosi in mezzo disse:" Tuo padre ha organizzato un evento qui, venerdì, inutile dire che dovrai restare con noi, tesoro. Sarà una cena con i suoi colleghi e le famiglie, quindi sarà importante la tua presenza." Venerdì... mio Dio il concerto! Annuii con il capo, non volevo rovinare i loro piani... finii la mia cena e andai nella mia stanza. Fu proprio una bella batosta ma in qualche modo cercherò di fare entrambe le cose... Ci sono! Con una scusa, potrei uscire di qui e raggiungere gli altri a scuola. Ne parlerò con Eva, sicuramente troveremo la soluzione. Detto ciò, mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

*Non riuscivo a parlare, qualcosa mi teneva bloccata la bocca, era una bandana. Avevo anche i piedi e le mani bloccate, ero in ostaggio. Non vedevo nulla, tutto intorno a me era scuro, sembrava di fluttuare nel vuoto... quando all'improvviso due luci si avvicinarono a me , no erano due sagome. Ora vedevo bene, erano Tom e Bill. " Allora Leen, chi sceglierai, me o mio fratello?" e risero, una risata disgustosa, perfida. Cercavo di urlare, invano... Una terza figura si avvicinò, era Eva e con una faccia delusa mi disse:" Ti avevo avvertita di stare lontano da lei, non mi hai ascoltata" non capivo cosa intendesse ma poi mi fu chiaro... un triangolo osceno mi si piazzò avanti agli occhi: la figura maestosa di Kassandra, ai suoi piedi i due gemelli coperti di sangue! Mi guardò con gli occhi di fuoco e urlò.*

Mi alzai di botto, tutta sudata... era un incubo, uno schifoso incubo, avevo la bocca secca e guardai la sveglia, erano appena le 4. Cercai in tutti i modi di prendere sonno ma rimasi con gli occhi spalancati, aspettando disperata le prime luci dell'alba.

"Ci incontreremo ancora?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora