4-Un angelo vestito di nero

315 22 4
                                    

Suonò la sveglia, papà questa mattina non è venuto ma in compenso aprendo gli occhi, ho potuto finalmente gioire della mia camera, ora si che era la MIA stanza! Dovevo sbrigarmi altrimenti avrei fatto tardi alla prima lezione della giornata: musica.
***
Eva non venne quindi mi preparai ad affrontare la giornata da sola. Entrai in anticipo nell'aula di musica e dopo di me entrò Bill.
"Credo saremo pochi oggi, non è un corso molto frequentato questo...mio fratello sta per arrivare" disse lui, all'improvviso.
"Ciao, oh meglio così secondo me, uhm volevo ringraziarti per il biglietto di ieri. Mi sei stato di grande conforto!" dissi io.
"Mi sentivo in dovere di farlo, sai... non è bello essere presi di mira da qualcuno, soprattutto se si è nuovi".
"Parli come se fosse capitato anche a te..." dissi, con voce un po' triste.
"Primo anno, sono stato preso di mira per il mio trucco, il mio modo di vestire e per le acconciature che mi faccio. Sono stati tempi difficili ma ora non me ne importa più nulla e sono felice di aiutare chi ne ha bisogno" disse fiero lui.
"Allora ti ringrazio ancora e comunque a me piace il tuo look, ah a proposito sono Marleen!" dissi io.
"Marleen" sussurrò lui "mi piace, piacere mio! Come mai sei qui? Se posso chiedere".
"Se intendi qui nel corso di musica, beh suono vari strumenti ed ogni tanto canto. Se intendi qui in Germania, per motivi lavorativi di mio padre".
"Hai ottenuto un punto più, perché canti! Fammi sentire qualcosa, forza" disse lui.
"Tu sei un professionista, io no. Qui le voci corrono in fretta, so che canti in una band, perché non mi fai ascoltare qualcosa tu?" dissi stuzzicandolo un po'.
"Male, male... non vorrei metterti a figura di merda e già canto troppo, quindi insisto, inizia tu".
Misi dal mio cellulare la base di "Bring  me to life" ed iniziai a canticchiare. [Ora allego la canzone, per chi non la conoscesse ;)]

Venni interrotta da Tom ed altri ragazzi, arrossii e Bill avvicinandosi, mi sussurrò:"Sei stata brava Marleen, i miei complimenti".
Entrò anche il professore quindi poté cominciare la lezione.  Aspettai che tutti uscissero dall'aula e chiesi al professore se nel mio tempo libero e sempre se l'aula fosse stata libera, il permesso di utilizzare i vari strumenti. Il professore ne fu molto felice, poche persone frequentavano il suo corso quindi ne fu lieto e mi consegnò anche il doppione delle chiavi, aggiunse:"Ne faccia buon uso signorina Schneider, arrivederci" ed uscì fuori. Spensi le luci ma rientrò Tom. "Riaccendile, ho voglia di suonare un po'". Feci come disse ma infastidita dissi "Prego" e feci per andarmene quando lui mi richiamò "Ferma, Bill mi ha detto che sai anche suonare qualcosa, dammene prova" disse giocando con il suo piercing sul labbro. "Se mi parli in questo modo, non otterrai nulla, prendi esempio da tuo fratello ed impara ad essere educato" dissi io, infastidita ancora di più. Lui si alzò di scatto, andò a chiudere la porta e tornò verso di me, ogni suo passo, mi faceva indietreggiare e in non molto andai a sbattere contro il muro. I suoi occhi erano fissi nei miei, si avvicinò al mio orecchio e disse con tono sprezzante:" Tu per me non sei nessuno, io sono diverso da Bill" disse e man mano iniziò ad avvicinarsi alle mie labbra. Lo spinsi via, con tutta la forza che avevo, non fu facile perché era il doppio di me ma ci riuscii. Dissi arrabbiata: "Non osare provarci mai più, per chi mi hai presa? Sei un pervertito". Uscimmo da quell'aula, guardandoci in cagnesco e prendemmo direzioni opposte. Come se non fosse stato abbastanza, sentii urlare il nome di Tom e quella voce era di Kassandra, -Cazzo non ci voleva, ora ne combinerà un'altra delle sue- pensai ed uscii fuori in cortile per quei pochi minuti di pausa.
Suonò la campanella, andai in palestra, ora di ginnastica, come potevo immaginare i gemelli erano lì, Kassandra attaccata a Tom e altre facce conosciute. Stavo per dirigermi allo spogliatoio quando quella vipera urlò "Oh Marleen, scusa ancora per ieri" e scoppiò a ridere. Ridi quanto vuoi, potrai anche essere una cheerleader ma oggi te ne pentirai. Organizzammo varie squadre... rivali, bene! Entrambe eravamo sotto la rete, mi concentrai ed il fischietto segnalò l'inizio della partita... Non fu facile, i miei compagni di squadra stavano per  passarmi la palla, iniziai a sudare, dovevo stordirla con un colpo in faccia. Presi mentalmente le misure, scattai in un salto e spedii la palla nell'altro campo, centrando la faccia di Kassandra, la palla cadde ed ottenemmo anche un punto. Lei stordita, si massaggiò il naso e mi fulminò con lo sguardo, le dissi "Presta più attenzione, poteva andare peggio!" le sputai queste parole addosso, soddisfatta, la mia squadra sussultò, come ogni volta che si guadagna un punto. Lei non poteva crederci, il suo bel nasino era stato colpito da una pallonata lanciata dalla nuova arrivata. Il resto della partita continuò tranquillamente, ottenemmo altri tre punti e la vittoria fu nostra.
Avevo avuto la mia rivincita, ero soddisfatta e per la gioia saltellai. Bill vedendomi così felice si avvicinò, mi abbracciò ed io lo guardai sorpresa. "Dunque oltre che saper cantare e suonare, te la cavi anche nello sport! Hey Tom vieni qui" urlò Bill. Suo fratello si avvicinò, dopo aver salutato e baciato alcune ragazze. Ci guardammo un po' a disagio. "Questo venerdì noi e la nostra band suoneremo qui a scuola, ci farebbe molto piacere se tu venissi ad ascoltarci! Non è vero Tom?" disse il gemello buono. "Certo, se la principessina è d'accordo" rispose freddo. "Benissimo allora, ci vediamo alle prossime lezioni Marleen" e detto ciò mi prese la mano e la baciò. "Marleen" fece eco Tom, azzardò un cenno col capo e se ne andò insieme a suo fratello.
TOM P.O.V.
Mi intriga quella ragazza, una tosta, una che non si fa mettere i piedi in testa, nonostante sappia della mia fama, non cede ai miei giochetti. E poi il suo nome, così dolce... E quegli occhi, così profondi... Ma che sto dicendo, ha ragione Bill a dire che la mia dura maschera sta per cedere.
***

"Ci incontreremo ancora?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora